pietà

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Dopo due giorni l'agente de signor philips mi contattò e mi diede il posto dove dovevo uccidere quel trafficante, era ispanico aveva 48 anni e era padre di 2 figli, credo che sia stato il mio lavoro più difficile, ma dovevo farlo o Elena sarebbe stata nei guai e non volevo, l'ultima cosa che mi rimaneva di buono era lei.
Quindi senza pensarci decisi di andare al porto il giorno stesso che ricevei le informazioni.
Andai im camera da letto dove avevo l'armadietto delle armi e scelsi una classica pistola M9 silenziata, sapevo sparare molto bene per mia fortuna. Il lavoro era particolarmente difficile, dalle informazioni sapevo che viaggiava con una scorta armata almeno di 5 persone,quindi dovevo uccidere 5 persone. Arrivai al porto e lì decisi di farmi un giro per capire dove si trovava e quanta gente c'erà.
Scalvalcai il muretto e entreai nel molo dove c'erano i containers, poco più avanti si trovava una "casa" con due persone davanti alla porta che la sorvegliavano, mi avvicinai senza farmi vedere e all'interno c'erà l'uomo con tre guardie all'interno, stavano controllando le armi che gli erano appena arrivate. Erano 6 in tutto, presi la pistola nella fondina e mi misi lateralmente alle due persone che sorvegliavano la casa presi la mira e sparai al primo in piena testa, appena cadde avevo la visuale sul secondo e sparai prima che si accorgesse di tutto, adesso arrivava la parte difficile sparare ai 4 dentro la casa. mi tremavano le mani faceva e freddo e uccidere come ho già detto ti spezza a metà. Pensai e mi venne un idea con la radio che avevano per comunicare potevo fare un finto allarme per farli uscire cosi feci e dissi:"vedo movimento abbiamo bisogno di aiuto uscite" all'interno della casa c'erà la musica e alla chiamata cessò, mi misi affianco alla porta cosi che non mi potevano vedere, uscirono due persone e sparai entrambi, contai i cadaveri 4 guardie merda ne manca uno è rimasto dentro, decisi di entrare.
Appena entrai vidi il trafficante ma no il 5 uomo stavo per sparare quando un uomo da dietro mi strinse il collo, la pistola mi cadde vicino i piedi e lo stronzo davanti a me decise di prenderla ma appena si avvicino dlie diedi un calcio in faccia e cadde all'indietro, mi divincolai dalla stretta mi girai e gli diedi un pugno, poi estrassi il coltello e lo pugnalai in pieno petto, solo che lui fece lo stesso, non mi prese in petto ma dritto nello stomaco, allora lo ripugnali e lui cadde morto. presi la pistola da terra e il trafficante mi tirò una sedia in piena testa, mi rialzai subito ma aveva preso la mia pistola, si avvicino e disse:" senti io voglio avere pietà di te vattene e facciamo che non è successo nulla ok? di al tuo capo che sono morto e io scompariro d'accordo?" io annui ma non era mia intenzione, gli presi subito la mano e gliela spezzai, un colpo partì e mi prese appena sopra la spalla presi la pistola e lui cadde e disse:" No ti prego abbi pietà io ne ho avuta di te per favore" lo interuppi e dissi:"la pietà non è per me!" e sparai.
avevo un buco in pancia e perdevo sangue dalla spalla mi girava la testa e il dolore era lancinante. andai in macchina e pensai "dove dove cazzo posso andare all'ospedale no mi chiederanno cosa è successo troppi cazzi, non posso ma qualcuno mi deve pur curare non posso, certo Elena ha studiato per essere infermiere l'unica è lei"non so come guidai fino a casa sua arrivai davanti al portone e bussai chiese chi è ma non c'è la facevo neanche a rispondere, allora aprì solo uno spicchio di porta e mi vide tutto sanguinate con la pistola nella fondina e io dissi:"stronzetta mi serve una ma..."neanche a finire la frase e svenni davanti la sua porta di casa.

il solito dolore intensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora