Capitolo 32

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Davide iniziava a preoccuparsi ne Debora ne Barbara rispondevano alle sue chiamate, i telefoni suonavano a vuoto ma nessuna risposta.

Sua moglie aveva detto che sarebbe rimasta a casa a risposarsi e poi magari fare dello shopping mentre Barbara si era data malata telefonando quella mattina stessa, ma non aveva inviato a lui neppure un sms, cosa strana per una persona amante del controllo.

Era quasi l'ora di pranzo, sarebbe uscito prima andando a casa dalla moglie e poi sarebbe passato da Barbara per vedere se le serviva qualcosa magari qualche farmaco in farmacia.

Usci di corsa senza salutare nessuno, aveva poci tempo e aveva molte cose da fare. Appena uscito si scontrò con  qualcuno il suo smartphone cadde a terra separandosi dalla bateria che venne proiettata contro il palazzo del suo lavoro.

"Ma che cazzo, vuoi stare attento" Davide era nervoso, gli mancava solo questa rottura a complicargli la vita.

"Grazie sono pure io contenta di vederti caro"

Era Debora ma che cosa faceva li, il suo pensiero prese subito vita nelle sue parole "Come mai qui?"

"Sono venuta a vedere dove passi tutto il tuo tempo lontano da noi, ti ricordi ero venuta negli uffici anche del tuo vecchio lavoro"

"Vero" solo  Davide oggi doveva passare anche da Barbarta e sopratutto nel vecchio lavoro non aveva nessuna che glielo succhiava dopo le riunioni per rilassarlo.

"E' che oggi..."

"Hai qualcosa di piu importante da fare che passare la tua pausa pranzo con tua moglie " Debora sapèeva cosa voleva fare il porco, come ormai lo definiva nei suoi pensieri.

"No, e' che ci passo cosi tanto tempo che almeno durante le pause pranzo le passo lontano da questa zona."  spenado sempre ch ele sue cazzate avessero effetto.

"Ok, allora stupiscimi , dove mi porti? "

Ovviamente lontano da quella zona dove tutti lo vedevano in effusioni con Barbara.

Davide si ricordò che durante una chiacchierata con un collega gli aveva proposto di andare a mangiare in un ristorante giapopnese parecchio  lontano da li, oggi gli sembrava il momento giusto.

"Ok, ti porto io in posto speciale" chiaamo un taxi.

Il taxi arrivo quasi istantaneamente quasi li stessero aspettando, i due entraronoe Davide ripetè quella via che il collega gli aveva detto, ma lui non avevando fatto adeguata attenzione non era certo che fosse giusta.

"Ok, vi porto subito li" rispose l'autista in conferma al fatto che la fortuna era dalla parte di Davide.

La macchina sfrecciava in mezzo al traffico, Debora guardava fuori dal finestrino pensierosa e Davide la fissava.Il profilo di Debora era bellissimo, quel naso perfetto querlle labbra carnose quegli occhi intensi e quelle ciglia lunghissime che completavano un quadro di una bellezza unica.

La donna si voltò e si accorse delle attenzioni che Davide le stava dedicando. "Come mai mi fissi, tutto bene?" chiese a bassa voce.

"Si. ti guardavo sei sempre piu bella."

"E' un avances?" chiese sorridendo la donna

"Beh è un dto oggettivo, ma se lo fosse? chiese incuriosito.

La donna Abbasso lentamente la zip del marito, senza fare alcun rumore in modo da non attirare l'attenzione dell'autista.

"Dai, che faiu ie se ci vede?" chiese Davide, anche se la cosa gli era gia successatempo prima con Barbara e la sua amica.

"Imparerà qualcosa" rispose la donna alzandosi la minigonna e una volta tolte le mutande si sedette sul pene gia turgido di Davide.

"Ah, allora non ti dispiace poi tanto " disse Debora notando il pene gia pronto del marito.

Lui non rispose e mettendole le mani sui fianchi inizio a spingere con foga tutto il suo piacere nella donna guardando la sua schiena, la donna rivolta verso il guidatore si teneva sul sedile dello stesso. Debora si sentiva eccitata non solo dal piacere che le procurava Davide ma anche per la sitruazione di nbarazza in ci si trovavano, il rischio di esser scoperti le piaceva molto.

La macchina si fermo al semaforo, Davide non se ne darebbe neppure accorto, preso com'era dalla situazione, se non fosse stato per uno sguarodo che lo fissava da oltre la strada. Una ragazza lo stava guardando mentre era in preda a fare sesso con sua moglie  sui sedili dietro di un taxi. La ragazza avrà avuto poco meno di trentanni, era una ragazza non bella da copertina ma con uno sguardo interessante che lo catturò. Una cascata di riccioli color mogano le incorniciavano quel viso così amaliante. La ragazza lo fissava, non inorridita da quello che inequivocabilemnete si capiva stava succedendo nella vettura, ma era quasi interessata. Davide si fermò per un momento a guardarla. Il semaforo diventò verde, la macchina inizio a muoversi nuovamente e la ragazza abozzò un sorriso e tutti e due continuarono per la propria strada.

"Ma che fate la dietro"  l'autista si era evidente accorto che c'era troppo movimento nel suo taxi. 

"Se guardi la strada avrai un extra di cento euro" con questa frase  Debora folgoro tutti e due gli uomini. L'autista fece finta di nulla e guardò avavati, evidentemente aveva accettato la proposta dell a donna. Davide si blocco, non si sarebbe mai aspettato una tale sicurezza dalla moglie. 

"E tu prendimi, fai valere i soldi che sto spendendo, fammi vedere se veramente stai imparando qualcosa andando a letto con quella ragazzina" Ormai era ovvio che Debora sapeva di Barbara.

Davide prese la moglie la spinse a testa in gui sui sedili dietro e fregandosene di tutti inizio a penetrarla con voga da dietro sempre piu facendola gridare dal dolore cosa che lo incitava ancora di piu.

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