FRAMMENTI

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- ATROX MELIOR DULCISSIMA VERITAS MENDACIIS

Quella sera non cenarono insieme, i ragazzi dissero di avere un impegno e tutti e tre sparirono senza nemmeno dirle quando sarebbero tornati, Adele si offrì di prepararle la cena ma Mabel insistette per fare da sola, se la cavò con un panino al tacchino, le uniche cose che aveva trovato nel frigo.

Il mattino dopo trovò Chloe nel suo letto, non l'aveva sentita arrivare, e data l'ora in cui lei si era addormentata la sua compagna di stanza doveva essere arrivata da non più di un paio d'ore. Quando entrò in bagno per lavarsi la faccia vide i vestiti della compagna a terra in un angolo, erano pieni di sabbia bagnata e sporchi di qualcosa di nerastro; il lavandino era stato lasciato in disordine cosa che non le aveva visto mai fare fino a quel momento, c'erano delle forbici e una scatola di garze vuota abbandonata. Si lavò i denti finendo il tubo del dentifricio che buttò nella spazzatura tra i due lavabi,  ma quando aprì il coperchio vide nel cestino i foglietti di garza appallottolati e sporchi di sangue, c'erano anche resti di vari cerotti strappati. Aggrottò la fronte guardando la porta del bagno oltre la quale nella stanza dormiva la compagna. Si guardò intorno ma non vide ne gocce di sangue ne qualcosa che indicasse che qualcuno fosse stato male. forse si è semplicemente tagliata cucinando, ma qualcosa le diceva che non era così. Istintivamente si toccò la gamba dove giorni prima la fasciatura le pizzicava, si passò la mano sulla pelle, la ferita si era rimarginata molto in fretta e non le faceva più male, ormai non c'era nemmeno più la cicatrice bianca che aveva preso il posto della bruciatura... 

Si vestì e uscì dal bagno. Rifece velocemente il letto e si avviò alla porta, ma prima di afferrare la maniglia si bloccò, girando la testa verso la compagna di stanza. A passi felpati si avvicinò al suo letto, lei dormiva tranquillamente, il respiro regolare, i capelli scompigliati ... girò intorno a lei fino a riuscire a verle il viso: pulito, rilassato. Forse si stava veramente immaginando tutto.  

Dopo essere uscita dalla stanza di Hook il girono precedente la sua testa aveva iniziato a macinare ipotesi plausibili che spiegassero come mai c'era un ritratto di Hook che risaliva a più di quattrocento anni prima. Inutile dire che qualsiasi spiegazione si ponesse era più folle che ammettere che il ragazzo del ritratto e il ragazzo che aveva visto ubriaco fradicio pochi minuti prima erano la stessa persona. Forse un antenato? Ma dopo quattrocento anni... no, nemmeno la genetica quadrava in quelle circostanze. Si era svegliata fin troppo presto per aver dormito così poco, sgattaiolò fuori dalla stanza senza svegliare Chloe. 

Cercò di ricordare la strada per la biblioteca attraverso i corridoi, Il rifugio era ancora deserto, non una voce o il rumore di passi sul pavimento di marmo

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Cercò di ricordare la strada per la biblioteca attraverso i corridoi, Il rifugio era ancora deserto, non una voce o il rumore di passi sul pavimento di marmo. Aveva ancora i capelli sciolti e arruffati, la stessa maglietta e pantaloni del giorno prima. Passeggiava annoiata con le mani infilate nelle tasche posteriori dei jeans, non sapeva cosa avrebbe fatto fino all'ora di pranzo senza gli altri, non conosceva bene ne il rifugio ne la città. 

Riflettendoci su forse era meglio così, non posso annoiarmi se è tutto da scoprire.

 Un forte rumore la fece sobbalzare strappandola dai suoi pensieri. Sembrava essere stata una finestra che sbatteva per il vento, guardò la sfilza di vetrate alla sua destra, non c'era nulla di aperto. Sobbalzò per la seconda volta, ancora quel rumore, rimbombava nel corridoio vuoto.  Avanzò circospetta, la fronte aggrottata, sentì il terzo colpo, le sembrava arrivare da sinistra; attraversò il corridoio per entrare in uno secondario appena prima delle scale che portavano alla biblioteca. Era per metà oscurato, in fondo vide una persiana in legno sbattere contro il vetro della finestra per il vento, arrivò a fine del corridoio, aprì la finestra e sbloccò la persiana al suo gancio, rimise a posto la tenda e fece la strada al contrario. 

I 4 PRIMORDIALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora