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Mi volto e con mia grande sorpresa scopro che quelle parole sono appena uscite dalla bocca di una delle mie amiche: Selena accompagnata dagli sguardi disprezzanti di Nicole.
Tra tutte le persone che potevo immaginarmi, non avrei mai pensato a loro...Non avrei mai presunto che le amiche che mi hanno sostenuta sin dal primo giorno, quelle che qualsiasi cosa succedeva erano sempre dalla mia parte, le stesse che hanno alleviato il mio disagio e la mia timidezza le prime settimane di scuola...mi parlassero alle spalle;già alle spalle perché a quanto pare non doveva essere un commento detto a posta per farmelo sentire e lo capisco dal fatto che un secondo dopo Nicole fa segno a Selena di parlare piu sottovoce.Troppo tardi a quanto pare, perché le due "pettegole",come ormai posso definirle,si sono rese conto che ho sentito e visto tutto e cercano di nascondersi il più possibile, per il loro evidente imbarazzo.
Stacy si accorge che li sto andando in contro e mi segue senza pensarci un solo istante. Vorrei dirle di non preoccuparsi per me e che posso affrontarle da sola, ma in questo momento non mi importa,voglio solo chiarire con loro un pó di cose...
"La mamma non vi ha insegnato che e' segno di maleducazione parlare alle spalle degli altri?!" domando con presunzione al punto tale da stupire Stacy e soprattutto me stessa per il tono con cui ho rivolto la domanda
"Cara,se ti parliamo da dietro e' perché tu non ci dai occasione di parlarti in faccia. Credo che sia solo una scusa questa...tutti sono bravi a dire che le cose vanno dette in faccia, ma scommetto che qualsiasi cosa avremmo spiccicato, tu non ci avresti ascoltato comunque" ribatte Nicole
"Già, da quando vai d'accordo con questa sei diventata presuntuosa e arrogante come lei. Ma ti senti quando parli?!?! Non ti riconosco piu"mi contraddice Selena.
"Sentite piccole sfigate,voi non sapete un'emerita minchia di me e di come sono andate realmente le cose tra me e Alice. Siete ridicole! Se io fossi realmente come voi mi avreste descritta la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata quella di allontanare Alice da tutte e da tutti per plagiarla e averla tutta per me. E invece no...anche se voi due non mi andate a genio,non ho fatto niente per allontanare lei da voi due,perché se siete amiche di una mia amica lo rispetto perché e' una sua decisione,non la mia e anche voi dovreste fare lo stesso se le volete bene!" Conclude Stacy orgogliosa.

A quelle parole le mie ex amiche rimangono allibite non sapendo come giustificarsi ancora.
"Come non detto...care sfigate, e' da voi che si deve proteggere Alice, non da me."
Ce ne andiamo lasciando sole le due amiche.

Dopo lo spiacevole incontro io e Stacy ci congediamo con una pacata e serena passeggiata lungo la siepe di uno dei suoi immensi giardini. E' un posto bellissimo, fatto da cespugli adornati da rose incantevoli intrecciate fino ad assumere la forma di una treccia colorata.Nei suoi "magici" giardini una buona parte di spazio e' riservato agli alberi folti e rigogliosi che, crescendo, formano una specie di sfera protettiva per quella graziosa radura;teneri animali che animano i corridoi della siepe,uccelli canterini che con la loro voce soave armonizzano l'ambiente circostante....insomma un posto ideale per nascondersi dalle preoccupazioni,interrompere la monotonia quotidiana e confidarsi con la natura, l'unica che ti ascolta per davvero e che non tradira' mai i tuoi segreti.
Stacy mi racconta che passa la maggior parte del suo tempo qui, l'unico ambiente dove si sente capita e apprezzata e dove l'affetto può essere ricambiato. Si...Stacy e' ricca sfondata, o meglio i suoi genitori lo sono, ma nonostante lei abbia tutto quello di cui si possa desiderare nella vita, le manca l'ingrediente principale: AMORE, che per quanto possa essere complicato, non viene ricevuto dalla sua famiglia...ed e' proprio in questi momenti che mi fa capire della sua fortuna ad avermi incontrata e di quanto importante rappresenti per lei.

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La mattina seguente a svegliarmi e' un buon profumino provenire dalla cucina. Mi sveglio di soprassalto correndo in soggiorno e ad aspettarmi sono un piatto colmo di calde bonta' messicane..la miglior colazione di sempre!!! A cucinare le delizie e' Kevin che a quanto dice sta seguendo un corso di cucina soprattutto per accontentare le voglie di Sofia, che a quanto pare si fanno già presenti. Saluto Sofia e Kevin e dopo aver fatto una colazione abbondante mi preparo per uscire. Oggi dopo la scuola ho intenzione di andare al cimitero per andare a trovare i miei. Da quando sono morti non ho mai trovato la forza e il coraggio di andarli a trovare. E' triste trovarli cosi' in un posto cosi' buio e cupo anche alla luce del giorno, quando si ha ormai la consapevolezza che quella e' la loro casa e che tu non puoi fare più niente per portarli indietro!!
Mi avvicino lentamente alle loro tombe soffocando le mie lacrime tra il silenzio malinconico per chi ormai non vive più.
"Vi voglio bene" riesco solo a pronunciare prima di lasciarmi cadere a terra e scoppiare in lacrime. Se mi avessero detto da tempo che un giorno avrei perso i miei, non ci avrei mai creduto, mi sarei messa anche a ridere....e' stato un grande colpo per me vedere una famiglia felice e uguale a tante altre distruggersi da un giorno all'altro, e' stato un trauma che non ho ancora del tutto superato!
"Alice?" Sento domandare da dietro.
Mi volto e asciugandomi le lacrime osservo lo sguardo preoccupato di Justin.
"Justin, che ci fai qui?" Domando ancora singhiozzando
"Sono venuto a portare qualche fiore ai miei parenti" indica un mazzo colmo di fiori.
Mi rendo subito conto che non ho portato soldi con me e non ho pensato a portare anch'io qualche fiore. Justin sembra avermi letto nel pensiero e insiste per porgermi delle rose bianche per donarle a mio padre e a mia madre.
Lo accompagno lungo il suo percorso di distribuzione di fiori e mi rendo conto che ha molti parenti e nonni che non ci sono più , perlomeno lui ha ancora i suoi genitori pero'. Mi tiene per mano tenendomi stretta sotto il suo braccio. Mi sento protetta tra le sue braccia.
"Vuoi venire da me a pranzare?" Mi propone dandomi un bacio a stampo.
"Se non disturbo..."
"Certo che non disturbi. Sarai sempre la benvenuta a casa mia sappilo"mi consola spostandomi una ciocca di capelli.
Arrivati a casa sua Justin ne approfitta per presentarmi alla sua famiglia e a mia impressione non piaccio molto tranne che a sua sorella. Mando un messaggio a mia zia avvisandola della mia permanenza a casa di Justin.
Durante l'attesa per il pranzo io e Justin andiamo in soffitta
" Sbaglio o non sono molto simpatica ai tuoi ?"Domando timida
"Oh ma non dire così . I miei fanno così con tutti quelli che non conosco. Non sei tu" mi prende da dietro stringendomi forte, iniziando a succhiare con forza la mia pelle sul collo e poi scendendo sul mio petto lasciandomi tanti piccoli succhiotti.
Ansimo risalendo la mano sul mio corpo e strattonandoli i capelli. Cazzo!
Mi sfila la maglietta sollevandomi e buttandosi sul letto;comincia a baciarmi con delicatezza tutto l'addome risalendo su tutto il corpo fino ad arrivare alla mia bocca ansimante. Comincia a baciarmi con passione facendo ruotare la  sua lingua attorno alla mia in un movimento rapido rotatorio e nel mentre mi afferra da dietro la schiena slacciandomi il reggiseno nero in pizzo.
"Sei cosi' fottutamente sexy" mi sussurra all'orecchio facendomi ancora di più eccitare. Ormai ha il completo controllo su di me. Non so se sto facendo la cosa giusta ma non mi importa, in questo momento non riesco a fermarmi. Si ferma un istante togliendosi la maglietta ed e' proprio in quel momento che noto un piercing su uno dei suoi capezzoli.
Prendo Justin per il collo, stringendolo a me, rotolando e spostandomi sopra di lui. Comincio a baciare anch'io il suo collo e poi spostandomi sul suo piercing: ho voglia di assaporare il suo metallo
"Ti piace eh?" Scherza accarezzandomi la fronte.
"Bel tatuaggio" esclama accarezzandomi i fianchi.
"Magari un giorno ne faremo anche noi uno insieme" scherzo lasciandoli un bacio a stampo
"Oh tesoro questo e' assicurato" mi bacia tenendomi il viso.
Ci alziamo dal letto rivestendoci. E' stato breve ma intenso, e' proprio vero quello che dicono alcune persone: a volte si può essere felici e provare piacere senza fare per forza l'amore, basta solo essere con la persona che ami.
Dalla cucina ci chiama la mamma di Justin,Patty avvisandoci del pranzo pronto. Ci sistemiamo e scendiamo insieme.
Inaspettatamente mi prende la mano incrociando le sue dita con le mie...

"Non eravamo ne amici e ne fidanzati, ma eravamo qualcosa E cazzo quel qualcosa mi piaceva davvero un sacco♡"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 18, 2016 ⏰

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