"Cosa?!?! Tu che mi chiedi scusa. Ti vuoi prendere gioco di me? Non ti basta già vedermi soffrire per tutto quello che mi stai facendo? Mi stai logorando l'anima a poco a poco e alla fine...Non rimmarra' più niente di me" mi scappa una lacrima. Quasi mi viene da ridere per l'ingiuria che sto subendo. Più che altro... e' una risata nervosa!
"No Alice, io dico davvero. Mi rendo conto di tutto il male che ti ho fatto e mi rendo anche conto che non meriti questo. Tu meriti la felicita' tra le braccia di Justin. Quelle parole....Mi hanno ferita dentro e non ci ho visto più. Solo adesso....adesso che Justin ha avuto il coraggio di ribellarsi a me e di confessarmi tutti i problemi che gli ho causato, solo adesso ho capito che il mio non era amore, era solo un'ossessione e paura..." comincia a piangere.
Non l'avevo mai vista nelle vesti di una ragazza sensibile e pentita, sembrava cosi' sicura di se, cosi' determinata...Non lo avrei mai immaginato!
A quanto pare e' una ragazza insicura che cerca di nascondere i suoi sentimenti...o per lo meno ci prova!
" paura di cosa?" Chiedo pentendomi subito della domanda che ho fatto.
"Paura di rimanere sola e soprattutto, paura di ritornare ad essere quella di prima.Alle medie ho sofferto di bullismo...tutti in massa mi insultavano e mi facevano sentire inutile, ma in particolare c'erano due ragazze che, come se non soffrissi già abbastanza, mi picchiavano, mi strattonavano al muro e mi riempivano di calci."" Oh mio dio Stacy" comincio anch'io a piangere a dirotto. Lei che sembra cosi' diversa da me, in realtà e' come me, anche lei in passato ha sofferto, in maniera diversa...ma e' pur sempre stato per il giudizio degli altri e per come le persone la facevano sentire.
"Io...Non mi sono mai capacitata di tanta cattiveria, non ho mai capito perche' loro mi odiassero cosi' tanto. Quando provavo a domandarglielo mi rispondevano 'sei grassa' e questa motivazione bastava eccome per farmi del male e per convincermi a sentirmi davvero sbagliata! Finché alla fine..mi sono ammalata sul serio e sono diventata bulimica. Mangiavo poco ma il cibo mi tentava troppo, avevo irripetuti attacchi di fame, anche nel bel mezzo della notte. Facevo fuori tutta la roba in frigo in poco tempo ma subito dopo...Mi assalivano i sensi di colpa...E sentivo il costante bisogno di liberarmi di tutto quello che ingurgitavo. Era diventata come un'abitudine per me, ormai non lo facevo più perché lo decidevo io, ma perche' DOVEVO"confessa rabbrividendo ai suoi vecchi ricordi.
Poi continua riprendendo fiato e asciugandosi una lacrima " i miei genitori non si sono mai accorti di nulla, credo che neanche li sarebbe importato dopotutto, non si sono mai sforzati di capire davvero come mi sentivo... In breve tempo persi tanti chili e questo era bastato per sentirmi più forte e per non lasciarmi più sottomettere. A 13 anni ho iniziato a fare sport, a migliorare la mia immagine, a vestirmi in modo decente, a truccarmi e a costruirmi una personalità che non rispecchiava per niente come mi sentivo. Adesso, nonostante il mio fisico perfetto, nonostante l'impressione di una ragazza determinata che mi ritrae...nonostante io abbia amici che fanno ogni cosa che li ordino...Non sono felice! Non sono felice perche' la mia vita non me l'ha permesso e perché sono cambiata perché mi sono sentita obbligata a farlo!Sarò pure perfetta ma non mi amo, non mi piaccio per niente!
Tu mi ricordi in continuazione tutti i problemi che mi hanno afflitto le stronze che mi torturavano, mi ricordi la mia fragilita' e il mio disperato tentativo di nascondermi dietro a un completo da cheerleader. Volevo che tu lo sape..." viene interrotta dall'infermiera e da Justin che entrano nella stanza. Mentre la goffa signora si accinge a medicarci le ferite, Justin ci osserva e dalla sua espressione sembra chiaramente che abbia capito che qualcosa non va...Probabilmente ha capito anche lui che Stacy sta davvero male, non e' una cosa da tutti i giorni vederla piangere, al contrario mio...anche se dopo il suo terribile racconto non sono più così sicura che Stacy sia il "contrario mio".
