Capitolo 33

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Emely era pronta per quella serata insieme a Ryan: avrebbe dovuto accompagnarlo ad un festino dei suoi amici drogati e pervertiti.

L'idea le faceva alquanto schifo ma non poteva sottrarsi, perlomeno, non se desiderava rimanere "integra" da ogni punto di vista.

Indossó l'abito striminzito che Ryan aveva scelto per lei e si guardó allo specchio.

Per quanto ci avesse provato e si fosse sforzata, fare il paragone con Darren era inevitabile.

Ryan non aveva nulla a che vedere con lui, non aveva il suo stesso fascino, il suo stesso garbo, la sua stessa dolcezza, il suo stesso gusto, il suo stesso amore...

Si ostinava a credere che un giorno sarebbe riuscito a sostituire Darren all'interno della vita di Emely, pur immaginando che era impossibile.

Darren le era entrato dentro, dritto nel cuore, rimaneva incastrato nelle sue costole e scorreva nel suo sangue.

Era diventato parte di Emely.

La ragazza ebbe ancora qualche istante per perdersi nei ricordi, poi entró in scena Ryan con dei jeans sdruciti, converse nere e una semplice maglia nera.

Come sempre, lontano anni luce dall'eleganza di Darren e quindi dalla conquista di Emely.

In fondo, quello non era il suo obiettivo primario, Ryan aveva un unico scopo ovvero farla sua, possederla ed entrarle nelle viscere scacciando via ogni ricordo di un qualsiasi altro ragazzo.

Sottometterla a qualsiasi costo.

La ammiró per attimi che ad Emely parvero interminabili, poi le si avvicinó e la sfioró.

Il suo tocco fu superfluo, la sfiorava a malapena ma la faceva rabbrividire sicuramente per paura, dopotutto, quelle mani potevano essere estremamente delicate quanto violente e rozze.

Le facevano paura.

Emely udì quelle mani, con ribrezzo, sotto il tessuto degli slip e chiuse gli occhi per il disgusto mentre le sfuggiva un gemito e il ragazzo le baciava il collo con una lentezza esasperante.

Voleva che Ryan smettesse ma non riuscì a parlare per paura che le avrebbe fatto qualcosa di terribile.

Il giovane nel frattempo si allontanó dal suo collo e inizió a baciarla sulle labbra mentre conduceva la mano di Emely al cavallo dei suoi pantaloni, notoriamente rigonfio.

La ragazza sussultó: aveva paura ma non poteva scostare la mano, doveva rassegnarsi a ció che sarebbe accaduto di lì a poco.

Stranamente, peró, egli non la costrinse a farlo godere, piuttosto, la prese in braccio e la fece distendere sul letto per appiattirsi su di lei e baciarla con più foga e passione.

Che avesse escogitato qualcosa per somigliare a Darren?

Bocca contro bocca. Lingua contro lingua. Petto contro petto. Bacino contro bacino.
L'eccitazione era alle stelle e lo stava decisamente uccidendo, entrambi sapevano cosa bramasse e, come sempre, sarebbe riuscito ad ottenerlo che le piacesse o meno.

Ryan continuó con quella sensuale tortura di baci e rapidamente le sollevó il vestito scoprendola fino al ventre, poi, con i denti, le abbassó gli slip fino alle ginocchia.

Emely serró istintivamente la mascella non appena percepì le labbra del ragazzo risalire lievemente con languidi baci dallo stomaco alle labbra.

La bloccó con tutto il corpo e intrecció le mani alle sue, cogliendola di sorpresa; la guardó intensamente negli occhi, come se lui non stesse abusando del suo corpo e loro fossero due semplici innamorati, e le sussurró all'orecchio: - È questo quello che speri di ricevere da me, lo so...e se farai la brava ragazza, giuro che stasera ti accontenteró. Saremo soli io e te a fare l'amore - e le posó un bacio sulla guancia per poi alzarsi e scendere di sotto.

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