Stanza.

10 0 2
                                    

Kuros risvegliò Jason con un colpo sul braccio.

Il ragazzo si alzò di scatto e sussultò nel
vedere la faccia di Kuros così vicino alla sua.

"Ben svegliato, come ti senti?"

"Abbastanza stanco" rispose il ragazzo. Ormai in confidenza con le stranezze.

"Te la sei cavata benissimo... Veramente. Hai delle potenzialità ragazzo" il famiglio disse quelle parole con estrema sincerità, Jason però sapeva che qualcosa effettivamente non andava.

Lo avvertiva. O forse ero solo stanco, non lo sapeva. E tutte quello domande lo stavano innervosendo.

"Qualcosa che non va?" ora che lo notava, Jason si accorse che erano nel rifugio mentale.
Chiamava così lanstanza dove lo portò Kuros per parlare, perché scoprì di poterci entrare con disarmante facilità, potendo allenarsi, leggere, imparare nuove arti, mentre il corpo dormiva, come in un sonno profondo, facendo materializzare tutto ciò che voleva li. Forse era una altro potere dei maghi? Ormai quelle domande diventano quasi stupide per il ragazzo.

Quando voleva stare un po' da solo con se stesso sapeva dove poteva andare.

Il famiglio notò lo sguardo dubbioso e disse: "Qui dentro possiamo parlare tranquillamente, sei a casa, nella tua camera. Tua madre ancora non è arrivata dicendo che lo avrebbe fatto presto dato che la macchina ha avuto un breve guasto. Era partita la segreteria del cellulare..."

Il famiglio mostrava comunque tensione e nervosismo misti un pizzico di euforia.

"Jason, volevo chiederti... Tu volevi uccidere... L'altro posseduto?" le parole uscirono come se dirlo fosse un peso enorme e il ragazzo sgranò gli occhi.

Non ci credeva era riuscito a dirlo... Non si sentiva così in tensione a parlare con qualcuno da almeno 500 anni.

Il silenzio calò improssivamente e Jason abbasò lo sguardo, lo sapeva Kuros aveva intiuito.

"Non lo so, è stato strano... ad un certo punto dello scontro ha prevalso l'istinto e no... non sapevo più che fare." disse balbettando, era, impaurito dal pensiero?

Tutto ciòera assurdo.

"Jason" disse con voce calda ma dura allo stesso tempo, quasi come una madre che cerca di consolare il figlio per le cadute: " Tu hai qualcosa di particolare. Sei abbastanza tranquillo nel manovrare l'elemento, sei abbastanza agile e forte per combattere.
Ho il sospetto che tu possa essere il discendente di un posseduto. Qualcuno senza timore, disposto a uccidere per raggiuungere i suoi ideali".

Jason sgranò gli occhi: "Scusami com'è possibile? Non penso proprio!"

"C'è un motivo se tu hai me, custode cardine dell'elemento acqua: tu sei potente.
Ma ovviamente ancora un novellino" disse con una punta di ironia, gettando la testa indietro e ridendo: "Ma sei riuscito ad imparare cose in poche ore, incantesimi di manovrazione alchemica troppo forti che posseduti hanno imparato in anni, prima di poter affrontare un combattimento. Hai usato quello che il mio am...un mio fedele discepolo chiamava come Ultimo sussurro.

Attraverso la conentrazione di idrogeno alla punta e di elio alla corda si riesce a creare un vero e proprio strumento mortale, infallibile. Si chiama ultimo sussuro, beh... Puoi immaginare in quanto tempo un soggetto muoia."

"Hai detto che è sono speciale e tutte le stronzate simili... Ma perché non l'ho uccisa?
Volevo solo vincere. Volevo solamente che questo finisse..." disse Jason abbassando gli occhi: "Volevo solo un mondo senza più odio, il modus operandi sarà sbagliato. Ma è l'unico modo." Disse alzando gli occhi verso quelli rubino di Kuros, sembravano lava pronta a distruggere qualsiasi cosa, ma tanto fortenda proteggere tutto. Era incredulo da ciò che aveva apprma detto, era veramente Jason? O stava delirando per la stanchezza?

"Ti insegnerò qualche incantesimo runico, pivello" disse ridendo mentre si alzava e se ne andava: "ma adesso riposa. Capirai tutto domani."

Jason sorrise, ed ebbe improvvisamente sonno e si sdraiò sul pavimento della stanza mentale.
Gli occhi si chiusero, e come la notte buia che abbraccia teneramente la Luna, anche Jason decise di farsi cullare dai sogni.

Familiar's warDove le storie prendono vita. Scoprilo ora