Capitolo 3

556 31 4
                                    

La ragazza si svegliò dopo molto tempo. Sapeva di essere arrivata in quel luogo di mattina perché il sole era in alto nel cielo limpido quando aveva iniziato a correre ora, invece, tramontava scomparendo dalla sua vista quasi del tutto. Cercò di alzarsi in piedi e un dolore atroce le passò attraverso la testa. Si resse su due gambe solo con l'aiuto del muro e iniziò a guardarsi attorno. Sopra di lei diversi rami erano stati intrecciati fra di loro in modo da avere un tetto molto robusto, non si trovava all'altezza del terreno, ma dentro una fossa scavata rozzamente. Davanti a lei altri rami creavano delle sbarre che formavano una grata da cui si poteva vedere fuori. "Non c'è via d'uscita" pensò buttandosi a terra. Indossava solo una canottiera rosa e un lungo maglione grigio con tanto di cappuccio, i pantaloni neri erano molto più leggeri di quanto avesse voluto con il freddo della sera che ora stava iniziando a calare e i suoi stivaletti neri erano già graffiati dopo quel giro nella gabbia seguita dalla rovinosa e imbarazzante caduta.
La voce della donna era ancora chiara nella sua testa, prima che perdesse conoscenza si accorse che chiunque potesse essere stava chiamando lei, ne era sicura. Finalmente avrebbe potuto rispondere a un'altra delle sue domande. -Violet- bisbigliò quel nome, il suo nome e sorrise nel farlo.
Purtroppo il sorriso si spense subito non appena la faccia di un ragazzo dalla carnagione scura comparve dietro la grata, con lui c'era anche quello che riconobbe come Newt. -Alby ci avrei giurato che la Fagiolina era già sveglia!- il biondo le sorrise, ma Violet si girò dalla parte opposta alla loro dandoli le spalle -Perché mi avete rinchiusa?- -Non ti abbiamo rinchiusa!- esclamò Alby. Violet inarcò un sopracciglio e alzò lo sguardo verso il tetto -Questa mi sembra una cella invece- -Teoricamente noi la chiamiamo gattabuia- Alby alzò un dito per indicare la struttura mentre lo diceva -Ti ricordi per caso il tuo nome?- chiese mentre con tutto se stesso evitava di perdere il controllo e urlare a quella ragazzina che se ne stava lì seduta senza degnarli di uno sguardo -Fagiolina stiamo parlando con te!- sbottò. Violet si passò una mano sui suoi capelli biondi o almeno così sembrava con quella luce scarsa
-Cosa ci guadagno se ve lo dico?- domandò voltandosi a guardarli. Alby si portò una mano alla tempia e iniziò a scuotere la testa -Senti stiamo solo cercando di fare i gentili con te. Ti abbiamo salvato la vita prima, ma ammettiamo anche che non eravamo pronti ad avere  diciamo ehm...- -Ospiti arrivati dalla scatola- concluse per lui Newt. -Se vi dico il mio nome mi libererete?- chiese Violet. I due ragazzi si scambiarono un'occhiata soppesando bene le parole prima di rispondere -D'accordo- sbuffò poi Alby. La ragazza lo guardò ancora -Violet- disse infine. Alby sorrise -Bel nome- disse poi si alzò e iniziò ad allontanarsi, Violet strabuzzò gli occhi -Avevate promesso che mi avreste tirato fuori di qua!- urlò mentre con le mani stringeva alcuni dei rami della grata -L'avrei fatto se solo tu non avessi aggredito due dei nostri, la prima regola dice che non dobbiamo farci male o attaccarci. Domani mattina verrò a liberarti, ma per oggi rimarrai a dormire in gattabuia senza cena!- le rispose Alby prima di scomparire dalla sua visuale, con il buio che ormai stava prendendo il sopravvento e la pelle e l'abbigliamento scuro del ragazzo non l'avrebbe mai riconosciuto in quel mare di oscurità.
Newt si girò un'ultima volta per guardarla e poi si alzò per seguire l'amico. La rabbia montò dentro di Violet che iniziò a urlare -Oh andiamo biondino non ci crederò mai che mi lascerete qua dentro! Non so neanche dove cavolo mi trovi!- il ragazzo non si voltò mai e fu allora che Violet sentì una lacrima rigarle il viso fino ad arrivare sulle labbra. Era calda e salata e ben presto ne arrivarono altre. Si raggomitolò su se stessa e singhiozzò silenziosamente -Avevano promesso- sussurrò.

L'ultima // MAZE RUNNER fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora