Capitolo 7

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Quando torno a casa Liam è seduto al tavolo, preoccupato mentre batte il piede sul pavimento. Si alza proprio nel momento in cui si apre la porta e mi guarda.

"Dove sei stata?" Mi chiede Liam all'improvviso.

"Lontana da te," dico più come una domanda che come un affermazione.

"No. Dove sei stata recentemente per tutto questo tempo?" Chiede Liam mentre si avvicina a me.

"Ho fatto un giro al parco." Dico ed è quasi vero.

"Perché sei dovuta scappare via da me in quel modo? Sai quanto ero preoccupato?"

"Non pensavo che importasse davvero, voglio dire è orribile essere una femmina. Sono sorpresa che sono sopravvissuta senza stare con te per queste ore." Indietreggio, incrociando le braccia.

"Joey-"

"Cosa ti ho detto riguardo al chiamarmi in questo modo?" Lo interrompo.

"Scusa, Jo," si corregge, "sai che non volevo dirlo intenzionalmente."

"Beh l'hai fatto."

"E adesso mi sto scusando," dice più sincero possibile.

So che Liam non voleva dirlo in quel modo, ma mi ha fatto incazzare. Sono fiera di essere una ragazza e non cambierei mai quella che sono. Ed è orribile come io non possa abolire la legge per la nostra libertà.

"Bene." Mi arrendo sapendo che non c'è una soluzione per tutto questo.

"Grazie Jo. Vieni qui," dice mentre si alza, aprendo le braccia per ricevere un abbraccio. Alzo gli occhi al cielo in modo tale che possa vedermi mentre vado verso di lui per avere l'abbraccio che desidera.

"Possiamo andare a mangiare qualcosa?" Liam chiede quando ci sciogliamo dall'abbraccio, le sue mani sulle mie spalle, "sono ancora affamato."

"Va bene," acconsento e Liam mi fa un grande sorriso.

"Andiamo," dice Liam spingendomi dalla vita verso la porta.

**

Liam mi porta a fare un brunch dato che è ancora troppo presto per pranzare e troppo tardi per fare colazione.

Mi porta alla caffetteria vicino alle nostre case dove solitamente andiamo per prendere qualcosa da mangiare e per parlare.

Io e Liam stiamo mangiando un muffin. Abbiamo anche preso del caffè.

Non mi piace molto il caffè ma continuo a berlo. Non so perché.

"Quindi nel frattempo hai fatto una passeggiata per il parco?"

"Cosa?" Chiedo quando alzo lo sguardo dal muffin con cui stavo giocherellando, non prestando attenzione a ciò che stava dicendo.

"Hai fatto un giro per il parco da sola?" Chiede di nuovo.

"Um, si. Non ho nessun altro con cui andare." Rispondo e lui annuisce.

"Mi dispiace. Di nuovo." Dice Liam e so che veramente è dispiaciuto per quello che ha detto.

"Va bene Liam."

"Non voglio che tu mi odi più di quanto già non faccia" Dice. Lo guardo e sembra davvero arrabbiato.

So di essere stata crudele con lui ma solo perché odio la legge. Mi ha scelto a causa della legge e sapete quanto ne odi l'idea. Non odio Liam, odio il fatto che non importa cosa io non lo possa mai lasciare.

"Non dirlo. Sai che non ti odio."

"Sembra di si."

Continuo a fissarlo e sembra un cucciolo di cane abbandonato. Mi fa male perché so cosa significhi essere odiati profondamente da qualcuno.

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