Capitolo 18

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Goro infuriava come una tempesta mentre girava per casa arrabbiato più che mai. Ran quella notte non era tornata a casa e non aveva neanche telefonato.
-Vorrei sapere dov'è finita! Appena la prendo!-
Eri davanti a lui cercava di trattenere una risata mettendosi la mano davanti e distogliendo lo sguardo da lui.
-Ti ho vista! Cosa c'è da ridere?!-
Ok, tentativo fallito. A questo punto era inutile trattenersi dal ridere ed Eri infatti si lasciò andare. Goro continuava a chiederle per quale motivo ridesse ma lei non riusciva a smettere.
-Dimmi cosa ti è preso?!-
-Caro, mi sembra ovvio che Ran ha passato la notte da Shinichi-
Goro diventò paonazzo di rabbia e iniziò a gridare per tutta quanta la stanza cercando qualcosa da lanciare.
-Io lo uccido appena osa mettere una mano sulla mia bambina!-
-Allora credo tu sia proprio in ritardo! Ahaha!-
-Cosa? E tu non dici niente?! È una bambina!-
Eri continuava a ridere guardando Goro fuori dai gangheri picchiettare le dita nervosamente sulla scrivenia.
-Goro, perché stai facendo in questo modo? Queste scappatelle le abbiamo fatte anche noi alla loro età. Si amano, è tutto quel che conta-
L'avvocato appoggiò una mano sulla spalla del detective col cervello di una capra per rincuorarlo, poi iniziò a sistemare i suoi vestiti in delle grandi borse che si era portata con sé. Adesso che Ran aveva recuperato la memoria poteva tornare nel suo studio a lavorare. Ran era in ottime mani con Shinichi accanto. Era più rischioso lasciarla da sola con Goro che era un buono a nulla. Ran si era svegliata da circa dieci minuti abbracciata a Shinichi. Spostò lentamente il braccio di Shinichi attenta a non svegliarlo.
-Buongiorno, amore mio-
Come non detto, si era svegliato e la guardava con quei suoi meravigliosi occhi azzurri come il cielo. Aveva i capelli tutti scompigliati e le pieghe del cuscino stampate in viso ma era comunque bellissimo. Lui era il sole che faceva risplendere le giornate di Ran, la prima stella che vedeva spuntare la sera. Ran istintivamente aveva portato la sua mano ad accarezzare il viso di Shinichi spostandogli il ciuffo dal viso. Poi gli sorrise e si alzò da letto.
-Ei!! Il mio buongiorno?-
Ran si avvicinò e gli diede un bacio che Shinichi fece diventare qualcosa di piú passionale. Dopodiché Ran andò in bagno a guardarsi allo specchio: quella mattina si sentiva più bella e diversa ma anche un po' dolorante. Non poteva girare per casa in intimo quindi prese i vestiti che si era levata la sera prima, si fece una doccia e si vestì. Quando uscì dal bagno non trovò Shinichi a letto. Trovò un bigliettino sul tavolo della cucina: "Ran, mi hanno chiamato per un caso. Ti amo".
L'aveva lasciata lì senza manco accompagnarla a casa...era il solito, non sarebbe cambiato mai. Però, adesso che aveva recuperato la memoria, sapeva dove Shinichi teneva le cose da mangiare e andò a prepararsi la colazione. Non si ricordava in quale cassetto Shinichi teneva le bacchette di legno per mangiare. Aprì uno dei cassetti a caso e dentro ci trovò qualcosa che non vedeva ormai da tanto: gli occhiali, il papillon, la cintura, e le bretelle di Conan. Quanti ricordi insieme a quel bambino che aveva rischiato tante volte di morire per lei...il suo Shin le era rimasto sempre accanto senza mai abbandonarla. Più pensava a lui, a tutto il tempo passato insieme, alla loro strana amicizia che non era altro che amore, più pensava a tutto ciò e più lo amava. La loro sarebbe stata una storia senza lieto fine, sapete perché? Perché la loro storia non avrebbe mai avuto fine, la loro storia sarebbe stata sempre e solo lieta e felice e quella notte se lo erano dimostrato a vicenda. Erano stati una cosa sola, come il cielo e il mare che fanno l'amore all'orizzonte.
-Ran, sono tornato!-
Ran venne risvegliata dai suoi sogni dalla voce di Shinichi che gridava dall'entrata. Quando entrò in cucina la prese da dietro e la strinse a sé.
-Levati stupido che devo preparare la colazione! Aspetta...come mai già di ritorno?-
-Era un semplice caso di rapina finita male quindi non c'era molto su cui indagare. Comunque non c'è bisogno di preparare la colazione, ho portato due cornetti e il cappuccino!-
Disse sventolando la busta con i cornetti per aria con un sorriso a trentadue denti.
-Idiota smettila di sbatterli di qua e di là!! Li distruggerai!!-
Shinichi sbuffò e poi passò il cornetto a Ran che iniziò a mangiarlo subito.
-Che cosa ti va di fare oggi, Shin?-
-Penso proprio che leggerò qualche libro di Conan Doyle-
Shinichi stava per addentare il cornetto quando gli volò via a causa di un cuscino che gli arrivò in faccia a tutta velocità. Si girò a guardare il cornetto spiaccicato a terra piagnucolando.
-Il mio cornetto! Ran!!-
Disse poi girandosi a guardare Ran che aveva la fronte corrugata e il pugno chiuso.
-Cosa hai detto che farai oggi?-
A Ran iniziavano a diventare gli occhi rossi, i capelli le volavano e attorno aveva un'aura violacea...Shinichi la guardava terrorizzato.
-Starò con te, tesoro mio, ovvio no?-
Ran sorrise e gli diede un bacio sulla guancia per poi riprendersi il cuscino e andarlo a posare sul divano in salone. Poi salutò Shinichi e andò via ricordandogli di andare da lei nel pomeriggio.
-Quella ragazza é intrattabile!-
Disse fra se e se Shinichi mentre buttava a malincuore il suo cornetto nella pattumiera. Gli sarebbe piaciuto passare il resto della sua vita con quella ragazza così esigente? Ovvio, non vedeva l'ora di passare con lei il resto della vita. E poi fin da quando erano bambini si conoscevano e si erano sempre amati conoscendo i loro più grandi difetti. Avrebbero aspettato di finire il liceo e l'università, si sarebbero trovati un lavoro e poi avrebbero convolato a nozze. Ma adesso era meglio pensare a dove l'avrebbe portata pomeriggio. Ran invece era già tornata a casa trovandosi Goro davanti la porta che picchiettava il piede a terra incessantemente.
-Signorina, dove sei stata?-
-Da Shinichi, stamattina ho chiamato la mamma, non te l'ha detto?-
-Perché hai passato la notte lì?-
Eri spuntò da dietro l'angolo del corridoio con le valigie e diede un bacio alla figlia.
-Goro smettila di fare domande se conosci la risposta-
-Mamma dove vai?-
-Torno a casa piccola, ci vediamo fra qualche giorno-

Spazio autrice

Non sono la dolcezza assoluta quei due? Li amo alla follia da sempre e amo Shinichi da sempre. E voi? Vi piace la storia?

Non basta più il ricordo ora voglio il tuo ritorno ~2~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora