Capitolo 81

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Il corridoio si faceva sempre più buio e silenzioso. 

Erano perfino spariti i rumori delle macchine che sfrecciavano in strada. 

Davide sapeva ormai di essere solo ma sapeva anche che la storia sarebbe finita li e da li a poco avrebbe saputo chi lo stava braccando.

Era pronto e ormai stufo di dover scappare, avrebbe scoperto la verità.

Il corridoio terminava davanti a una porta Davide la aprì sicuro, una scala scendeva in quella che probabilmente era uno scantinato. 

Le scale erano umide e si sentiva il gocciolio dell'acqua rimbombare tra le pareti del luogo buio

Scese lentamente stando attento a non scivolare. Accese la luce del suo smartphone.

Il dispositivo illuminava i gradini quanto bastava per scendere ma davanti a Davide c'era ancora il buio totale.

Arrivò all'ultimo gradino, la sala era buia e umida , sentiva il freddo penetrarlo.

 Entrò sicuro nella stanza, illuminò intorno a se vide un interruttore, accese la luce. 

La stanza era deserta non c'era nessuno, Davide si guardò attorno le pareti erano spoglie e lisce, sembravano tinteggiate da poco. La sala non era infatti come se l'aspettava, sembrava quasi una struttura a parte.

Sentì la stanza muoversi sotto i suoi piedi, la sua mente inizio a pensare ma era troppo tardi quando arrivò alla conclusione. 

Le porte si chiusero e la stanza iniziò a muoversi. Ne era certo si trovava dentro a un container ma gli era sconosciuta la rotta.





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