CAPITOLO 74

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Mi coprii gli occhi con le mani, quelle luci dell'auto mi stavano accecando.

"Che mal di testa..." mormorai.

"Vieni Ariana, scusa davvero. Mi dispiace, ti porto a casa mia. Ma che ci facevi in giro a quest'ora?"

La sua voce mi era familiare.

Mi caricò in macchina, nei sedili posteriori, dove mi sdraiai.

Anche quel suo modo di guidare mi era familiare, e lo era anche la musica nella macchina. Mi sporsi un po' per capire chi fosse e lo vidi nello specchietto. La sua immagine riflessa era molto chiara.

"Ma, che ci fai tu qui?" chiesi.

"La mia ragazza-"

"Hai una ragazza?" lo interruppi. "Perché non me ne hai mai parlato?"

"Perché la mia ragazza è diventata la mia ragazza stasera. Comunque è una storia lunga; lascia stare, se no arriviamo a domani." rise.

"Ok, allora che facciamo?"

Ero stordita e avevo un forte mal di testa, forse a causa della caduta.

"Come che facciamo? Ti ho detto che ti porto a casa mia; ho un nuovo letto, ti va di provarlo? Eh?"

"Justin, siamo migliori amici, e lo sai bene. Sai benissimo anche che sono mamma, e che non verrei mai a letto con te." dissi, sedendomi.

"Io non ho parlato di... E comunque sono fidanzato anch'io, ricordi?"

"Non si sa mai..."

"Eccoci." indicò la sua casa.

Entrammo in silenzio. In punta di piedi entrammo in camera sua e mi diede una felpa e degli enormi pantaloncini rossi.

"Vorrai cambiarti, no?" disse mentre frugava nei cassetti dell'armadio. "Ecco." mi diede anche un paio di mutande altrettanto enormi.

"Queste puoi tenertele..." risposi schifata lanciandogliele.

"Ok..." rise. "Ah, il letto è tuo, io dormo sul divano."

"D'accordo." cominciai a incamminarmi verso il bagno.

Mi chiusi dentro e mi guardai allo specchio, sembravo uno zombie.

Mi spogliai e, mentre ero intenta a togliere il reggiseno la porta si aprì di colpo.

"Justin!" mi venne spontaneo gridare.

Mi coprii in fretta.

"Che vuoi?" chiesi.

"Ho dimenticato questo." prese qualcosa e se ne andò.

Infilai tutto quello che mi aveva dato il più velocemente possibile. Conciata in quel modo ero ridicola.

La felpa bianca mi arrivava alle ginocchia e i pantaloni rossi riuscivano a stare su a malapena, talmente erano larghi.

Mi recai nella camera adiacente, cioè quella di Justin. La vista che mi trovai era mozzafiato, non so se in senso positivo o negativo.

C'era lui, immerso nell'armadio che mi dava il suo lato b, senza nemmeno le mutade, completamente nudo.

Cercai di andare via, per non creare momenti d'imbarazzo. Provai a nascondermi dietro la colonna portante fuori dalla camera, ma lui mi bloccò non appena mi mossi.

"Scusa, cercavo solo un pigiama."

Continuai a dargli le spalle. Era pur sempre un buon amico, e non avrei mai pensato che tra di noi ci potesse essere qualcosa al di fuori di amicizia. Eppure vedendolo così tutto cambiava.

"Certo, io... sono appena arrivata... emh... non è che- ti stavo spiando..." mi giustificai.

"Sì, tranquilla. Di te non mi vergogno. Sei la mia migliore amica, sei quasi come una sorella per me. Anzi, sai che ti dico? Spogliati, così rinforzeremo il nostro rapporto, ci fideremo di più."

Quello era tutto matto.

Va tutto bene. Sta solo scherzando. Tra poco scoppierà a ridere. Scherza. Sta solo scherzando.

"No, non sto scherzando." disse. Sembrava che mi avesse letto nel pensiero. "Avanti, fallo."

"Io non intend-"

Fece cadere i vestiti che aveva in mano, che finora aveva usato per coprirsi le parti intime. Quel gesto mi bloccò.

"Stavo dicendo che non intend-"
D'accordo, era evidente che quella frase non poteva essere conclusa. Si avvicinò a me e mi toccò il sedere.

Opzione 1: Aveva bevuto.

Opzione 2: Si era drogato.

Opzione 3: Era un nudista.

Opzione 4: Mi amava e ci provava con me.

Opzione 5: Era un pervertito.

Opzione 6: Aveva solo bisogno di qualcuno con cui fare sesso.

"Non lo fai tu? Bene, lo faccio io." il suo tono era sempre lo stesso, calmo e vivace.

Indietreggiai istintivamente.

Mi precedette e chiuse la porta con un colpo netto, poi girò la chiave nella serratura e la mise in cassaforte.

"Justin, così mi spaventi..."

Mi intimoriva seriamente.

"Tranquilla voglio solo un po' di te... E voglio il tuo culo."



Justin? Che fai? Cosa succederà? Ariana riuscirà a evitare o si lascierà trascinare?

Ariana Grande||Harry Styles • Sex Story 2 »Sequel«Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora