Prologo

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Ora a Gotham c'è un nuovo cattivo in circolazione: Joker.
A quanto dicono, è molto furbo, in quanto sia riuscito a scampare dalla polizia e da Batman.
All'altezza di Bruce.
Io conoscevo la vera identità di Batman, in quanto buona osservatrice e buona amica del signor Wayne.
Lui non me lo aveva detto, ma in qualche modo Alfred aveva, potremmo dire, confermato i miei pensieri.
Quel maggiordomo mi stupiva sempre di più ... era veramente saggio e, la maggior parte delle volte era un po' come quello lì ... Silente. Quello di Harry Potter, no?
Come conosco Silente? Semplice: la maggior parte delle mie amiche (2) erano completamente assuefatte di quei libri.
Io personalmente non li avevo mai letti.
Comunque sia, ora mi stavo recando al maniero Wayne. Volevo saperne di più su quel clown.
Non saprei spiegarne il motivo, ma c'era qualcosa in lui che mi spingeva a saperne di più. Forse la sua falsa felicità ...
Parcheggiata la mia Mercedes nera, mi avvicinai al cancello d'entrata al grande giardino e suonai il campanello
La voce leggermente roca di un anziano probabilmente appena svegliato dal mio arrivo rispose al citofono << Chi è? >>
<< Luna. Alfred, dovrei parlare urgentemente con Bruce. >>
<< Prego, signorina, si accomodi. Vado a chiamare il signor Wayne. Le lascio la porta aperta. >>
<< Grazie, Al. >> risposi con confidenza
Una volta aperto lo sfarzoso cancello, ritornai in macchina e mi affrettai ad entrare.

Bruce era in pigiama e mi aspettava seduto ad una poltrona << Spero sia importante, o questa te la faccio pagare. >> disse serio stropicciandosi gli occhi.
Bhè, non che io potessi andare lì e dire - Non so perché, ma dovevo chiederti delle informazioni su joker visto che tu sei Batman e sicuramente ne hai!-
Optai per il sembrare il più seria possibile << Joker. >> risposi solo io.
<< Chi? >> rispose lui.
<< Ma come chi, Bruce! Il Clown! >>
<< Ooh, si quello. Allora? >>
<< Voglio saperne di più. >>
Bruce assunse un'espressione divertita << E perché credi che io debba saperne qualcosa? >>
<< Non sei bravo a recitare, Bruce. So che hai accesso ai Database della polizia per le tue proprietà. Allora? Mi accontenti o no? >> dissi con una faccia degna di una bambina che voleva un regalo.
Bruce rise sconfitto << Ok. Vieni. >> disse portandomi su per le scale in una stanza piena di computer.
<< Ok. E tu dovresti essere quello che non sa niente di nessuno? >> dissi sembrando una ragazzina a cui avevano appena mostrato uno scrigno segreto.
Non sentii arrivare la sua risposta, segno che mi aveva lasciata sola in quella stanza,
Quindi mi sedetti sulla sedia centrale e digitai il nome 'Joker'.
Come mi aspettavo, non c'era molto, solo gli ultimi furti che aveva compiuto e i suoi vari nomi: Mr. Kard (per la mafia) e Jack Napier, il tutto decorato da alcune sue foto.
La cosa che mi colpirono di più furono proprio le sue foto.
Non so cosa in particolare. Probabilmente i suoi occhi.
Rimasi a fissare quell'immagine quasi ammaliata.
Non sapevo da dove provenisse quella reazione da parte mia.
Strinsi l'immagine suoi occhi, così scuri, così cupi.
Ora Avevo capito cosa mi aveva colpito.
Poi ritornai alla realtà.
"E menomale che non sapeva niente lui ..." pensai ancora una volta riferendomi a Bruce.
Presi le mie cose e scesi di corsa salutando Bruce, assonnato e infastidito dalla condotta impudente della sua migliore amica, ed Alfred, che rideva divertito, per poi tornare a casa.

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