Capitolo 46

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Qalcuno busso alla porta. DAvide guardò l'orologio, erano le nove del mattino, erano mesi che non dormiva fino a quell'ora. Ma chi poteva essere alla porta. 

Aprì. Davanti a lui due agenti lo fissavano, uno dei due parlò "Abita qui una certa  Debora Allegri?" 

"Si, è mia moglie, perchè è succeso qualcosa?"

"C'è la puo chiamare?" l'agente non rispose alla domanda di Davide

"Certo" Davide si voltò e Debora era gia dietro di lui,

"Debora questi due agenti cercano te"

"Si , come posso aiutarvi" rispose timidamente la donna.

"Lei conosceva Luigi Farzi?"

"Beh si"

"Chi è?" chiese Davide che invece non aveva mai sentito quel nome

"E' il mio personal trainer" Davide aveva purtroppo capito di chi stavano parlando.

"Deve seguirci in centrale signora"

"Perchè è successo qualcosa a Luigi?"

Davide si stava irritando sentendo le parole di preoccupazione della moglie nei confronti del ragazzo.

"Si è morto, ora puo seguirci?"

La donna rimase immobile scioccata dalla notizia. Chiese "Chi è stato?"

"Ci segua signora" ribadirono i due agenti.

Debora si vestì e segui i due agenti mentre Davide con suo figlio andarono in centrale per saper che cosa stesse succededo.

In centrale tutto fu piu chiaro Debora era stata interrogata perchè era stata vista in compagnia del ragazzo qualche ora prima dell'omicidio. Da quel momento in poi nessuno l'aveva più visto.

Fu interrogato anche Davide che come la moglie disse di non aver visto il ragazzo la sera del presunto omicidio. 

I due furono lasciati andare, con l'ìavvertimento di non lasciare la città.

Davide e Debora non si parlarono qeul pomeriggio, tutti e due sapevano il motivo per cui Debora era in compagnia del ragazzo, ma nessuno dei due voleva parlarne.

Davide usci di casa. L'atmosfera lo stava deprimento. Camminò lungo la spiaggia senza meta. Le onde del mare gli bagnavano le scarpe ma lui immerso nei suoi pensieri non se ne accorgeva.

Il suo cellulare vibrò. Era un messaggio di Daniela.

"Ci vediamo?"

Lui si fermò, non sapeva che rispondere. Era decisamente depresso. Le sue dita scrissero il messaggio di risposta come in automatico "Si".

Ricevette un altro messaggio. "Girati :) "

Davide si girò e davanti a lui vide Daniela in tutto il suo splendore.La ragazza era in un bellissimo completo gonnellina , canottiera con colori sgargianti che andavano dal rosso , arancione , giallo.

Era magnifica, il sole la evidenziava in tutto il suo splendore.

Lai gli si avvicinò, disse "Come va?"

"Diciamo che è decisamente una giornata nera, anzi un periodo nero, è come se attirassi a me il male che mi circonda."

"Cavoli, hai decisamente un problema"

Lei le porse la mano e assieme camminarono, lei lo ascoltava e lui parlava sfogandosi.

Si trovarono davanti all'appartamento della ragazza.

"Ti va di salire" chiese.

Lui non se la sentiva di stare da solo. "Si, grazie"

La ragazza lo mise seduto su di una poltrona e inizio a massggiargli il collo.

"Sei teso" disse massaggiandolo sempre piu con forza.

Lui chiuse gli occhi e inizio a vuotare la mente dai pensieri e a rilassarsi. Lei gli ando davanti e gli si mise sopra iniziando a baciarlo e spostando il massaggio sempre piu in basso arrivando al suo sesso. Davide apri gli occhi, sperava di fare sesso con la ragazza. Lui le tolse la camicetta e inizio a leccarle dolcemneti i seni, pasando la lingua attorno ai capezoli. 

Lei si alzo la gonna e si sedette su Davide che entro dentro di lei con tutta la sua passione. Lei inizio a salire e scendere sul sesso turgido di Davide in modo sempre piu enerdico. Aumentava il ritmo sempre piu in presa alla passione che la travolgeva.

Lei lo bacio "Lascia tua moglie per me" gli disse.

Davide aprì gli occhi, l'estasi in cui si trovava scomparve istantaneamente al suono di quelle parole

"Non posso,  io amo mia moglie" disse la verità , forse per la prima volta negli ultimi mesi.

Lei lo fisso, si acciglio, continuando il suo movimento sessuale su Davide che era fermo immobile quasi congelato dalla domanda inaspettata della ragazza. Lei gli si spinse contro mettendo il suo seno contro il viso del ragazzo.

Lui la prese con forza per allontanarla, la ragazza si sporse dal divano e da terra estrasse un coltello e fece per colpire Davide. Lui si scansò appena in tempo, il coltello lo colpi solo di striscio sull aspalla ferendolo leggermente. Strinse i denti per il dolore.

Lei fendette un secondo colpo, Davide ora era preparato e lo blocco con le sue mani. La ragazza spinse in giu il coltello con tutto il suo peso, Davide iniziava a cedere a causa della ferita che iniziava a fare male. La punta del colello aveva quasi raggiunto la gola, Davide iniziava a sentire che non c'è la faceva piu. La ferita ormai iniziava a sanguinare rendendolo sempre piu debole.

Ecco stava cedendo, la ragazza stava spingendo con tutto il suo corpo il coltello, probabilmente il colpo decisivo. Nella stanza ci fu un boato, uno sparo. La ragazza venne sbalzata via, il suo corpo cade a terra esanime. Davide si voltò verso la direzione in cui sentì lo sparo e vide l'agente Laura Basile prima di svenire.

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