Questa mattina mi sveglio con una voglia matta di cominciare la giornata. Non sono mai stata cosi' felice di andare a scuola. Indosso dei pantaloncini di jeans strappati e la canotta dell'adidas che mi hanno regalato Sofia e zia Valeria, indosso le scarpe dell'Adidas e scendo giu per fare colazione.
"Buongiorno bella!" dice mia zia sorridendomi
"Buongiorno zietta" dico ricambiando il sorriso."Zia cosa c'e' per colazione?" le chiedo dando una sbirciatina nel frigo
"C'e' del latte nel frigo e ci dovrebbe essere un pacco di cereali nella dispensa" mi dice apparecchiando la tavola.
"Mmh...okay,zia" dico alzandomi e prendendo la bottiglia del latte dal frigo.
"Lascia , lascia faccio io" dice strappandomi la bottiglia dalle mani.
"Come vuoi zia. Ma Sofia, che fine ha fatto?" le chiedo, dato che in camera sua non c'era.
"Emh..no non ha dormito qui. Ha trascorso la serata col suo ragazzo ed e' rimasta a dormire a casa sua" dice un po imbarazzata.
"Io non credo che abbiano dormito tutta la notte" dico sussurrando lanciando un'occhiata maliziosa a mia zia.
"Eh dai, Alice, ma poi anche se fosse tua sorella ha quasi 18 anni, sono fatti suoi" dice ridendo
"Ma infatti non sto dicendo nulla. Anzi dovremmo preoccuparci di piu se a 18 anni fosse ancora vergine" dico ridendo e mettendo i cereali sulla tavola.
" mmh..si okay ora mangia e vai a prepararti se non vuoi fare tardi il primo giorno di scuola" mi dice con la stessa cantilena di tutte le mattine. Mi mancavano le sue lamentele di prima mattina hahaha.
Dopo aver mangiato mi dirigo in bagno. Mi sciacquo la faccia , mi lavo i denti e poi mi metto un po di mascara. Prendo lo zaino, ci metto dentro due quaderni vuoti, prendo il cellulare ed esco di casa.
" Ciao zia!" le dico avvicinandomi e stampandole un bacio sulla guancia. Lei ricambia augurandomi di passare un felice primo giorno di scuola.
Entro a scuola. Tutti mi fissano(manco fossi un alieno). Odio gli occhi di tutti addosso, odio anche quando le solite pettegole si parlano nell'orecchio a vicenda fissandomi.Odio questa situazione imbarazzante. Suona la campanella. Entro in classe e mi siedo al primo banco che capita.
"Emh...sei nuova?" mi chiede una voce maschile.
Mi volto, caspita quanto e' fregno.Rimango per 6 secondi incantata dalla sua bellezza.
"Allora?" mi chiede sorridendo" emh..si si io , ecco io sono Ali...Alice, si Alice" dico balbettando e rossa per la vergogna.
"Piaciere Justin!" mi dice sorridendo e stringendomi la mano.
Poi si siede accanto a me " Dov'e' che abiti?" mi chiede curioso
" emh...poco distante da qui, lungo il viale, giri a destra, la piccola casa contornata da un giardino di rose" dico cercando di essere piu chiara possibile
" Davvero abiti li?" mi chiede stupito
"Emh...si perche'?" chiedo imbarazzata
" Anch'io abito li,che numero ha la tua casa?" chiede ancora piu curioso
" Mmh...numero 13 tu?"
" Numero 12...wow siamo vicini di casa. Se vuoi la strada la possiamo fare insieme la mattina" mi dice sorridendomi.
"Okay Justin" dico ricambiando il sorriso. Gia lo adoro. Non posso fare a meno di guardare i suoi occhi color nutella, lo adoro.
Le cinque ore passano subito. Esco dall'aula felice, andando a depositare i miei libri nell'armadietto.
"Ciao" mi giro e vedo due ragazze che mi sorridono , belle e magre.
"Noi siamo Nicole e Selena, tu devi essere Alice?!" mi dicono sorridendo" mmh..si sono la ragazza nuova"
" Sai, oggi c'e' una festa a casa mia, se ti va puoi venire, e se hai bisogno di qualcosa per prepararti, consigli su vestiti o altro chiama Selena lei e' esperta in queste cose" mi dice Nicole ridendo."Haha okay" annuisco ricambiando il sorriso
"Questi sono i nostri numeri" mi dicono quasi contemporaneamente.
" ah okay, grazie" gli dico ricambiando il sorriso.Faccio la strada per andare a casa con Justin. E' cosi carino, non posso fare a meno di fissarlo. E' un amico fantastico, gli voglio bene.
"Allora, ci vediamo oggi alla festa" mi dice sorridendo.
" mmh...okay" dico sorridendogli e entrando in casa
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Un Amore Così Lo Voglio Anch'io❤
RomantikAlice,16 anni,magra,capelli castani,occhi azzurri,con un passato difficile alle spalle. Orfana di entrambi i genitori: prima del padre morto a causa di un incidente stradale e poi della madre, caduta in depressione. Dopo la perdita dei suoi lei e...