Determinazione.

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Jason si alzò molto presto fece colazione e uscì di corsa.

"Jason! Dove stai andando?!" urlò sua madre dallo stipite della porta.

"Sto andando a passeggiare, ho fatto amicizia con qualche ragazzo quì, e passiamo un po' di tempo insieme!" rispose.

Sua madre inarcò un sopracciglio, lo guardò obliquo e disse con un sorrisetto: "Va bene, ma non fare tardi alle 14 a casa che si pranza!"

Il ragazzo andò al laghetto, e la trovò lì seduta sotto un albero con gli occhi chiusi. Kuros era seriamente qualcosa di fenomenale, e al sole il colore della sua pelle era paragonabile a quella degli zaffiri.

"Bene, dovresti allenarti. Ti spiego in breve dato che abbiamo poco tempo, devi concentrarti sull'acqua, sentirla come tua, come se fosse il sangue nelle vene. Poi pensa alle azioni da fare, falle cambiare forma.

Essendo vicina a te, non c'è bisogno di usare il collegamento nella tua testa per controllare l'elemento. Quindi, mentre ti eserciti, io ti aspetterò lì, sotto l'albero."

"Ok, quindi sostanzialmente devo usare l'acqua come arma?"

"Sei più sveglio di quanto immaginassi!" disse ironica la creatura mentre si sdraiava sotto l'albero.

Il ragazzo si concentrò. Con estrema fatica riuscì a incanalare l'acqua.

Era li sulla sua mano, l'aveva con se. La controllava.  Sentiva formicolare le mani, ma non era fastidioso, aveva capito che era il potere a trasmettere quella strana sensazione. Ordinò mentalmente all'acqua di girare intorno al suo braccio in modo da creare una spirale. Con estrema disinvoltura e stupore il ragazzo ci riuscì.

Non poteva essere vero l'acqua faceva tutto quello che la sua mente voleva, fantastico.

"WOW. La controllo! Si, cazzo! Troppo figo!!!"

"Non ti esaltare caro!" Disse la creatura senza a dare a vedere lo stupore che provava. Ne aveva visti di maghi bravi. Ma lui, il ragazzo era terribilmente simile a...
Una voce la riportò alla realtà.

"Hei?! Ci sei?! Hai visto che cosa ho fatto?" disse Jason.

"Oh, perdonami" disse il famiglio "fammi rivedere."

Il ragazzo alzò entrambe le mani, un bolla d'acqua comparve e subito si deformò creando un cono. La forma acqua partì a velocità impressionante andando a sfondare un masso li vicino.

Il famiglio sgranò gli occhi.

"Arma in questo senso?" disse Jason scostandosi una ciocca di capelli dal viso, che alla luce del sole sembravano oro.

Lucas.

Non ci poteva credere, il proiettile d'acqua una delle sue tecniche più raffinate, utilizzata da un ragazzino? Com'era possibile? No. Non poteva essere.

"Sisi, ottimo! Allenati a farlo con un mano, e in quel caso poi ti insegnerò a creare armi vere e proprie, quando saprai farlo più velocemente, ma per oggi basta così. Andiamo a casa." il famiglio si volatilizzò, ma il ragazzo sapeva dove fosse, nella sua mente.
Lo stomaco cominciò a brontolare, "Oh merda pensò" era ora di pranzo.

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