- Emely sto aspettando una risposta - disse Opal continuando a bussare insistentemente alla porta del bagno, dove Emely si era chiusa da circa venti minuti senza dare spiegazioni.
- Una risposta a cosa? - chiese la ragazza da dentro mentre continuava a truccarsi per cercare di avere un aspetto presentabile e adatto all'occasione.
Opal sbuffó e massaggiandosi le tempie disse: - Ti odio quando fai la finta tonta. - poi riprendendo a bussare alla porta per richiamare la sua attenzione e farla spazientire continuó - Sono la tua migliore amica, merito di sapere tutto quello che ti riguarda.
- Ma la pianti con tutto questo baccano? - si intromise Simon salendo dal piano inferiore e, mettendosi a braccia conserte appoggiato alla parete, fulminó la sorella con lo sguardo.
- Non vuole dirmi chi le manda quel pacco e cosa c'è dentro - si giustificó la giovane con finto fare disperato.
- Forse non sono affari tuoi. Tu che dici? - disse sarcasticamente il gemello facendole una smorfia come ad imitare la sua faccia sconvolta.
Sua sorella era davvero una gran impicciona, non riusciva a vivere senza immischirsi nelle vite altrui. Inoltre tutti i giorni ne aveva anche una conferma fin troppo concreta.
- Odio anche te, stupido! - esclamó Opal provando a tirargli un colpo sul braccio, poi riprese a bussare alla porta del bagno dicendo : - Emely non ignorarmi o giuro di non rivolgerti mai più la parola. Apri questa cazzo di porta!
Come ad esaudire il suo desiderio Emely aprì la porta mostrandosi come mai prima di quel giorno.
I capelli erano acconciati in uno chignon disordinato, trucco elegante e sofisticato, al collo una collana che doveva essere molto costosa, il corpo messo in risalto da un abito lungo senza spalline nero e raffinato.
Quella era certamente la parte di Emely più raffinata e delicata che, ovviamente, non aveva mai lasciato vedere a nessuno.
I due gemelli spalancarono la bocca per la meraviglia ed Emely, evitando i loro sguardi, imbarazzata, si voltó e chiese: - Qualcuno puó alzarmi la lampo per favore?
- Se ti vedessi così preferirei lasciartela abbassata - commentó Simon senza distogliere lo sguardo dalla schiena nuda della ragazza e senza trovare il coraggio di allungare una mano per aiutarla.
Emely era davvero incantevole, forse troppo per dover semplicemente a cena con un ragazzo qualunque, come aveva cercato di far credere loro.
- Simon! - lo richiamó Opal che nel frattempo le aveva alzato la cerniera.
Simon ed Emely risero ed Opal interruppe il momento dicendo: - Invece di ridere, perché non mi dici il motivo di questo vestito, il pacco e soprattutto chi l'ha mandato? Non dirmi di nuovo l'assursità del ragazzo qualsiasi perchè non ci casco.
- Ecco stronzetta - intervenne Simon continuando a ridere - pensavi di poter uscire così da questa casa senza dirci niente? - e imitó l'espressione della gemella.
- Credo che mi divincoleró grazie ai vostri genitori - disse furbamente Emely cominciando a scendere le scale e tenendo su un lembo del vestito per evitare di cadere.
- Che non sono a casa visto che avevano una cena di lavoro - rispose Opal seguendola con il fratello.
- Oh andiamo, siete pesanti - esordì Emely alzando gli occhi al cielo e avviandosi verso il salone: non aveva alcuna voglia di parlare di Darren.
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Censored
Teen FictionUn passato fatto di sesso, bugie, ricatti e violenze non puó essere cancellato. Anche se si giura di farlo. Un passato così non é comune a tutti. Ma la domanda che sorge spontanea è: un passato del genere puó portare all'amore?