3. D'ora in poi sarò solo e soltanto Sebastian

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Il viaggio non fu per niente male. Jonathan scoprì di essere davvero bravo con le ragazze.

Non aveva mai approcciato con nessuno all'infuori di suo padre e fu una sorpresa scoprire che sapeva essere simpatico nonostante la sua natura demoniaca.

Beatrice era la figlia di una poco nota famiglia di Shadowhunters, gli Heartstorm. Il loro nome era caduto in rovina a causa del Circolo di Valentine, il padre di Jonathan. Anche gli Heartstorm facevano parte del Circolo ribelle di Valentine, il quale ora si dava per morto, e con lui suo figlio.

La battaglia decimò la famiglia, e rimasero in vita solamente i figli, ormai orfani, Beatrice e Tate.

Tate, di due anni superiore a Beatrice, che aveva sedici anni, era residente a Idris, e faceva arte del Consiglio, l'organo amministrativo degli Shadowhunter.

"Dopo che avrò finito di raccontarti la storia della mia famiglia, mi racconterai la tua, vero?"

Il tono in cui Beatrice lo disse era quasi supplicante, ma Jonathan non poteva fidarsi di qualcuno che conosceva a malapena tanto da raccontare che era il figlio di Valentine che tutti credevano morto. Nessuno doveva sapere chi lui fosse in realtà, e fu in quel preciso istante che decise che non ci sarebbe più stato Jonathan Morgenstern, almeno fino al completamento del piano di suo padre. D'ora in poi sarebbe stato solo e soltanto Sebastian Verlac.

"Certamente, ma ora si sta facendo notte. Sarà il caso di accamparci per riposare."

"Se la metti così allora dovremo fare dei turni di guardia per evitare di essere sorpresi, altrimenti finiremo morti nel giro di un paio di minuti."

"Se davvero esiste qualcosa in grado di sorprendermi, allora non lo ho ancora trovato."

"Quanto sei spavaldo...Seb."

Si lasciò scappare una risata, quasi senza rendersene conto, ed in risposta ricevette uno dei sorrisi angelici di Beatrice. Quella ragazza aveva la capacità di incantarlo, nonostante fosse una comune Shadowhunter. A quanto pare aveva trovato quel qualcosa in grado di sorprenderlo.

Disegnarono le rune di protezione sul terreno e sulle piante circostanti, per poter dormire con un minimo di sicurezza, cosa che non serviva assolutamente a Sebastian, ma a quanto pareva servire a Beatrice. Si sistemarono nei loro sacchi a pelo, immersi nel silenzio del bosco.

Sebastian si chiese se anche Beatrice possedesse l'animo dei genitori, il quale li spinse a schierarsi dalla parte di Valentine, contro i Nascosti, ma schierarsi con Valentine non voleva di certo voler dire che era una famiglia dall'animo malvagio. Magari era solo una delle tante famiglie che volevano conservare la purezza di Alicante e della loro stirpe di Nephilim.

Ma non gli ci volle nulla a chiederlo.

"Beatrice..."

"Si, dimmi."

"Tu condividi le scelte che hanno fatto i tuoi genitori riguardo al Circolo?"

"Probabilmente se non fossero morti te lo saprei dire, ma sono piuttosto incerta su questo argomento...tutte le volte che ci penso mi viene da pensare che quel Morgenstern ha fatto bene a suicidarsi con il figlio. Un' azione da codardo, proprio come gli si addice."

Fortunatamente neppure Jonathan era pienamente d'accordo con le scelte del padre, che era stato educato duramente, come un animale in gabbia, che quando viene liberato è spaventato dal mondo che lo circonda, e cerca di ricrearlo a suo piacimento, per essere più al sicuro. Jonathan non si era mai lasciato influenzare dagli ideali del padre.

Shadowhunters: Ciò che nessuno sa di Jonathan Christopher MorgensternDove le storie prendono vita. Scoprilo ora