« signorina la dovrei portare da suo padre, ordine del signore»
Mi informa la mia guardia.
Mi sento una di quelle principesse rinchiuse nel castello.Mi alzo dal letto e mi metto, una gonna nera a vita alta, top bianco e scarpe nere.
Mi pettino i capelli ed esco dalla camera, davanti alla quale c'è Bried.Usciamo di casa e mi fa salire sulla limusin e poi, dopo poco, parte.
Prendo il telefono e ci attacco le cuffiette mentre guardo la home di facebook.
La macchina si ferma e la portiera mi viene aperta e Bried mi porge la mano e mi aiuta ad uscire.
Suono al campanello di casa e una donna, dai capelli racconti e vestita con un vestito nero, penso la cameriera, mi venga ad aprire.Mi porta nello studio di Ian.
Senza nemmeno bussare entro e lo trovo intendo a scrivere su delle carte.« si bussa prima di entrare»
Mi avverte, non togliendo lo sguardo dai suoi fogli.
Chiudo la porta, sbattendola e mi siedo su una poltroncina avanti a lui.
« allora Cassandra, ti ho fatto venire qui perche sta sera stessa prenderemo un aereo e andremoo a Londra, ho degli affari da sbrigare»
« e io che centro?»
« tu farai amicizia con sua figlia»
Mi informa sorridendo
« mi stai dicendo di usarla?»
Lui annuisce
« okay, ad una condizione però»
Lui mi guarda con un sopracciglio alzato.
« che dopo tu mi paghi un viaggio per due persone a Bora Bora»
Lui scoppia a ridere.
« va bene figliola, sarai accontentata»
Sorrido.
« ora puoi andare»
Mi alzo ed esco e Bierd mi riporta a casa.
Mi chiudo in camera e preparo una mini valigia con qualche vestito, le scarpe e i trucchi.« allora, bella Londra?»
Mi chiede Ian, a fianco a me.
Annuisco, poco attenta alle sue parole e più concentrata sul mio telefono.
Saliamo su un taxi, il quale ci porta fino a casa dei signori che ci ospitano.NON CI VOGLIO CREDERE.
« è questa?»
Quasi urlo
« si, ti piace?»
Mi chiede sorridente.
« ma cosa mi piace, qui ci abita la famiglia della mia migliore amica»
Dico riferendomi a Dee Dee.
Lui mi guarda negli occhi e scoppia a ridere.
« non me ne potrebbe fregare di meno, tu stai al piano, altrimenti te la vedrai con me»
Mi minaccia.
Scendiamo dalla macchina e subito saluto i genitori di Dee Dee con un caldo abbraccio e la stessa cosa con Dee Dee.
Mentre i grandi vanno in salotto, io e la mia amica andiamo in camera di lei.« Dee Dee, Ian vuoi incastrare la tua famiglia e mi ha praticamente chiesto di usarti, ovviamente non lo farò, ma mi dovrai aiutare a combinare qualche guaio»
Lei rimane allibita e accetta la proposta.
Quando ci chiamano per il pranzo, scendiamo velocemente e andiamo in sala da pranzo.Ci sediamo a tavola e, intanto che ci vengono serviti i piatti, chiacchetiamo.
« allora Cassandra come vanno gli studi?»
Mi chiede il padre di Dee Dee.
« la scuola? Na merda»
La signora sgrana gli occhi e per poco a mio padre non va di traverso l'acqua.
« cosa ti piace fare nel tempo libero?»
« andare in discoteca e spassarmela, magari bevendo un po'»
La donna rimane più scioccata di prima, mentre Ian mi guarda con sguardo atruce e il silenzio incombe nella sala.
Ci viene servito il pranzo e inizio a mangiare in modo rozzo mentre tutti gli occhi sono puntati su di me e Dee Dee cerca di non scoppiare a ridere.Dopo la cena, ci mettiamo nel salottino, sui divani e Ian e i signore iniziano a parlare di affari.
« oddio vuoi fare affari con Ian»
Sussurro sbattendomi una mano in fronte.
Tutti si girano verso di me.
« lo sappiamo tutti che c'è un secondo fine»Dico cercando di non scoppiare a ridere.
« Cassandra basta portami rispetto»
Dice, a denti stretti, Ian, ma non lo ascolto e prendo i fogli dal tavolo e faccio finta di leggere tutto sparo un po' di cazzate.
« ora basta, Ian se ne vada lei è un ladro, mi sono fatto abbindolare, esca da casa mia.»
Quasi urla il signore di casa.
Io sorrido, battendo il cinque a Dee Dee.
Mentre mio padre prende le valige abbraccio Dee Dee e le raccomando di raccontare quello che è successo, cosicché se vengo un altra volta non mi caccierà più.
Salgo sul taxi che ci riporta all'aeroporto a poi a casa sua.
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« Il nemico del mio migliore amico »2
FanfictionIl continuo della prima storia. « mi hai stufato, esci dalla mia vita, mi fai solo del male » " INOLTRIAMOCI, MANO NELLA MANO, NELLE VIE DELLA FELICITÀ " « se cado mi sorreggi? » -no- « perche? » -pensi che ti lascerei mai cadere? -