Le vecchie storie della nonna

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Sono sempre stata appassionata di storie, sin da piccola. Sedevo in grembo a mia nonna, mentre essa, mi raccontava molte storie. Ma non storie tipo cenerentola, cappuccetto rosso, o biancaneve. Storie di fantasmi, spiriti, demoni e molto altro. Ma ce ne fu una, che mi rimase impressa nella memoria fino ad oggi, a 11 anni di distanza.

"Era il lontano '72, io avevo appena compiuto 44 anni quando sposai tuo nonno. Appena ci trasferimmo in questo piccolo paesino, tutta la mia vita cambiò. Avvertii un certo senso di cambiamento, solitudine, angoscia, tristezza e depressione. Poi, d'un tratto, la tragedia. Fu ritrovato il cadavere di un uomo, esso abitava vicino casa mia. Durante la notte, si tagliò le vene e si gettò dal balcone, con una lettera. Però, questa lettera, fu scritta non in italiano, ma in una lingua ancora non identificata. Si dice che sia un rituale, secondo alcuni. D'un tratto, scomparve.Passarono gli anni, la sua casa venne comprata da una famiglia che all'apparenza sembrava felice. Due anni dopo, esattamente la sera che l'uomo si suicidò, scoppiò il caos. Iniziarono i litigi, le urla si sentivano per tutto il quartiere. Si vocifera che sia stato l'uomo a vendicarsi. Non ebbe una vita felice, e volle far passare a chiunque metteva piede nella sua casa ciò che ha passato lui. Molte volte, si sentiva anche un'ambulanza che veniva a prendere la madre della famiglia, per il solito calo di zuccheri. Ma poi, una sera, la figlia dei nuovi proprietari disse di aver visto un uomo sul balcone di casa. I genitori, preoccupati per la loro bambina, la mandarono da uno psicologo. Solo quando la famiglia scappò da quella casa, la lettera fu ritrovata. Dei ragazzini, per scherzare, decisero di fare quel rituale. Posizionarono 5 candele in cerchio, una per ogni ragazzino che partecipò. Ricoprirono di sangue di animale il cerchio e iniziarono a ripetere quelle parole. Nulla. Fatto questo, i ragazzini se ne andarono, insoddisfatti del risultato. Ad un tratto si iniziarono a sentire delle urla. Ma non urla qualsiasi, urla di un demone. Il giorno seguente, i ragazzini furono trovati con le vene tagliate giù dal balcone. Si dice che chiunque provi ad evocarlo, farà la sua stessa fine, proverà il suo stesso dolore, finché non avrà il sollievo della morte."

Quando si passa davanti la casa dell'uomo, si può notare una scritta sopra il suo balcone.

"E ORA, CREDI AI FANTASMI?"

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