La storia di Oiwa è una delle più famose storie di fantasmi giapponesi. In Giappone è conosciuta come "YotsuyaKaidan" e racconta di una donna che venne avvelenata dal marito infedele. Il suo fantasma ritorna dalla morte con il volto sfigurato, per vendetta.
Oiwa era una giovane e bella ragazza che viveva in un piccolo paese del Giappone. Era fidanzata con un uomo di nome Lemon e, nonostante egli non possedesse molto denaro, lo amava con tutta se stessa. Quando lui le chiese di sposarlo, Oiwa ne fu molto felice. Dopo il matrimonio lei restò presto incinta del loro primo figlio. A Oiwa non importava che Lemon fosse povero, ma il fatto che egli non avesse prospettiva alcuna, l'averebbe in futuro turbata e depressa.
Lemon cominciò presto a odiare la sua giovane moglie e intraprese una relazione extraconiugale con una ricca donna di nome Oume. La corteggiò per mesi e mesi, finchè Oume si innamorò di lui malgrado la sua povertà e il fatto che fosse già sposato con Oiwa.
Un giorno, il padre di Oume incontrò Lemon e gli disse che sua figlia lo amava molto ma era disonorevole che egli fosse già sposato. In questa situazione Lemon non avrebbe potuto avere Oume ed ottenere così la ricchezza che ella possedeva.
Per molto tempo, Lemon rimuginò sulle parole del padre di Oume ed un piano crudele iniziò a prendere forma nella sua mente: decise che l'unica maniera per sposare Oume era sbarazzarsi di Oiwa e del figlio che portava in grembo. Pensò che il modo più semplice per farlo era avvelenarla e far sì che sembrasse una morte naturale. La povera Oiwa ignorava del tutto i piani omicidi del marito e completamente ignara di ciò che le stava per accadere, continuava felicemente i preparativi per la nascita del loro bimbo.
Una sera, Oiwa e Iemon erano seduti a cenare. Oiwa notò che suo marito era stranamente silenzioso e sembrava che fosse nervoso per qualche motivo. Gli disse di mangiare la sua cena ma lui non toccò cibo. Le gridò di smetterla di agitarsi e di mangiare perchè doveva essere in forze per il piccolo. Alla fine, Oiwa smise di insistere ed iniziò a mangiare la sua cena ma non passò molto che iniziò a sentirsi terribilmente male. Lemon la guardava freddamente mentre il veleno faceva effetto, senza offrirle aiuto o conforto. Oiwa non morì subito, inizialmente il suo viso fu sfigurato dagli effetti del veleno, poi perse conoscenza. Lemon era troppo codardo per finire il lavoro che aveva iniziato così prese il corpo di Oiwa e lo adagiò su un letto. Finalmente Oiwa si risvegliò. Non ricordava nulla dell'avvelenamento ma aveva perso il bambino e la sua faccia era ripugnante, terribilmente sfigurata. Nonostante ciò, Oiwa visse.
Lemon era disperato e giocava la parte del marito preoccupato continuando però a pensare ad un nuovo modo per sbarazzarsi di sua moglie. Una sera portò Oiwa fuori per una lunga camminata. Arrivati nei pressi di una scogliera Lemon si guardò intorno per vedere se ci fosse qualcuno nelle vicinanze ma non vide nessuno quindi approfittò per spingere giù Oiwa. Recuperò in seguito il corpo senza vita e le dette il miglior funerale che egli potesse permettersi, spendendo tutto il denaro in una grande processione degna del dolore di un marito che ha perso la propria moglie. Lemon sapeva che i suoi problemi economici sarebbero stati solo temporanei ora che Oiwa non c'era più.
Pensando che i suoi guai fossero finiti, Lemon pianificò le sue nozze con Oume. Durante la notte prima che il matrimonio avesse luogo, notò che la lampada che aveva di fianco al letto si stava attenuando. Egli la osservò con curiosità, poiché essa cominciò a cambiare aspetto. Improvvisamente, la faccia sfigurata di Oiwa rimpiazzò la lampada e la sua immagine si espanse per tutta la stanza. "Traditore!" sibilò. Lemon, terrorizzato, afferrò un bastone e lo agitò contro la faccia di Oiwa, ma essa scomparve e la lampada si infranse e cadde sul pavimento. Gli parve di udire la fievole risata di una donna provenire dall'esterno e scosso dall'avvenimento si convinse di aver bevuto troppo la sera prima e che la visione di Oiwa ne fosse il risultato quindi tornò a letto.
Il giorno seguente, Lemon aveva già scordato tutto riguardo la notte precedente. Lui e Oume celebrarono finalmente il matrimonio e quando arrivò il momento di alzarle il velo, Lemon si accorse che il giovane e bel viso della donna scomparve e al suo posto era sitatua la faccia sfigurata di Oiwa che sibilò per la seconda volta "Traditore!".
Inorridito dalla visione, Iemon sguainò la sua spada e decapitò lo spettro di Oiwa. La testa troncata rotolò sulla navata della chiesa, ma quando si fermò, egli scoprì con orrore che era la testa di Oume. Egli sentì di nuovo in lontananza il suono di una risata prendersi gioco di lui.
Cercando un posto dove nascondersi, tornò alla sua vecchia piccola casa, dove un tempo viveva con Oiwa. Improvvisamente sentì bussare alla porta, quando aprì, la vide. Di nuovo afferrò la spada e decapitò il fantasma - solo per scoprire che aveva appena decapitato il nonno di Oume.
Vicino alla pazzia, Iemon corse alla scogliera dove portò Oiwa la sera in cui la uccise. Ormai la risata della donna lo seguiva dovunque egli andasse. Si fermò davanti al dirupo, guardando in basso. Indeciso se gettarsi nel vuoto.
Alcuni passanti raccontarono di aver visto il fantasma di una donna spingerlo giù dal dirupo e gettarsi dopo di lui, ridendo.