7. Incontri inaspettati

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Dopo essersi sollevato da quel segreto che teneva, Sebastian decise di andare a fare una passeggiata in compagnia di Beatrice. Non voleva starsene in mezzo a tutta quella gente che camminava per le strade di Alicante, così, dopo essere passato da casa per prendere Fosforos, decise di uscire dalla città per andare a vedere le rovine della tenuta dei Morgenstern.

Non era esattamente il posto più romantico dell'universo, ma aveva bisogno di passare di la ogni tanto, per ricordare il passato.

Salirono sull'unico cavallo nella scuderia Penhallow. Rispondeva al nome di Wayfarer ed era davvero molto bello. Ma soprattutto veloce, perché arrivarono a destinazione in un batter d'occhio.

Era ancora come era sempre stata. Uno scheletro di una splendida casa che fino a sedici anni prima manteneva la sua gloria.

"E' terribile. Come puoi stare qui senza avere un minimo di nostalgia o disprezzo verso Valentine?"

"Solo perché non lo do a vedere non vuol dire che io non provi nulla." Disse Sebastian con una punta di veleno nella voce. "scusa, non volevo risponderti a tono"

"Non preoccuparti. Se fossi al posto tuo non sarei neppure riuscita ad arrivare fin qui. Il tuo coraggio e la tua capacità di nascondere i sentimenti sono ammirevoli, da stimare."

"Grazie"

Senza dire altro, inspiegabilmente, Sebastian iniziò a piangere silenziosamente. Non piangeva mai, nonostante tornasse in quel posto almeno una volta all'anno.

Beatrice non potè fare a meno di notarlo e gli si strinse a fianco, in una muta condivisione di diperazione e tristezza.

"Quando te ne vuoi andare, possiamo andare da qualche altra parte se vuoi" disse Sebastian.

"Okay, ma dove andremmo? Ad Alicante ci sono fin troppe persone per i miei gusti. Almeno a Parigi la gente..."

Quella frase rimase sospesa nel vuoto, perché in quello stesso istante comparvero dei demoni Raum dalla boscaglia li vicina.

"Demoni Raum!" urlò Beatrice, ma Sebastian aveva già sfoderato Fosforos e stava già correndo all'attacco. Non avrebbe permesso a quei demoni di torcere un capello ne a lui ne a Beatrice.

Le statistiche non erano molto dalla parte dei due, perché quello era un gruppo organizzato di circa 20 demoni. Ma i demoni non andavano mai in giro a gruppi.

A meno che non fossero stati evocati con degli ordini. E chi poteva dare ordini ai demoni in quell'ultimo periodo, se sia la Spada che la Coppa Mortale erano scomparsi?

Valentine.

Lo aveva avvertito. Se non avesse lasciato perdere Beatrice, la avrebbe uccisa. Quello era il suo modo per dirgli che non approvava la relazione che aveva con la ragazza.

Ma per Sebastian un manipolo così piccolo di demoni non era nulla. Le opzioni erano due: o Valentine lo aveva sottovalutato, oppure quei demoni erano solo un diversivo.

Fu in quel momento che sentì Beatrice urlare.

Nel momento in cui si girò, vide degli Shadowhunters che la tenevano per le braccia, impedendole di usare la spada angelica per combattere. Sebastian dedusse che fossero membri del Circolo di Valentine.

Dopo essersi sbarazzato degli ultimi demoni Raum, si diresse a passo lento verso il piccolo gruppo di Shadowhunters, per far vedere loro che non aveva fretta di ucciderli e per intimorirli.

Quando arrivò a tre metri dal gruppo questi iniziarono ad arretrare, come se fossero spaventati.

"Sta lontano Jonathan." Disse un uomo alto tagliato corto "Valentine ti aveva avvertito che dovevi smetterla di frequentare questa Heartstorm. Ora la porteremo da lui e deciderà cosa farne."

Shadowhunters: Ciò che nessuno sa di Jonathan Christopher MorgensternDove le storie prendono vita. Scoprilo ora