La forza di una cascata

16 1 0
                                    

Arrivarano al laghetto. Era notte fonda, l'acqua nera era in contrasto con l'avorio che rifletteva la luna.
Jason si passò una mano tra i capelli, era stranamente nervoso: 

"Beh? Che ci siamo venuti a fare qui? Non capisco..." disse il ragazzo per rompere il silenzio.

"Vorrei ricordarti che sono un famiglio dell'acqua, e questa è l'unica fonte massiccia nella vicinanze, così facendo entrerai subito in sincronia con l'elemento". 

Ancora non poteva credere allo scenario che aveva visto, che un minuto dopo si era ritrovato fuori con Kuros.

Kuros si avvicinò e portò la sua mano destra alla bocca, mordendosi il dito fece scivolare un rivolo di sangue di un rosso acceso come le rose appena sbocciate, "Ma prima..." aggiunse Kuros con un mezzo sorriso "fai ciò che ho fatto io e dammi la mano".

Il ragazzo con una certa confusione fece quanto detto: 

"Metti il dito ferito sul mio e dì <<Giuro su Poseidone e Nettuno miei maestri, giuro sulla quiete, giuro di affidarmi alla forza della cascata, giuro sul tempo che scorre inarrestabile come l'acqua. Giuro di voler la pace, giuro fedeltà a te padrone d'acqua, servo dell'Olimpo degli elementi".

 Il ragazzo guardò con occhi sgranati il famiglio: "Su su! Questa formula mi legherà a te! Donandoti il richiamo. Potrò unire il mio potere a te. Non è cosa da poco. Ma devi crederci quando pronunci le parole".

Jason non sapeva cosa dire, era confuso, frastornato. 

"Ho capito. Il potere del richiamo consiste nella capacità del mio posseduto di poter controllare il mio elemento come se fossi io stessa, donadoti quindi la forza di combattere, lanciare formule alchemiche e creare le armi dell'Olimpo, armi fatte interamente dai rispettivi elementi essenziali. Sostanzialmente, sarai un mago."

Non poteva ancora crederci, stava per diventare una mago, il sogno di ogni bambino stava diventando reale per lui. Soprattutto, lo stava facendo per la pace. Quelle parole risuonarono in lui come un eco lontano.

<< Giuro di voler la pace>> quelle parole gli risuonavano melodiche in testa.
Jason ripetè quanto detto: "Dai. Sono pronto..."

Nemmeno il tempo di finite la parola che il terreno sotto di loro brillò di un blu intenso.

E poi il buio.

Jason si risvegliò in una stanza bianca, con un sedia sulla quale era seduta Kuros.

"Questa è la tua mente, e stranamente il tuo segno zodiacale è affine all'acqua quindi sarà tutto più facile!"

"Che vuoi dire, cioè non ci sto capendo più nulla..."

"Ogni segno zodiacale corrisponde ad un elemento. Se il famiglio controlla lo stesso elemento del segno del suo posseduto allora il potere sarà un po' più forte. Quindi, dovrai imparare a fare emergere il tuo potenziale per affrontare i nemici.
Nel tuo caso, il segno dell'Ariete, un segno di fuoco, è sconfitto dal mio cioé l'acqua. Questa mia preponderanza elementale mi permette di trasmetterti più potere. Ed essendo il tuo elemento quello del fuoco, sarai più avvantagiato contro possed... ehm, maghi dello stesso tipo. Diversamente, saraì leggermente in svantaggio con maghi d'acqua. Ma ciò non costituisce un problema, in quanto essendo io il padrone dell'acqua, qualsiasi altro famiglio della casata di Poseidone é inferiore a me.

A

h, un altra cosa... Hai 5 richiami. Ovunque io sia qualsiasi ordine tu voglia farmi fare, anche contro la mia volontà, basta che poggi il tuo palmo destro sul cuore e pronuncia l'ordine. Io farò tutto, qualsiasi cosa, ma tutto a suo tempo. Non voglio confonderti oltre.
Adesso fai ciò:

<<Desidera, immagina l'acqua tra le tue mani, fresca e trasparente.>>"

Il ragazzo fece quanto detto con estrema riluttanza, certo essere catapultato chissà dove e ricevere ordini non è il massimo. Ma si fidava di lei... Non sapeva il perché, ma sentiva una forza incredibile che trasmetteva tranquillità.

Corrugò la fronte e immaginò ad occhi chiusi, quanto più forte poteva. Sentiva formicolare le mani, aprì gli occhi e un bolla d'acqua galleggiava fra le sue mani. Non ci poteva credere. Controllava l'acqua.

"Sei molto affine all'elemento come detto prima. Il tuo segno ti collega ad un pianeta, ed essendo il mio pianete quello dell'acqua, può essere collegato più velocemente a Nettuno. Meglio. Potrai richiamare piu facilmente me e l'elemento.

La tua mente serve per collegarci, parlare tranquillamente. E non so come... Ma..."

"Ma cosa? Qualcosa non va?"

"Nono tutto a posto..." Disse Kuros, "Ci vediamo domani mattina. Ti sveglierai nel tuo letto. Domani sera ci alleneremo... Fra un po' qualche avversario dovrebbe presentarsi."
Jason  non ebbe nemmeno il tempo di pensare che Morfeo lo riprese tra le sue braccia.

Familiar's warDove le storie prendono vita. Scoprilo ora