Capitolo 4.

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Lucky Blue Smith: Ti sei trasferita da poco?

Alaska Miller: Qualche mese in realtà.

Lucky Blue Smith: Da dove vieni?

Alaska Miller: America.

Lucky Blue Smith: Domani se ti va possiamo passare del tempo insieme, posso farti girare un po la città.

Alaska Miller: No scusa devo andare.

Esco dal mio profilo e chiudo il mio computer di botto, ha chiesto di passare del tempo insieme, non posso passare del tempo con  qualcuno con il rischio che mi affezioni, sembra un ragazzo così carino non può essere mio amico.
I ricordi mi ritornano in mente.

*Inizio Flashback*
"Alaska credi davvero che mi importi di te?" Dice Nash.
"Dovresti sapere che non me ne forte un cazzo" Continua.
Scappo, corro a casa ed entro in bagno, prendo quella lametta e comincio a farmi del male, piango, appena mi rendo conto di quanto sangue sto perdendo mi fermo.
Entro in camera e comincio a scrivere sul mio diario:
«Caro diario,
è successo, ancora una volta, vorrei smetterla ma non posso, sono inutile, ho perso tanto sangue questa volta, Nash dice che non gliene forte un cazzo di me ma allora perché continua a cercarmi? Si è fidanzato, vorrei poterlo accettare ma è più forte di me, ogni volta che gli parlo non riesco più a vedere il mio migliore amico, quello prima che si "innamorasse" di questa.
Oggi come sempre abbiamo litigato,credo che questa volta sia stata l'ultima.
Con affetto, Alaska.»
Posai il diario piangendo e mi addormentai.
*Fine Flashback*

Corro in bagno e apro lo sportello vicino allo specchio.

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