Capitolo 26

1K 40 16
                                    

26
-Hope-

Il giorno dopo fui svegliata da un pianto.
Mi alzai di soprassalto e corsi verso la cucina, ovvero da dove proveniva il pianto.
Appena entrai vidi Paris che piangeva e Michael che la coccolava e la baciava sulla fronte.
-Cosa è successo?
-È successo che sono il peggior padre del mondo!-disse Michael con le lacrime agli occhi.
- Non dire così... Che è successo?
Lui tirò su col naso - stavo preparando la colazione per Paris, ma non mi ero accorto che la presa del frullatore,che era accanto a lei,era bagnata... Poi lei è scesa dalla sedia e col piede ha pestato la presa e ha preso la scossa!
-Ora come va?-chiesi io stessa alla bimba.
-Cottì cottì...
Michael le diede un baciò sulla tempia.
-Scusami tanto bambina mia...sono un papà stupido...
-Non tei tupido.
Sorrisi: Paris faticava a dire la "s" ed era tenerissima.
-Non lo sono?
-No. Tei il mio papà e tei bravo.
Michael la strinse forte.
-Scusami bambina mia. Perdonami.
-Tì papà. Ti voglio bene.
-Anche io. Tantissimo.
-TANTITTIMOOOOO!
Ridacchiammo .

-Michael-
Hope andò a prepararsi per la lezione e io portai Prince a scuola.
Stavamo aspettando davanti al portone:ero l'unico papà tra tutte quelle mamme, che mi lanciavano occhiate che erano un misto di disgusto e curiosità.
Suonò la campanella.
Diedi un bacio a Prince, che entrò a scuola.

Ma una maestra mi fece cenno di entrare, per poi scortarmi in un ufficio con la responsabile.
-C'è qualche problema signora?
-Signor Jackson,sono davvero spiacente per ciò che sto per dirle,ma...abbiamo ricevuto delle richieste e...le imponiamo un articolo restrittivo nei confronti dell'Istituto.

-...come scusi?
-Lei non potrà più entrare nel perimetro dell'edificio o sostare di fronte ai cancelli nel raggio di trenta metri.
-Ma... Questa è la scuola di mio figlio,io lo accompagno qui tutte le mattine! Gli si spezzerebbe il cuore se smettessi di farlo... Perché tutto ciò?

-I genitori non vogliono rischiare che i loro figli entrino in contatto con gente come lei.
-Cosa intende?
-Signor Jackson, io sono una sua fan e le credo e la difendo dal profondo del mio cuore, ma lei è stato etichettato come ... Pedofilo. E il mio compido, da direttrice, è di assicurarmi che i genitori si sentano al sicuro a mandare i loro figli a scuola qui. Mi dispiace.

Sentii qualcosa di umido corrermi lungo la guancia.
Una lacrima.
Il mento mi tremava.
Non volevo, non POTEVO piangere.
Così risi.
Una risata roca, isterica, rabbiosa,accompagnata da singhiozzi che provocavano spasmi.
Una risata degna di uno psicopatico di un film Horror.

Alla fine non riuscii a controllare il fiume di lacrime, che ora mi bagnavano le labbra dalle quali uscivano risate orribili.
-...p-portatemi qui m-mio figlio. Ce ne andiamo... C-cambiamo scuola.
-Signor Jackson,la prego di pensarci...
Decisi di darmi una calmata.
-Chiederò a Prince.
In quel preciso momento la maestra me lo portò.

-Ciao papà! Ma perché piangi?
-... Tranquillo piccolo,ma ora devo farti delle domande.
Prince si avvicinò.
-... A te... Dispiacerebbe cambiare scuola?
-Perché devo cambiare scuola?
-Non devi per forza. Puoi rimanere qui,ma se rimani qui non potrò più accompagnati io la mattina, né venirti a prendere il pomeriggio. Scegli tu.
-Mi piace questa scuola... Ma tu sei più importante... Cambierò scuola.
-Sei sicuro?
-Sì. Tanto non ho amici e qui mi prendono in giro.
-Chi!?
-I ragazzi grandi.
-E cosa dicono !?
-Cose brutte su di te.
Sospirai sollevato-e cosa dicono?
Prince stava per piangere- dicono che tu non sei davvero il mio papà.
Io lo presi il braccio e lo strinsi forte mentre lui piangeva.
-Tu sei il mio papà, vero?
-Certo che sono il tuo papà. Lascia stare quegli idioti.
-...ti voglio bene papà.
-ti voglio bene piccolo mio.

Singer's Sectret SideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora