-17-

23 1 2
                                    

Stamattina, al mio risveglio, un orribile mal di testa mi da il buongiorno...sarà dovuto alla forte botta che ho preso ieri che mi ha causato un bernoccolo. Per fortuna, non e' molto evidente, ma mi fa ugualmente male.
Sfortunatamente mentre faccio colazione la zia lo nota ed insieme ad esso nota anche i graffi e le crosticine sul mio polso, nascoste sotto la manica del pigiama.
" Come te le sei fatte queste? E questo?" Mi domanda impaziente indicando il bernoccolo e le ferite
"Ho litigato con una ieri" rispondo con menefreghismo. Solo allora mi rendo conto di quanto sia stata superficiale la mia risposta;chi non mi conosce direbbe che per me sia una cosa normale, cosa che ovviamente non e'.
Cerco di rimediare alle mie brevi e incontenute informazioni aggiungendo: "Ehm...volevo dire che lei in realta' mi ha aggredito per gelosia. Gelosia ossessiva nei confronti di un ragazzo carino che è interessato a me. Non ci crederai mai ma...quella ragazza e' proprio Stacy"ridacchio. A quelle parole, zia Valeria sgrana gli occhi.
" Vuoi dire quella ragazza carina e dall'aria gentile che mi hai fatto conoscere ieri?? Quella Stacy?!?!" Balbetta facendo fatica a crederci.
"Si, proprio lei. Lo so che sembra tutto un controsenso ma posso assicurarti che e' una brava ragazza , e' una buona amica e c'e' da fidarsi" la rassicuro dandole una pacca sulla spalla.
Faccio una doccia al volo, mi lavo i denti e arriccio i miei lunghi capelli. Stendo sul viso un po' di fondotinta e uno strato di correttore per coprire i rossori e tutte le varie imperfezioni presenti sul mio viso;metto un pó di matita nera nella rima inferiore dell'occhio e ovviamente del mascara...un pó di blush e sono pronta! Sono indecisa se chiamare o no Justin, ma alla fine decido di farmi coraggio e di andare a bussare alla porta del suo appartamento.
Rimaniamo in silenzio per i primi metri che separano il nostro quartiere da quello degli altri. E' chiaro che siamo entrambi imbarazzati e non sappiamo da dove cominciare...abbiamo tanto di cui parlare!!!
"Justin io e Stacy abbiamo fatto pace" confesso tenendo la testa bassa.
"Si, diciamo che questo si era capito. Quello che non capisco e' come tu faccia a perdonare una che ,da quando hai messo piede in questa scuola,non ti ha lasciato un secondo in santa pace e si e' messa in mezzo più volte tra me e te facendoci litigare, rovinandoti la reputazione per racconti falsi e infondati. Cosa ti ha spinto a perdonarla in cosi' poco tempo?"
"Io...Non credo che posso dirtelo,mi ha raccontato delle cose che le sono successe durante la sua infanzia e gli anni precedenti, cose oltretutto spiacevoli. Diciamo che da questo ho capito che abbiamo più cose in comune di quanto tutti pensano. Poverina Justin, e' vero che e' stata cattiva con me...Ma come biasimarla...aveva i suoi motivi, credimi non l'ha fatto per cattiveria. E' solo..che non sopportava il fatto che sensa volerlo le ricordavo la sua infanzia." Cerco di spiegarmi meglio
" Ma...la sua infanzia?!?! Ma se voi due siete cosi' diverse" quasi gli scappa una risata
"Ti ho già detto che abbiamo tante cose in comune. Stacy non e' quello che sembra. Basta solo conoscerla un po' meglio"replico
"Scusa ma...Se tu gli ricordi la sua infanzia così spiacevole, cos'e' che e'accaduto a te?" Domanda preoccupato.
"A parte la perdita di mio padre per un incidente in moto, c'e' stata pure quella di mia madre...si e' suicidata dopo la morte di mio padre, era rimasta scossa dalla vicenda ed e' diventata depressa. Come se non bastasse anch'io ho avuto problemi anche personali, non mi amavo per niente e odiavo il mio corpo,così mi sono ammalata, sono diventata anoressica e ho passato 6 lunghi mesi in un ospedale per questa malattia. Adesso vivo con la sorella di mia madre che ha promesso alla mia mamma che si sarebbe occupata di noi per qualsiasi cosa e ha mantenuto la promessa anche dopo la sua assenza. Adesso le cose vanno meglio e mia sorella e' incinta da qualche giorno. Ci voleva una gioia nella nostra famiglia...spero solo che vada tutto per il meglio"
"Cazzo, ne hai passate di disgrazie. Non oso immaginare cosa abbia passato Stacy...E che mi sembra strano che una dal carattere forte come lei abbia dovuto soffrire, anzi non me lo immagino proprio! Comunque auguri per tua sorella, che bella notizia!" Esclama
" grazie mille. E comunque se ricordi  anch'io inizialmente avevo il suo carattere, e' una reazione normale dopo aver passato di tutto. E' come una specie di corazza per me e anche per lei credo. L'unica differenza sta nel fatto che lei e' riuscita a tenerla questa corazza mentre a me e' riemerso subito il mio carattere e con esso anche la mia sensibilita' "ci fermiamo qualche minuto guardandoci negli occhi. Cavolo! Potrei perdermi nei suoi occhi, e' strano...infondo sono solo occhi marroni, come tutti! Ma...i suoi hanno qualcosa in più che li rende speciali, una lucentezza particolare!
"Già mi ricordo come eri insopportabile. Devi essere contenta che sia uscito il tuo vero carattere. Anche con i tuoi difetti, le tue debolezze, tu non devi tentare di nasconderti dietro sagome che non ti rappresentano. A me piaci così come sei. Ti ho notata subito, sin dal primo giorno...E questo perché ho capito che eri diversa, in meglio ovviamente." Mi sussurra guardandomi negli occhi
" ma...tu guardati!! Che ci fa uno come te con una come me??! Potresti avere di meglio" non posso credere a quello che sto dicendo.
"Si, hai ragione. Le ragazze più carine mi vengono dietro, sono popolare e gioco nella squadra più importante del football. Si, e' vero sono popolare ma questo non significa che mi devo accontentare di ragazze popolari. Tra tutte...tra tutte le ragazze carine della scuola, io ho scelto te, nella tua riservatezza e nei tuoi modi di fare" mi accarezza una guancia.
A quelle parole arrossisco.
" sei così bella quando arrossisci" sorride prima di affondare le sue labbra carnose sulle mie. La sua lingua sfiora la mia e le sue mani mi accarezzano i capelli spostandomi una ciocca dietro l'orecchio.
"Aspetta" mi stacco da lui guardando in basso.
"Sono io?? Non capisco perché ogni volta tu non voglia baciarmi se dici di provare lo stesso per me" si lamenta
"Non sei tu...e' colpa mia. Anche tu mi piaci da tanto ma ogni volta che provo ad avvicinarmi a te mi assale sempre la paura di soffrire di nuovo"
"Alice io non ti tradirei mai. Prima di conoscerti me la spassavo con tutte e si ho sverginato pure Stacy ma adesso sono cambiato, da quando ci sei tu tutto e' cambiato"cerca di farmi capire. Dalla sua espressione sembra sincero. Lui non sa che da quando e' entrato a far parte della mia vita anch'io sono cambiata e non ho più paura di mostrare il mio carattere fragile e timido, per quanto lo odi, l'ho capito stando con lui. Ha cosi' tanta influenza su di me che riesce a farmi essere me stessa senza neanche accorgermene.
Ricordo che uno dei consigli che mi dava sempre mia madre era quello di cogliere l'attimo SEMPRE perché la vita e' una sola e perciò vale la pena di rischiare per le persone a cui si tiene particolarmente. Magari sara' come tutti gli altri o magari no...Ma non lo scopriro' mai se non gli do'almeno una possibilità.
"Allora?" Esclama facendomi risvegliare dal mio silenzio.
D'istinto gli butto le braccia al collo baciandolo con foga. Questa volta e' lui a staccarsi da me dopo un po'di secondi.
"Alice sai che starei ore cosi' ma se non ci muoviamo faremo tardi." Scherza.
Mi prende per mano e andiamo a scuola. Appena in tempo...oggi l'insegnante ci fa recuperare il compito di italiano. Io e Stacy ci scambiamo continue occhiate di richiesta di aiuto e alla fine ci aiutiamo tutti e tre senza che nessuno se ne accorge. E'stato il compito più divertente che abbia mai fatto!
Al suono della campanella usciamo dall'aula.
" ehi Ali dato che ormai siamo amiche, e' bastato un giorno per capirci e abbiamo vissuto un'infanzia simile, come due sorelle, ci facciamo un tatuaggio?" Domanda
"Sii sarebbe un'idea fantastica ma...che dira' mia zia?"Le faccio notare
"Dai! Non se ne rendera' neppure conto. Non lo faremo troppo evidente" cerca di convincermi
"D'accordo, oggi pomeriggio alle 5:00 lo andiamo a fare" la rassicuro
"Sii. A dopo baby" mi da un bacio sulla guancia e se ne va via.

"Wow sono contento che ora andiate d'accordo" esclama Dorian
"Anch'io" gli sorrido
"Studiamo insieme oggi?" Mi domanda
"Eh...facciamo domani! Oggi ho un impegno"
"Perfetto, a domani allora" mi sorride uscendo dalla scuola.
Justin mi accompagna a casa e prima di lasciarmi mi scocca un leggero bacio sulle labbra. Adesso credo siamo fidanzati?!?!
Le 5:00 arrivano subito. Sono nervosa...e' il mio primo tatuaggio. Stacy invece ho notato che ne ha altri sul polso e sulla caviglia.
Usciamo dall'edificio più contente che mai, starnazzando come oche.
Ci siamo tatuate una frase famosa sulla parte alta del fianco, simbolo di amicizia e legame unico. E' un tatuaggio che ci rappresenta molto, il nostro e' un vero legame quasi di sangue direi e c'e' bastato un giorno per conoscerci cosi' tanto. E' come un unione tra sorelle che si capiscono e che vivono, nelle loro differenze, le stesse difficoltà.
"To infinity and beyond" - verso l'infinito e oltre. Bella frase!
Io ho tatuata "to infinity" e lei il resto della frase.
Continuiamo a ridere a ad ammirare i nostri tatuaggi quando veniamo interrotte da delle esclamazioni dette ad alta voce a tal punto da farci voltare.
"Non ci posso credere! Ora anche il tatuaggio!" Commenta una voce giovane femminile. Tra la folla non riesco a distinguerla e non riesco a capire a chi appartenga.
Mi auguro che non si tratti di mia zia...

Un Amore Così Lo Voglio Anch'io❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora