Capitolo 20

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Tiro un grande sospiro, fissando il mio riflesso allo specchio sopra il lavandino. Dopo esserci vestiti, io e Lorenzo decidiamo di uscire: abbiamo bisogno di parlare senza che qualcuno possa ascoltarci. "Non aspettateci per pranzo" dice ancora una volta, chiudendo la porta alle sue spalle e io inevitabilmente vengo investita dalla stessa sensazione che mi governò in un momento del tutto simile diversi anni fa. Ricordo come se fosse ieri cosa successe dopo questa frase, in una calda mattinata. Anche questa volta, Lorenzo mi prende la mano, ma no, non si mette a correre. Cerco di uscire dai ricordi: non è il caso che io mi concentri su cose passate e mi sento quasi esagerata. "No, tranquilla, non ti farò correre stamattina", mi dice lui, come leggendomi nel pensiero. Siamo più simili di quanto penso. Quanto ancora dovrai sorprendermi, Ostuni? Cominciamo quella che credo sarà una lunga passeggiata, mano nella mano, sguardi fissi a terra forse per un pizzico di imbarazzo che non durò piu di pochi minuti. Durante quel breve tratto di tempo, fisso le nostre ombre sull'asfalto e comincio a pensare quanto improbabile tutto ciò fosse per una ragazza come me. Come potevo immaginare che un giorno avrei camminato mano nella mano con colui che mi aveva fatto sorridere tante e tante volte, ma senza saperlo? Ancora una volta non riesco a realizzare, e non faccio altro che ringraziare per questa mia fortuna.

Fino Alla Fine|| Sequel [Favij? No, Lorenzo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora