In macchina Patrick mise il cd di Charlie Puth, amo le sue canzoni e la musica in generale ma non avevo per niente voglia di ascoltarla quindi presi la decisione di spegnere la radio.
Patrick era quasi arrabbiato ma vedendomi in quello stato decise di star zitto e per tutto il viaggio ci fu un silenzio assordante.
Pensavo che la vita al college sarebbe stata facile ma non è così.
Scesi dalla macchina e dissi a Patrick di aspettarmi che avrei perso poco meno di 5 minuti per prendere il computer.
Arrivato in camera, mi fermai per un minuto. Ero immobile, non riuscivo a muovermi, volevo farlo ma non mi era possibile. Era come se tutto intorno a me si fosse fermato e all'improvviso sentii le mie guance bagnarsi. Stavo piangendo. Non me ne rendevo conto ma era così. Tutte le lacrime che avevo trattenuto in ospedale stavano uscendo all'improvviso senza un determinato motivo.
Mi asciugai le lacrime, feci in fretta a trovare il computer ed uscii dalla stanza.
I famosi 5 minuti si trasformarono in 15 e credo che Patrick mi abbia odiato.
Scesi e arrivato in macchina avevo bisogno della musica, avevo bisogno di ascoltare la mia musica preferita.
Presi il cd di Demi e lo misi a tutto volume, avevo soltanto bisogno di chiudere gli occhi, ascoltare la sua voce e basta.
Patrick non disse niente, come se tutto ciò fosse normale.
Arrivammo in ospedale 20 minuti dopo.