La mattina seguente mi sveglio avendo dimenticato completamente il fatto di essermi addormentata nel letto di Harry la scorsa notte.
L'unico svantaggio è che Harry non è qui.
Scuoto la testa e mi strofino gli occhi cercando di eliminare quest'ultimo pensiero che ho appena fatto. Porto le mie gambe al di fuori del letto e mi alzo in piedi. Mi sistemo la coda di cavallo e poi esco dalla stanza.
Seguo la zona dalla quale proviene rumore, è il salone con la TV. Cammino avanti e guardo il divano, dove Harry sta dormendo.
È la prima volta da quando l'ho visto che non ha niente tra i capelli.
Decido di svegliarlo, e devo. Ho controllato l'ora ed è già mezzogiorno e, tra poco dobbiamo andare a trovare Jenna.
Lo scuoto lentamente per la spalla, sussurrando il suo nome. Geme e mi scaccia via con gli occhi chiusi.
Ridacchio per come lo fa graziosamente; sembra un gattino.
"Harry, devi svegliarti," Dico alzando un po' di più la voce e lui apre solo un occhio. Mi guarda e apre anche l'altro occhio prima di stropicciarli. Si siede e guardo il suo aspetto.
I suoi disordinati capelli ricci sono qualcosa per la quale si può morire. I ricci gli stanno perfettamente bene e sono adorabili adesso.
"Che ore sono?" Chiede Harry con una profonda voce roca.
"M-mezzogiorno." Balbetto.
Annuisce prima di sbadigliare e di stiracchiarsi. Indietreggio un po' da lui.
"Mi dispiace di aver dormito nel tuo letto. Avresti potuto svegliarmi e farmi dormire sul divano." Dico pigramente grattandomi il braccio.
"È okay. Sembravi a tuo agio. Non potevo svegliarti." Dice Harry e sorrido.
"Mi sono dimenticata di dirti," Dico e Harry aggrotta le sopracciglia, " Questa donna, di nome Jenna, ci ha udito per caso parlare della nostra idea. Ha detto che lei e altre persone sono a favore e proveranno ad aiutarci. Dobbiamo andare a casa sua verso l'una."
Harry sogghigna e si alza. "Perfetto."
"Vado a casa a cambiarmi. Vogliamo incontrarci alla panchina?" Propongo e Harry annuisce.
"Va bene."
"Va bene," Dico uscendo e sento Harry ridacchiare.
Non ci salutiamo quando me ne vado perché non lo vedo ma anche perché tra poco lo incontrerò.
Comincio ad andare in panico quando realizzo di non aver detto a mia madre che non sarei tornata a casa la notte scorsa. Deve essere preoccupatissima.
Quando entro in casa sono sicura che mia madre è seduta sul tavolo. Si accorge di me e si avvicina velocemente.
"Dove diavolo eri la scorsa-"
"Mi dispiace, ho dimenticato di chiamarti. Sono andata a casa di Liam e mi sono addormentata presto."
La sua espressione si illumina e chiude gli occhi. "Per favore Josie cara, la prossima volta mandami un messaggio."
"Okay." Dico mentre vado in cucina. Faccio un passo indietro quando vedo mio padre in piedi vicino al frigorifero, braccia incrociate visto che è appoggiato ad esso.
"P-papà?"
"Ciao Joey," dice annuendo. Prendo una boccata d'aria e lui sorride.
"Wow, cosa sai? Effettivamente ti ricordi di avere una famiglia." Dico e la sua espressione cambia.
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chosen (italian translation)
Fanfictiona volte il vero amore capita nel momento sbagliato. @stripperstyles all rights reserved.