Arrivati, Genn, parcheggia la macchina e scendiamo e come sempre mi prende per mano.
Entriamo dentro a quello che penso sia un locale e Genn si fa strada tra le persone.
Improvvisamente si ferma ad un tavolo, accerchiato da delle persone.
Le guardo dalla prima all'ultima e rimango scioccata nel vedere Dylan.« che ci fai tu qui?»
Chiedo e tutti posano lo sguardo su di me.
« tu che ci fai qui? Ian è lei la ragazza di cui mi parlavi?»
Chiede lui al signore affianco a lui.
Lui sorride e si alza e mi viene in contro, porgendomi la mano che ovviamente non stringo.
Lui ritira la sua mano, sorridendo appena.« che volete da me?»
Chiedo con un sopracciglio alzato.
« avanti siediti»
Mi invita l'uomo, che da quello che ho capito si chiama Ian.
Mi siedo e lo guardo negli occhi.
« cosa vuoi ordinare, offro io »
Dice, con quel sorrisino sulle labbra, che però non lascia intravedere i denti.
« un Alaska»
Lui sorride, fa un cenno di mano e subito, un uomo in piedi affianco alle poltrone se ne va e riorna poco dopo con il mio drink.
Ne bevo un sorso e poi poso il bicchiere sul tavolo.
« allora?»
Chiedo.
« io sono Ian Whilter»
Si presenta.
« sono il capo di tutte le organizzazioni »
Dico e capisco subito di cosa si riferisce.
Alzo gli occhi al cielo.
« e io che centro?»
Chiedo
« è ora che tu sappia la verità.
Diciotto anni fa, tua madre era una delle mie puttane»Iniziamo bene.
« inutile ammettere che era la mia preferita, insieme abbiamo avuto un figlio, o meglio dire figlia.»
Racconta.
Non ci posso credere, mia madre ha una figlia e non me lo ha mai detto.« quindi ho una sorella e non ne sapevo l'esistenza?»
Lui sorride.
« non esattamente, ma lasciami finire.
Io non potevo di certo occuparmi di una figlia, mi sarei rovinato la reputazione, quindi tua madre si è sposata con tuo padre, ma ovviamente io ho sempre fatto parte della vita della mia bambina e davo sempre dei soldi a tua madre, se no perche credi che siate così ricchi»Fa una pausa.
Ricapitolando, ho una sorella, cioè sorellastra.
Mia madre se ne sempre presa cura e questo signore gli dava sempre dei soldi, che di conseguenza andavano anche a me, a papà e a Jack.« no aspetta un attimo, mi stai dicendo che la figlia.. La figlia sono io?»
Chiedo, con le lacrime agli occhi.
« si, sei mia figlia»
Ammette.
Non ci posso credere che mi abbiano tenuto nascosto una cosa del genere.
Ecco perche mi circondavo di gente del genere.
Ecco perche siamo ricchi.
Forse è anche per questo che papà mi ha mandato via dall'America, ma jo ci deve essere altro sotto.
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« Il nemico del mio migliore amico »2
FanfictionIl continuo della prima storia. « mi hai stufato, esci dalla mia vita, mi fai solo del male » " INOLTRIAMOCI, MANO NELLA MANO, NELLE VIE DELLA FELICITÀ " « se cado mi sorreggi? » -no- « perche? » -pensi che ti lascerei mai cadere? -