Shyla si abbandonò sulla sedia della scrivania dopo il messaggio inviatole dal suo migliore amico. Sospirò e puntò il suo sguardo al di là del vetro della finestra, scrutò le miriadi di stelle in cielo che brillavano intensamente e sorrise. Si ricordò di una sera durante la quale il suo sonno era agitato; si svegliò di colpo, osservandosi intorno. Il suo migliore amico dormiva beatamente sulla brandina che Scarlet, la madre di Shyla, gli aveva procurato. La ragazza si alzò e uscì sul balcone che si affacciava al giardino il quale circondava la casa. Calum aprì lentamente gli occhi poiché aveva sentito lo scattare della maniglia della portafinestra. Si passò le mani intorno al viso, come per svegliarsi. Si sollevò dal materasso e sorprese Shyla in un abbraccio. Lei sorrise sentendo quel tocco familiare. Appoggiò la testa alla spalla nuda di Calum, portando, così, il suo sguardo ad osservare il cielo notturno tempestato di stelle. "Ti amo" le disse Calum sussurrando talmente tanto che Shyla faticò a capirlo. E fu in quel momento del ricordo che la ragazza scoppiò in lacrime. Esigeva quelle braccia ancora intorno a se, quel respiro sincronizzato al suo e quella risata contagiosa. In parte era questo ciò che la portò ad un pianto irrefrenabile. In parte era il fatto che lei non era mai stata brava coi sentimenti: era confusionaria, indecisa e goffa. Per queste ragioni aveva perso molte persone e non intendeva perdere anche lui. Non lui. Si alzò di scatto e la sedia emise un leggero cigolio, camminò frettolosamente in salotto dov'erano presenti entrambi i suoi genitori. I due, appena si accorsero della presenza della figlia, la fissarono sorridenti.
"Io... io voglio andare a Sydney." La madre di Shyla fu la prima ad alzarsi, forse incredula delle parole fuoriuscite dalla bocca della figlia.
"A Sydney?" Chiese facendo finta di non aver sentito bene. Shyla annuì decisa.
"Non dovete venire con me, anzi, non potete più che altro. Voglio andarci da sola, voglio andare da... lui." A quel punto Scarlet sorrise dolcemente intenerita dall'amore che, Shyla, provava innegabilmente nei confronti del suo migliore amico lontano. Si sentì uno sbuffo sollevarsi nell'aria da parte di Nicholas, il padre della ragazza.
"Non potrete continuare a prendere biglietti aerei e a fare viaggi. È giusto che tu vada perché lui è venuto, ma sarà l'ultima volta, Shy. Dovete trovare un accordo." Spiegò giustamente l'uomo avvicinandosi alle sue due donne. Shyla annuì lentamente: era felice perché poteva, finalmente, rivedere Calum, ma, d'altro canto, era triste perché sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe potuto andare nella sua città. Discusse ancora un po' coi suoi genitori, giusto perché loro dovevano farle tutte le raccomandazioni possibili ed immaginabili. In seuito torno in camera sua e prese, tremolante, il telefono.
«Calum, non indovinerai mai cosa sta per succedere.😍» Scrisse velocemente mentre accendeva il suo computer per prenotare quel dannatissimo biglietto aereo.
«Un invasione di zombie?!😱» Shyla rise alla buffa supposizione del ragazzo che stava, per conto suo, sorridendo immaginandosi la leggera risata della ragazza che amava.
«ARRIVO DA TE CAL» Calum lesse più volte quel messsggio e quando realizzò rotolò sul letto e finì per cadere.
«Non ci credo, vieni qui? Qui a Sydney?» Shyla lo chiamò e gli spiegò tutto per filo e per segno. I due stettero un'ora, o forse più, a chiacchierare, ridere, scherzare. E quando arrivò il momento di terminare la chiamata si salutarono in modo diverso dal solito.
"Ti amo." Disse quasi sibilando Shyla. Calum sorrise dietro lo schermo del telefono, pensando a quando glielo avrebbe detto faccia a faccia.
"Ti amo anche io." Rispose.
SPAZIO ME🍕
Heylaaa populus! È il primo spazio me che faccio probably (?) boh, vabbè non ho niente da dire era solo per farlo HAHAHAH, no comment. AUGURI BEFANE ❤️ E niente a prestoo (spero, rido)Giuls😽
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Best(1.741km)Friends➵cth
FanfictionLe storie migliori, magari, sono quelle che se le guardi da fuori pensi "sono pazzi". Sono pazzi perché si vedono una volta al mese. Sono pazzi perché litigano così tanto. Sono pazzi perché non vanno in discoteca, ma preferiscono rimanere abbracciat...