Singer's Sectret Side

capitolo 1

1

- Mi fai morire! - esclamò Michael ridendo.
Per il mio diciottesimo compleanno, quella sera, Michael aveva preparato una cena squisita con tanto di champagne.....
Lui si era messo addirittura la camicia.
No, non è un appuntamento...
É una cena tra amici.
Un uomo di 37 anni e una ragazza di 18, ma pur sempre amici.
- Allora, vuoi un po' di champagne?
-Solo un bicchiere... - mi concessi.
Invece un'ora dopo ne avevo già bevuti tre, e meditavo di berne un quarto.
Michael, dapprima gentile e timido, era diventato sempre più sicuro di sé, ammaliante... sexy...
- Mi sa che ho bevuto troppo...- mormorai con un mezzo sorriso.
- Vieni, ti porto in camera- mi disse Michael con voce calda.
Mi alzai, ma barcollai un po'.
Michael mi prese in braccio e salì al piano di sopra.
Però, invece di portarmi in camera mia, mi portò nella sua.
- Michael, ma che...
- Shhhhh...
Mi appoggiò delicatamente sul suo letto.
Osservai il suo viso sopra il mio.
Poi lo sentii appoggiarsi a me con tutto il suo peso.
- Cosa fai?
Ma lui cominciò a baciarmi il collo, sotto l'orecchio, lasciando una fila di baci bagnati fino alla spalla.
Tornò a guardarmi negli occhi, le sue labbra si posarono sulle mie.
Mi lasciai sfuggire un flebile sospiro, per poi abbandonarmi alle sue labbra.
Lui seguì i contorni della mia bocca con la lingua, come a chiedermi il permesso ad entrare.
Un permesso che io gli accordai.
Sentii la sua lingua passarmi sui denti.
Il suo fiato sapeva di champagne e menta.
Combinazione perfetta.
Lo schioccare delle nostre labbra era l'unico suono presente.
Michael si staccò da me per togliersi la camicia e i jeans neri.
Nell'oscurità quasi totale della stanza il controluce proveniente da uno spiraglio di luce metteva in risalto la sua erezione, che i boxer a malapena riuscivano a contenere.
Poi passò a spogliare me, sfilandomi il top color crema e i leggins neri.
Il mio respiro era accelerato terribilmente.
Passò a baciarmi il petto e coi denti tirò piano il pizzo del mio reggiseno.
- È un completino adorabile, non so sé toglierlo o lasciartelo...- si morse il labbro - no, togliamolo...
Inarcai la schiena e lui mi tolse il reggiseno, gettandolo per terra.
Scese a baciarmi il seno, passando appena la lingua sui capezzoli e mordicchiandoli.
Gemetti.
Scese a baciarmi la pancia e piano piano continuava a scendere...
Fino ad arrivare a premere le labbra nel mio punto più sensibile, strappandomi un gemito anche attraverso le mutandine, per poi sfilarmele.
Tornò a baciarmi sul collo.
- Dimmi cosa vuoi...- mi sussrrò all'orecchio.
- Te...
Lui ridacchiò -devi essere più specifica Hope... te lo ripeto: cosa vuoi?
- Le tue dita ...
- Dove?- sussrrò.
-... dentro di me...
Lo sentii sorridere nel buio della stanza - era proprio quello che volevo sentire ...
Senza preavviso infilò un dito dentro di me ed io gemetti.
Cominciò ritmicamente ad uscire ed entrare...
Dentro,fuori,dentro, fuori...
Lentamente.
- Adesso aggiungo un altro dito piccola ...
Annuii, incapace di proferire parola.
Al secondo dito mi morsi il labbro per non gridare.
- Piccola, in questa enorme Villa ci siamo solo noi...- cominciò a far roteare in cerchio le due dita-lasciati andare...
Mi rilassati concentrandomi sulle sensazioni che Michael mi stava regalando.
Dopo poco le dita diventarono tre e a ogni movimento mi sfuggiva un gemito.
- Piccola, sei così stretta... temo che le mie dita non basteranno ad allargarti...
Sentivo il piacere accumularsi nel basso ventre, ero vicinissima...
Prima dell'orgasmo però Michael si fermò!
- Piccola, non ti ho detto una cosa molto importante... tu non puoi venire senza il mio permesso.
Mi lagnai.
- Tu prendi la pillola, giusto?
Annuii.
- Perfetto. Venire dentro ti te sarà fantastico...ora piegati sul letto, inginocchiata per terra... e se fai la brava FORSE potrei anche lasciarti venire...
Ubbidii.
Sentii che Michael era in piedi dietro di me.
Lui accarezzò con le dita la mia apertura -Piccola, sei così bagnata...ti eccito tanto, vero?Non sai da quanto volevo scoparti...
La punta della sua erezione premeva contro la mia apertura.