Rido aridamente. "Sai che non sarà così facile?"
"Certo che lo so," sbraita piuttosto duramente.
"Lo sto solo dicendo." Sbraito anch'io.
Ansima una risata e scuote la testa. Nasconde il viso tra le mani sfregandolo leggermente. "Sarà più difficile di quanto pensassi."
"Che cosa?"
"Provare a risolvere tutto questo con te." Disse tranquillamente.
"Perché sei qui?" Chiedo.
"Scusa?"
"Ovviamente, vieni dall'Inghilterra. Perché sei a Montgomery? Casualmente negli Stati Uniti?"
"Non devi sapere tutto di me." Risponde con un certo atteggiamento, proprio come mi aspettavo.
"Lo so. Ma mi piacerebbe, e vorrei saperlo." Dico mentre incrocio le braccia.
Lo fisso mentre il vento soffia verso di noi, facendo muovere le piccole parti del suo cappello attorno la sua faccia.
Non è nemmeno la metà del cattivo che sembra, ma odio ammetterlo.
"Non voglio dirti niente riguardo me."
"Cosa c'è di male? Adesso, chiedimi qualcosa. Ti risponderò." Dico mentre mi giro per guardarlo meglio.
Si gira per guardami negli occhi e sembra un po' confuso. "Non ho niente da chiedere."
"Sei sicuro?"
"Uhm...hai qualche hobby?" Chiede lentamente e stranamente.
Rido.
"Che cosa?" Chiede offeso.
"Erm...hai...qualche...hobby?" Lo derido e lui alza gli occhi.
"Non credo che avrò la possibilità di-"
"Prendere le difese per ciò in cui credo." Lo interrompo prima che possa finire quello che stava dicendo.
"È anche un hobby?" Chiede aggrottando un sopracciglio mentre cerca di impedire ai raggi del sole di arrivargli in faccia.
"Per me lo è," scrollo le spalle, "te invece?"
Sembra pensare arduamente prima di parlare, "non ho un hobby."
"Come fai a non avere un hobby? Tutti ne hanno uno."
"Io no." Borbotta.
"Non ti credo." Dico.
"Credici perché è vero."
"Devi essere un intelligentone tutto il tempo?" Gli chiedo.
"Potrei chiederti lo stesso," sbraita.
In realtà, finisco col ridere e sento anche Harry ridacchiare leggermente mentre cerca di trattenere la risata.
"Oh mio Dio," respiro, "veramente, cos'è questo?"
"Cosa?"
"Non possiamo dire due frasi senza parlare in modo brusco o senza infastidirci l'un l'altro."
Ridacchia profondamente. "Intelligentone e più intelligentone."
Rido fortemente. "È la cosa più stupida che abbia mai sentito."
Sogghigna così che solo la parte sinistra della sua bocca è alzata mentre mi fissa profondamente negli occhi con i suoi verdi.
"Ma io mi chiamo più intelligentona," continuo.
Per una volta sento Harry ridere più di quanto abbia fatto prima. "Non credo."
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chosen (italian translation)
Fanfictiona volte il vero amore capita nel momento sbagliato. @stripperstyles all rights reserved.