capitolo 21.

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È passata ormai una settimana.
Una settimana straziante, passata a conoscere i famigliari di Genn, ma con lui non ci ho più parlato, nemmeno un misero ciao.

Siamo ormai alla fine della prima settimana di Luglio e il caldo si fa sentire sempre di più.

Sono le sedici e ventitre e sto andando a casa di Dylan.
È da tantissimo che non ci sentiamo e sento troppo la sua mancanza.

Appena arrivo davanti casa sua, mi accorgo che i suoi genitori non ci sono.
Prendo la chiave che ho di scorta e apro la porta.
Entro e non sento nessun rumore.
Corro verso la camera di Dylan ed entro, senza nemmeno bussare.
Forse avrei dovuto bussare, dato che il mio amico si sta sbattendo una.

« ne avete ancora per molto?»

Chiedo, con gli occhi chiusi.
Non mi viene data risposta, solo un cuscino in faccia.
Ridendo esco dalla camera e vado in cucina, aprendo un po' tutti i cassetti e trovando un pacchetto di patatine e una redbull.
Vado in salotto e mi sdraio, comodamente, sul divano e accendo la tv.
Intanto che guardo Grey's Anatomi, i due scendono dalla camera e la ragazza esce di casa, mentre Dylan si mette la maglietta.
Viene verso di me e si china, dandomi un bacio sulla fronte e rubandomi una patatina.

« finalmente ti sei fatta vedere»

Scherza, mentre io gli faccio la linguaccia.

« ero occupata, ho passato la settimana a conoscere la famiglia di Genn e tra meno di un mese papà si sposa»

Racconto.

« e con Cameron?»

Abbasso la testa.

« non so, da una parte sono arrabbiata con lui per quello che mi ha detto e dall'altra mi manca troppo»

« io te l'ho detto che ti avrebbe fatto del male, ma tu non mi ascolti»

« forse hai ragione, forse dovrei dimenticarlo»

Lui sorride soddisfatto.

« devi toglierlo per sempre dalla tua vita, ti farà solo del male»

Dice, prendendo la mia mano e intrecciandola alla sua.

Forse ha ragione, per Cameron sono solo un peso e a me fa solo del male.
Mi fa male pensarlo, ma ho capito che è la verità.

« niente più Cameron»

Dico, decisa e lui sorride, abbracciandomi forte e dandomi un bacio sulla fronte.

« ti va una partita a fifa?»

Annuisco sorridendo.
Lui accende la play e fa partire il gioco, si viene poi a sedere e io appoggio la testa sul suo petto.



« basta ci rinuncio»

Dico esasperata dono l'ennesima perdita.
Mettendomi seduta.

Lui sorride beffardo, facendomi il dito medio.
Gli faccio la linguaccia.

« devo andare a casa»

« vuoi che ti accompagni?»

Annuisco e ci mettiamo le scarpe.
Usciamo di casa e decidiamo di andare a piedi.
Vicini vicini, a guardare per terra, ma nessuno fiata.

È da un po' che io e Dylan non siamo più gli stessi, la nostra relazione non è più la stessa, è cambiato tutto.

« Dylan..»

Lo richiamo e lui mi risponde con un semplice 'mh'.

« rivoglio il vecchio Dylan»

Lui esita un attimo prima di rispondere.

« sono sempre qui io»

Dice, calciando un sassolino.

« no invece, tra noi è cambiato tutto, perche? Io non voglio, rivoglio il mio Dylan»

Lui non risponde e accellera il passo.

« Dylan, non evitarmi»

Quasi lo supplico, ma lui continua a camminare in silenzio.
Lo fermo per un braccio e lo faccio girare, tirandogli un pugno in faccia.

« cazzo»

Impreco, guardandomi le nocche sanguinanti.

« c'era bisogno di darmi un pugno porco cane?»

Annuisco, sorridente.

« bastarda che non sei altro»

Dice.

« ora mi spieghi perche sei cambiato?»

« non sono cambiato, solo perche non faccio il dolce con te, non sto più tutti i giorni con te significa che sono cambiato? Cass, anche io ho la mia vita, il mondo non gira attorno a te»

Non rispondo.
Non so che dire.
Lui si avvicina a me, e mette le sue mani sulle mie guance, facendomi alzare lo sguardo.

« io ti voglio bene, okay? Non dimenticarlo»

Annuisco e lui mi stampa un bacio sulla fronte, per poi abbracciarmi.

Sta andando tutto a rotoli.

« Il nemico del mio migliore amico »2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora