Desire

Capitolo 67

Laura estrasse una serie di foto che ritraevano Barbara in vari punti della città. 

"Stiamo cercando un collegamento tra Barbara e un'organizzazione che si occupa di affari illeciti"

"Quali tipo di affari"

"Mi dispiace non sono ancora autorizzata a parlartene, ma vedrai che presto ti sarà tutto più chiaro"

Davide pensava alla telefonata che la ragazza aveva appena ricevuto da sua moglie, senza alcuna spiegazione almeno per lui. Chissà se la ragazza si riferiva a quello. 

Continuarono a osservare le foto di Barbara, in alcune c'era anche Davide. Una foto lo incuriosì.

"Ma questo posto è vicino a casa mia, e intendo quella dove vive la mia famiglia. Chi ha scattato queste foto?" chiese. 

"Un nostro agente. E' da un po che la facciamo pedinare, è così che siamo venuti a conoscenza di te"

Davide sospirò, come aveva potuto farsi immischiare in quella situazione.

Controllo ancora le foto, in alcune di quelle c'era lui con Barbara. ricordava ancora quei momenti, il profumo dei capelli della ragazza, la sua pelle vellutata, la leggerezza di quel rapporto che si stava dimostrando soltanto una facciata per un piano ben più grande a lui ancora oscuro.

"Mah!" Davide sobbalzo vedendo una sua foto mentre stava facendo sesso con Barbara. Guardò Laura probabilmente era arrossito senza accorgersene.

"Mi dispiace pensavo di aver tolto tutte questo tipo di foto"

"Vuol dire che c'è ne erano altre?" disse lui con un po di malizia.

"Ehm si " ammise lei arrossendo a sua volta.

Davide le si avvicinò e la baciò. La ragazza si fece baciare mettendo la sua mano sul pene di Davide che si irrigidì.

Davide la guardò negli occhi, avido di possederla. 

Tolse i pantaloni alla ragazza come fosse un adolescente in piena crisi ormonale la mise a testa in giu contro il letto e inizio a penetrarla da dietro. Davanti a lui uno specchi stava riflettendo il suo potente atto sessuale. La cosa lo eccitava ancora di più. Si guardava potente e fiero, nel penetrare la donna che con gli occhi chiusi godeva a ogni sua penetrazione leccandosi con la lingua le sua labbra perfette e chiedendo con quel suo silenzio ... ancora e ancora.