Usciamo dalla stanza e Justin ci chiede immediatamente spiegazioni.
Guardo per un attimo Stacy non sapendo cosa fare e lei, capendo il mio disagio, si affretta a rispondere : "No e che, vedendo le sue ferite e vedendo il sangue alla testa, ho pensato subito al peggio e mi sono pentita di averla picchiata" afferma Stacy rimettendosi a posto il vestito spiegazzato e sistemandosi il trucco
"Ah adesso ti dispiace..." sussurra Justin
" No...Justin non e' stata solo colpa sua...Non te la prendere con lei. E' stata anche colpa mia...per non averla capita "
" ma si può sapere cosa mi nascondete? Cazzo succede?!?! Voi due fino a due minuti fa vi detestavate e ora?? Ora vi difendete a vicenda." Conclude Justin allontanandosi.
" Vuoi venire a casa mia dopo la scuola?" Le chiedo improvvisamente
" Credi sia una buona idea?" Mi domanda un po' preoccupata
"Si, tranquilla" ci dirigiamo in classe e prima di aprire la porta dell'aula io e lei ci scambiamo uno sguardo di conforto.
"Ah Alice, se te lo stai chiedendo...si puoi farti vedere in giro con me, io non mi vergognerei mai di te, anzi...". Le 3 ore rimaste passano in fretta e non riesco a non accorgermi degli sguardi interrogativi di tutta la scuola che ci fissa. Già dimenticavo che gli altri non sanno niente e che per loro siamo ancora la ragazza popolare e la sfigata. Se solo sapessero che siamo entrambe sulla stessa barca. Stacy sa fingere bene, io invece non riesco a nascondere le mie debolezze, per quanto mi sforzi...si...o forse magari nessuno si accorge di come sta veramente Stacy perché sono troppo impegnati a stargli dietro eseguendo i suoi ordini e soffermandosi sulle apparenze. E' bello che lei si sia aperta cosi con me ed e' un bene che sia crollata davanti a me che posso capirla e non davanti a qualcun altro che l'avrebbe giudicata. Se io non sono riuscita a nascondere le lacrime e a mantenere una reputazione...beh ora che so' che Stacy ha sofferto tanto quanto me ci tengo che almeno lei riesca a mantenerla...la reputazione intendo!
"Zia ti presento Stacy"annuncio entrando in casa.
" Si sono una sua amica. Piacere signora"risponde un po' timida Stacy. Sto conoscendo lati di Stacy che non sapevo esistessero e ne sono contenta.
" Oh cara, non chiamarmi signora, e' così formale. Chiamami Valeria" scherza la zia.
" Allora zia, com'e' andata l'ecografia di Sofia?" Domando in maniera ovvia sistemando le mie cose.
" Beh tua sorella ha iniziato bene la gravidanza e per il momento il bambino sta bene" afferma la zia.
Per qualche secondo incrocio lo sguardo di Stacy. E' confusa...
"Ehm...hai una sorella?" Mi domanda
" Si di 18 anni compiuti da poco e che avra' un bambino"
" wow" commenta un po' incredula Stacy, ma allo stesso tempo felice per me.
Dimenticavo che non avevo detto niente a nessuno di mia sorella e mi ero ripromessa che i primi a sapere la notizia sarebbero stati Justin, Dorian e le mie due amiche e invece la prima ha scoprirlo e' stata la mia ex "nemica" hahaha la vita a volte e' così imprevedibile.
La giornata trascorre più lentamente del solito e mi soffermo a riflettere su le cose strane e imprevedibili accadute oggi.
Credo che domani dovro' dare un paio di spiegazioni a qualcuno, in primis a Justin che stammatina ci ha lasciate più confuso che mai!
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Un Amore Così Lo Voglio Anch'io❤
RomanceAlice,16 anni,magra,capelli castani,occhi azzurri,con un passato difficile alle spalle. Orfana di entrambi i genitori: prima del padre morto a causa di un incidente stradale e poi della madre, caduta in depressione. Dopo la perdita dei suoi lei e...