Aveva mal di testa, sentiva freddo, i brividi salivano sulla schiena di Lucas in maniera veloce, rendendo la sensazione quasi gradevole.
Sapeva di essere sveglio, aveva ricordi confusi su quanto successo.
Sapeva solo una cosa: doveva aprire gli occhi.Quello fu forse il più grande sforzo della sua vita, li schiuse piano e la luce del sole lo abbaglió immediatamente.
Ci volle un po' per abituare gli occhi. Quello che vide, peró, non lo sconvolse più di tanto. Macerie. Tante rocce, e corpi. Troppi corpi, ora ricordava.
C'era stata una cruenta battaglia, tra lui e Claus, il posseduto di origini germaniche. Lo aveva ucciso, grazie al suo famiglio, il quale gli è sempre stato fedele.
Beh, Kuros non era solo un mero strumento con cui si poteva attingere ad un immenso potere, affatto, era dotato di una personalità e ció non era comune nei famigli, questo significava che quel famiglio era la reincarnazione di uno spirito. Egli era l'unico capace di sintonizzare la sua anima con quella del Mago in modo tale da creare un potere unico e particolare, e forse fu proprio questo a farli vincere.
"Sei il solito dormiglione!"
Lo vide, come al solito, nella sua forma umanoide. Capelli lunghi azzurri, pelle verde acqua e occhi color rubino. Pelle squamosa, quasi come un pesce, e quell'aura eterea che lo ricopriva sempre.
"Ti ho aspettato, anche per salutarti amico, e per farti i complimenti. Abbiamo vinto, e questa è la cosa importante. Ovviamente, ti ricordo di mantenere i patti".Quel cinismo non la abbandonava proprio mai, gli sarebbe mancato. Si, ne avrebbe sentito la mancanza. Lucas si morse il dito e cominció a tracciare il pentagramma. Era giunta l'ora, qualche minuto e quella guerra sarebbe stato solo un ricordo.
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Familiar's war
Fantasy1450. La prima guerra dei "posseduti" è finita. Lucas, figlio di un'importante mecenate Italiano, ha vinto. Vinse tutto ció che ha sempre desiderato e alla fine della guerra lo vide, come un premio, comparso dal nulla nelle macerie umide che ricopri...