In camera Christopher non c'era e quindi decisi di posare la mia roba ed andare solo in sala da pranzo, magari avrei trovato di nuovo Patrick e gli avrei potuto chiedere aiuto per andare in sala da pranzo.
Esco dalla mia camera, comincio a camminare e proprio accanto alla mia camera noto degli armadietti, ma in nessuno di questi c'è il mio nome.
Mentre cerco disperatamente il mio nome noto una targhetta con su scritto "Patrick Johnson" e quindi decido di aspettare lì per 10 minuti, sperando che questo Johnson sia il Patrick che ho incontrato poco fa.
Dopo qualche minuto arriva lì Patrick, lo saluto e gli chiedo se quello fosse il suo armadietto ma mi dice «No, non è il mio armadietto. Hai avuto soltanto il culo che io sia passato di qui per andare in sala da pranzo. Io sono Patrick Myraclee.»
«Bene» rido. «Posso seguirti? Non so nemmeno dove sia la sala da pranzo ed ho tanta fame.»
«Certo, puoi seguirmi ma non aspettarti chissà cosa, il cibo fa quasi tutto schifo.»
Bene, penso nella mia mente.
«Siamo arrivati.»
«Okay.»
«Vuoi sederti con me ed il mio gruppo?»
«Certo.»
«Okay, questo è il nostro tavolo.»
Appena ci sediamo arrivano altri due ragazzi ed una ragazza.
Uno dei due ragazzi è Christopher.
Mi alzo e mi presento alla ragazza e al ragazzo dicendo «Piacere, mi chiamo Leonardo.»
«Io sono Erika, la ragazza di Patrick.» oh ma che bella la ragazza, pensai.
«Io sono Jim.» disse l'altro ragazzo.
Dopo esserci presentati tutti cominciamo a pranzare e appena finiamo mi accorgo che mi sono appena fatto tre nuovi amici, Christopher non lo conto.
Verso le 14:45 comincio ad incamminarmi per essere in orario alla mia prima lezione.
Vado in camera, prendo lo zaino e dopo dieci minuti sono già seduto al secondo banco per seguire la lezione.
Arriva il professore e dice «Buongiorno ragazzi io sono il Professore Dodh.»
Oddio che strano cognome, cerco di non ridere.
Ad un certo punto, mentre il professor Dodh stava per dire che materia insegnasse, bussarono alla porta.
«Buongiorno professore, non sono della sua classe ma ho trovato un libro per terra in biblioteca e dentro c'è una targhetta con scritto "Leonardo Verdi" e mi hanno detto che sia in questa classe.»
Io alzo la mano dicendo «Sono io.» il professore mi fa segno di alzarmi e io vado a prendere il mio libro.
«Grazie emh..come ti chiami?»
«Sarah, ora scappo ciao!»
Sarah..quel nome mi rimbombava nella mente, ricordavo il suo splendido viso, quegli occhi verdi che...oddio Leonardo concentrati sulla lezione, cazzo.
Non sono il genere di persona che dice le parolacce ma cazzo, si le dico sono solo timido ma dico le parolacce.
Appena mi rendo conto di parlare da solo, suona già la campanella e tutti prendiamo la nostra roba e usciamo dalla classe.