Capitolo 7.

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Vengo svegliata dalla sveglia che suona da circa 10 minuti, non voglio alzarmi e affrontare una giornata.
'Alaska se ti alzi vedi Lucky' dice il mio subconscio, quindi mi alzo e in 5 minuti sono pronta, prendo lo zaino ed esco di casa.

Alla fermata non vedo Lucky, 'e se non viene?' 'Se sta male?' penso, non so perché mi faccio tutti questi problemi, lui non è mio amico.
Quando torno sulla terra ferma mi rendo conto che è proprio davanti a me e che mi sta salutando, scuoto un po' la testa e dico "Hey".

Le lezioni passano velocemente per fortuna, appena suona la campanella che segna la fine delle lezioni mi precipito verso l'uscita e decido che non prenderò l'autobus ma andrò a piedi

.....

Sono collegata su Facebook e mi arriva un messaggio:

Lucky Blue Smith: Heeeey :-)

Alaska Miller: Ciao :)

Lucky Blue Smith: Oggi non abbiamo parlato molto.

Alaska Miller: Già.

Lucky Blue Smith: Possiamo rimediare se vuoi

Alaska Miller: Uh si :)

Lucky Blue Smith: Ti passo a prendere tra qualche minuto.

.....

Sto passeggiando con Lucky da un bel po' di tempo ormai, si è fatto quasi buio.
Abbiamo parlato del più e del meno, mi ha detto che anche lui è americano come me e mi ha raccontato un po' come se la passava in America, poi si è aperto mi ha raccontato che suo padre gestisce una grossa azienda e che sua madre invece è impiegata in un posto che sinceramente adesso non ricordo. Parlano sembravamo, quasi, due amici.

Prendo il telefono per vedere che ore sono, quando sblocco lo schermo del mio iPhone vedo che ho 2 nuovi messaggi.

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