capitolo 30

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Mancavano solo tre giorni al viaggio, ero emozionatissima.

Avevo cominciato a fare la valigia circa tre giorni prima, quindi sei prima della partenza.

Non avevo idea di cosa metterci dentro, so che a Miami fa caldo, ma se in quella settimana avesse fatto freddo? Se avesse piovuto e io avevo solo vestiti leggeri.

Mi facevo sempre un sacco di paranoie e questo non mi aiutava affatto.

Dopo vari cambi di vestiti,riuscii a trovare un compromesso, mi ero portata solo due valigie ed un bagaglio a mano, per alcuni può sembrare troppo ma per me non era praticamente niente.

La notte prima della partenza non chiusi occhio,non pensai al viaggio in particolare,ma a quante cose siano cambiate nel giro di quanto? Un anno?

Avevo trovato l'amore della mia vita e lui mi aveva lasciata, avevo conosciuto nuovi amici che mi facevano sentire speciale, avevo finalmente una nuova vita che amavo, mi sentivo bene, così si può dire...
Non ero al massimo della felicità,ma qualcosa c'era, ero tornata quasi completamente me stessa.

Ci trovammo in aeroporto alle 5.00 del mattino dato che il volo era alle 8.00,era relativamente presto,ma con tutti quei controlli non si poteva mai sapere.

Quando salimmo sull'aereo io ero di fianco ad Alice,dietro c'erano Silvia e Martina, ancora più in fondo c'erano i nostri rispettivi genitori che una volta salite ci avevano raccomandato di non fare casino e non disturbare quelli di lato e davanti...

Si insomma, i soliti problemi dei genitori.

Il viaggio durò,sinceramente non so quanto, scherzai tutto il tempo e ogni tanto dormivo un pochino, praticamente non me lo ricordo.

In teoria fu lungo, per me, invece, durò  solo poco...

Appena arrivati rimasi stupefatta!
Sapevo che Miami fosse bella, ma non così tanto! Wow, era uno spettacolo

*scusate, non ho intenzione di stare qui a descrivere la vacanza, dato che(effetto sorpresa) lo metterò alla fine come missing moment*

Dopo una settimana, ero tornata nella mia bellissima città.

Non sto dicendo che Miami fosse brutta, ma in questi giorni mi sono stancata davvero tantissimo, però dai, ne è valsa le pena.
È stato semplicemente magnifico!!

Il ritorno a scuola fu abbastanza "turbolento", erano appena finite le vacanza di Natale, per questo motivo, eravamo pieni di interrogazioni e verifiche!

Il primo giorno, ci toccarono anche diverse interrogazioni, andavano dalle più semplici alle più complesse,però, dato che avevo studiato prima di partire, erano andate abbastanza bene.

Passarono alcuni giorni con questa monotonia, non sapevo cosa fare, mi annoiavo e non uscivo più.

Per questo un pomeriggio decisi di uscire per conto mio e di pensare un po',mi sarei schiarita le idee su tutto e mi sarei presa un po' di tempo per me stessa.

Arrivai nel centro della mia piccola città e iniziai a girare a vuoto,seguendo con lo sguardo e studiando alcune persone vestite strano.

Non ci avevo mai fatto caso, ma ora che ci penso, moltissime persone sono strane ai giorni d'oggi.

Fui interrotta dai miei pensieri quando un 'qualcuno' mi prese per mano e chiudendomi gli occhi mi strattono' in un vicolo.

Mi mise faccia al muro e iniziò a parlare...

X:" ehi Baby, ora sta ferma, non ti farò male"
Emma:" las-lasciami andare, non ti conosco"
X:" beh io penso di si invece"
Emma:"chi, chi sei?"
X:"non è importante"

Mi voltai lentamente a guardarlo cercando di capire chi fosse e riuscì a intravederlo,era il ragazzo che Matt aveva picchiato per difendermi a scuola.

Emma:" ti prego, lasciami andare, non ti ho fatto nulla"
X:" piccola così non resisto"
Emma:"non chiamarmi così"
X:" posso fare ciò che voglio"
Emma:"lasciami andare"

Ero senza speranze, non ero brava con le persone, figuriamoci più grandi di me,stavo per parlare quando qualcuno mi anticipo', sapevo chi fosse, avrei riconosciuto quella voce dovunque.

Marco:"ti  ha detto di lasciarla andare"
Emma:" pensa per te"
Marco:" se vuoi che la tua prima volta te la porti via uno a caso, dimmelo che me ne vado"
X:"chi saresti tu scusa?"
Marco:" un suo conoscente"

Persi un battito.
Conoscente? Come poteva definirsi tale?
Noi non eravamo conoscenti.
Non lo siamo mai stati.

X:" senti amico,se vuoi te la lascio per 'sta volta, dimmi come se la cava e ne parliamo"
Marco:" No! Vattene e non toccarla mai più,non osare stare a meno di 10 metri da lei,altrimenti ti uccido okei?"
X:" calmo amico"

Detto questo se ne andò, lasciandoci soli in un silenzio imbarazzante.
Dopo un paio di minuti parlai

Emma:" Si,uhm...beh, grazie"
Marco:" ci si vede"

Marco pov's

Quel pomeriggio decisi, di andarmene in giro, per stare solo, non mi andava di stare a casa con mia sorella e le sue amiche che strillavano, nonostante fossero più grandi di me.

Camminai a passo svelto finché non sentii una voce che avrei riconosciuto tra mille.

Emma:" ti prego, lasciami andare,non ti ho fatto nulla"
X:"piccola così non resisto"
Emma:" non chiamarmi così"
X:" posso fare ciò che voglio"
Emma:" lasciami andare"

Mi sporsi oltre il muro che ci divideva e vidi che Emma era bloccata tra un muro e un ragazzo che vedevo ogni tanto a scuola, ma di cui non sapevo il nome.
Emma fece per rispondere ma io l'anticipai.

Marco:"ti ha detto di lasciarla andare"
Emma:" pensa per te"
Marco:"se vuoi che la tua prima volta te la porti via uno a caso,dimmelo che me ne vado"
X:" chi saresti tu scusa?"
Marco:" un suo conoscente"

Oddio Marco, hai appena detto questo? Sei un cretino!

X:"senti amico, se vuoi te la lascio per 'sta volta, dimmi come se la cava e ne parliamo"
Marco:" No! Vattene e non toccarla mai più,non osare stare a meno di 10 metri da lei,altrimenti ti uccido okei?"
X:"calmo amico"

Appena lui se ne andò, noi due restammo soli in un silenzio imbarazzante.
Poi lei parlò.

Emma:" Sì,uhm...beh,grazie"
Marco:" ci si vede"

Allora decisi di andarmene e mi maledí mentalmente per la cazzata che avevo appena detto, 'ci si vede'.
Lei stava per perdere la sua prima volta e io le ho solo detto 'ci si vede'
In questo preciso momento mi sento un vero deficiente, con la D maiuscola.

Come ho potuto?

Emma pov's

Emma, sei un'idiota! Lui ti ha salvata e gli hai solo detto grazie! Come hai potuto? Lui avrebbe potuto lasciarti stare e invece ti ha difesa, manco una cosa hai detto, lo hai solo ringraziato.
Mio dio, sono una cretina

lo seii!

Per una volta ero d'accordo con la mia vocina.

Dopo le mie lunghe riflessioni, anzi le mie maledizioni contro me stessa, decisi che era ora di chiamare Alice.

Ehila'!! Ecco a voi questo capitolo, eh bho, non ho niente da dire hahaha, fatemi sapereee. :3

Scusate il ritardo enorme ahaha🙈

Carlottaaaa ^-^

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