Le storie migliori, magari, sono quelle che se le guardi da fuori pensi "sono pazzi". Sono pazzi perché si vedono una volta al mese. Sono pazzi perché litigano così tanto. Sono pazzi perché non vanno in discoteca, ma preferiscono rimanere abbracciat...
Vi consiglio di leggere mentre ascoltate la canzone che ho allegato qua sopra, mi ha ispirata.x
Calum era sdraiato comodamente sul divano di casa sua e guardava la televisione insieme a sua madre. Era una Domenica mattina, una Domenica che l'avrebbe segnato per sempre. Era la Domenica in cui, Shyla, doveva raggiungerlo a Sydney, ma era anche la Domenica in cui non l'avrebbe mai fatto. Ne quella Domenica, ne mai più.
-"Interrompiamo la trasmissione per annunciare la caduta disastrosa dell'aereo che, partito da Adelaide, si stava dirigendo a Sydney. Non ci sono sopravvissuti, i nostri pensieri vanno alle persone che hanno perduto i propri cari." Gli occhi del ragazzo si sbarrarono e iniziò a tremare.
Si girò verso sua madre, terrorizzato, sperando che ciò che avesse sentito non fosse vero. Lei ricambiò lo sguardo, con gli occhi già lucidi. Avvicinò una mano al figlio, ma lui si scostò come se quella mano avrebbe potuto scottarlo. Il telefono di casa squillò, ma Calum non accennò a muoversi. Chiuse gli occhi e si sentì cadere a pezzi, lentamente. Rispose sua madre. Al di là della linea c'era la mamma di Shyla, distrutta, che non riuscì a dire una parola.
Calum lasciò andare il suo corpo sul divano, sprofondò il viso nel cuscino ed iniziò a soffocare urla su urla. Non gli importava se la gola gli iniziasse a bruciare, se i vicini si fossero lamentati, se sembrasse un bambino. Non avrebbe più rivisto Shyla. Non l'avrebbe più baciata. Non l'avrebbe più sfiorata. Non l'avrebbe più sentita sua.
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