« mi chiamo Genn»
Dice, bevendo l'ultimo sorso del suo caffè.
« nome in lungo?»
Chiedo e lui sorride, sistemandosi il cappellino.
« Gennaro»
Ammette.
« non sei Americano, vero?»
Lui squote la testa.
« sono Italiano, da Napoli»
Sorrido.
« ce ne andiamo?»
Chiedo a lui annuisce, posando i soldi sul tavolo e alzandosi.
Mi alzo anche io e lui mi riprende per mano ed usciamo dal bar.« non scappo mica»
Gli faccio notare, ridendo, ma lui non accenna nemmeno un sorriso.
Ha di nuovo quello sguardo perso.saliamo, di nuovo in macchina e partiamo.
« dobbiamo andare ancora in quel posto buio? »
Chiedo e lui posa il gomito sul finestrino, annuendo.
Quando arriviamo scendiamo dalla macchina ed entriamo nell'edificio.
Percorriamo il corridoio ed entriamo in una stanza.
Accende la luce e la stanza si illumina.Non è una stanza ma in intero appartamento...
Entro e mi siedo sul divano a L.
« fa come e fossi a casa tua»
Dice ironicamente, ma non lo ascolto.
Lui sparisce in cucina, penso, e io mi alzo curiosando in giro.
« sei proprio una ficca naso»
Dice, posando due bicchieri sul tavolino.
Lo guardo e lui guarda me, senza nessuna espressione in volto.mi siedo sul divano e lui fa lo stesso, sorseggiando un po' della bevanda.
« non morirò bevendola?»
Lui mi guarda e scoppia a ridere.
Ma che cazzo ti ridi..?Io questo ragazzo proprio non lo capisco.
Prendo il bicchiere e ne bevo un po' e poi lo poso sul tavolino.
« che ore sono?»
Chiedo e lui guarda l'ora sul telefono.
« sei»
Dice.
« voglio tornare a casa mia»
« non posso, sta sera ti porto dal capo»
Mi informa.
« sei anche tu uno di quelli dei giri sbagliati?»
Chiedo
« no, ma sono in debito con questo signore e devo solo portarti da lui, tutto qui»
Ammette.
« e chi sarebbe?»
Chiedo, ma lui non mi risponde e beve la sua coca cola.
« Rispondimi»
Dico squotendolo e lui mi guarda con sguardo atroce.
« lo scoprirai»
Dice
« almeno posso chiamare i miei amici? Saranno in pensiero»
Chiedo.
« gli ho già avvisati io col tuo telefono»
Ammette.
Non gli rispondo e guardo avanti a me.
Non ha nemmeno una tv...« ma una tv?»
« è in camera, vuoi andare?»
Chiede e io annuisco.
Andiamo sopra e ci mettiamo sul letto, matrimoniale, a guardare la tv.Verso le sette e mezza scendiamo in cucina.
Mi siedo su una sedia mentre lui mi prepara gli spaghetti.Prepara poi la tavola e si siede, avanti a me, per mangiare.
Mangio tutto e lo stesso fa lui.
« cucini benissimo»
Ammetto, bevendo l'acqua.
Lui sorride appena e si mette a lavare i piatti.
Un bel uomo di casa.
« okay, mi vado a vestire e andiamo, non andartene»
Non rispondo e mi butto sul divano, mentre lui sale al piano di sopra.
Non voglio scappare, voglio sapere chi mi cerca e perché.
Poco dopo riscende e prende le chiavi della macchina e usciamo da casa. Saliamo in macchina e partiamo.
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« Il nemico del mio migliore amico »2
FanficIl continuo della prima storia. « mi hai stufato, esci dalla mia vita, mi fai solo del male » " INOLTRIAMOCI, MANO NELLA MANO, NELLE VIE DELLA FELICITÀ " « se cado mi sorreggi? » -no- « perche? » -pensi che ti lascerei mai cadere? -