Mi guardo allo specchio.
Non sono pronta psicologicamente.
Bussano alla porta e dopo un mio lieve avanti, si apre ed entra papà.
« sei bellissima »
Mi fa notare, venendo vicino a me e guardando lo specchio.
Mi giro verso di lui, aggiustandogli il farfallino.
« sei pronta?»
Annuisco e prendo la borsetta e ci metto dentro il telefono.
Mi do un ultima sistemata ai capelli, con le mani e usciamo di casa.
Saliamo in macchina e papà guida verso casa di Ian.Ci mettiamo mezzora buona.
Cerchiamo un parcheggio, visto che la via è piena.
La casa è a dir poco enorme.
Sembra un castello.Appena trovato parcheggio, scendiamo e papà mi prende a braccetto.
Avanziamo verso l'entrata della casa e suoniamo il campanello.
Vien ad aprirci lo stesso Ian, che sorride appena ci vede.
Ci fa entrare e saluta mio padre con una stretta di mano.Mi guardo attorno e vedo che ai lati ci sono degli uomini enormi, in giacca e cravatta, che siano guardie del corpo?
La casa è a dir poco bellissima e molto all'antica.
È pieno di signore con i loro vestiti da sera e uomini in giacca e cravatta.« signore e signori, un po' di attenzione perfavore»
Dice Ian, alzando la voce e tutti si girano verso di lui, prestandogli attenzione.
« sono lieto di presentarvi mia figlia»
Mi presenta, felice.
Rutti sorridono e battono le mani e ritornano a fare mangiare, bere e ballare.In un attimo si avvicino a noi, un signore, giovane, capelli castani come gli occhi in giacca e cravatta.
« ciao piccola, io sono Stefan, fratello di Ian, tuo zio»
Mi prende la mano e la bacia, facendo un piccolo inchino.
« mi concede questo ballo?»
Mi chiede poi, mentre Ian rotea gli occhi al cielo.
Sorrido e lo seguo 'in pista'.Poggia la mano sulla mia schiena e io sulla sua spalla e iniziamo a danzare.
« quanti anni hai?»
Mi chiede sorridente.
« diciassette, tu?»
Lui sorrise.
« ventidue»
Dice fiero.
A fine ballo mi fa andare in dietro con la schiena poi mi rialza, e scoppiamo a ridere.
Andiamo di nuovo da papà e Ian.
Prendiamo tutti dei bicchieri di spumante, tranne me che prendo un succo alla pesca.« hey piccola »
Mi giro e mi ritrovo Dylan avanti a me. Lo abbraccio e lui mi da un bacio sulla guancia.
« vieni con me»
Dice bruscamente Ian, prendendomi per il braccio e trascinandomi di persona in persona per salutare e presentarmeli.
« potresti anche fingere di essere un po' felice»
Sussurra, sorridendo alle persone.
« lo farei ma mi piace vedere la tua faccia arrabbiata»
Dico sorridendo e guardandolo.
STAI LEGGENDO
« Il nemico del mio migliore amico »2
FanfictionIl continuo della prima storia. « mi hai stufato, esci dalla mia vita, mi fai solo del male » " INOLTRIAMOCI, MANO NELLA MANO, NELLE VIE DELLA FELICITÀ " « se cado mi sorreggi? » -no- « perche? » -pensi che ti lascerei mai cadere? -