13- È tutto cambiato.

854 120 61
                                    

• ZAYN •

Io e Harry raggiungiamo il salotto in silenzio. Socchiude la porta e ci si appoggia, sospirando.
-Dove la prendiamo questa giacca?- mi chiede, non riuscendo a nascondere una risata.

Mi ritrovo, dopo mesi e mesi, a ridere con lui. È una sensazione.. strana.

-Dirò che non l'ho trovata- scrollo le spalle.
-Jennifer avrà già capito tutto, te lo dico io- mi avvisa lui.
Abbasso lo sguardo: mi sento un po' a disagio a parlare di Jennifer con lui.
-Può darsi..- dico incerto.
-Lo avevo capito da subito, sai?- Harry mi scruta. -Insomma, quando l'avevi vista su FaceTime mi ripetevi ogni giorno che era molto bella- conclude.

Sorrido appena: ricordo quei giorni. Ricordo i giorni in cui mi confidavo con lui senza problemi, invece adesso eccomi qui.
Non riesco a spiccare parola.

-Forse è meglio se torniamo..- inizia Harry, quando nota che il discorso non ha né capo né coda. -Forse è meglio se torniamo di là- conclude.
Mi sento in colpa, quindi mi affretto a dirgli -È molto bella, ma non so cosa provo. Oggi però avevo una voglia matta di vederla-
-Ho notato- scherza. Poi apre la porta, facendomi capire che la conversazione è finita qui.
Esce ed io lo seguo.

Una volta raggiunta la cucina, trovo tutti più a disagio di me.
-Non c'era- comunica Harry agli altri.
-Non l'avrei mai detto- sussurra Louis.
-Qual è il tuo problema?- sbotto, pentendomene subito dopo.
Louis posa lo sguardo su di me, quasi sorpreso. Mi scruta per qualche secondo poi alza una mano. -Nessuno, stai tranquillo- afferma con il solito sorrisetto.

C'è una tensione orribile. Liam e Niall stanno guardando Louis, Harry fa finta di guardare il telefono e Jennifer ha gli occhi puntati su di me. Il che, mi fa sentire ancora più a disagio.

-Bene- dico solo.
-Come sta andando il tuo album capolavoro? Con stile diverso dal nostro, specifichiamo- mi chiede, stranamente, Louis.
Liam tende un braccio verso quest'ultimo, come a dire di piantarla.
-Alla grande, grazie per l'interessamento- ribatto a tono.
-Forse, Zayn, dovresti..- Harry mi indica la porta con un cenno del capo.

Mi sento così fuori luogo...

Infilo le mani in tasca e abbasso lo sguardo.
-Sì, dovresti- acconsente Louis.
-Mi hai davvero stancato. E per favore, piantala con quelle frecciatine di merda durante qualsiasi intervista. Se per te è così difficile accettare la cosa, non è un mio problema. Fattene una cazzo di ragione e pensa al vostro lavoro, non al mio. - Punto lo sguardo su di lui, verso il ragazzo che forse non ho mai conosciuto per davvero.

Louis si alza dal divano e va via dalla cucina sbattendo violentemente la porta. I ragazzi lo seguono subito, abbandonandomi.
Non sono più i miei migliori amici, sono i suoi.

Sposto lo sguardo su Jennifer, che sta guardando la porta, tra pochi istanti sono sicuro che se ne andrà anche lei.

Ma non lo fa.

Sospira e si siede sul divano, per poi posare lo sguardo su di me.
-Le ultime cose, forse, potevi evitarle- dice solo.

Non sono dell'umore per una ramanzina, vorrei urlare un grande "vaffanculo", e non so cosa mi stia trattenendo.

Siccome potrei dire cose pesanti e poi pentirmene, mi dirigo verso l'uscita.

• JENNIFER •

Quando lo vedo andarsene con quella cera, con quell'espressione triste sul volto, i miei piedi automaticamente decidono di seguirlo. Lo conosco da poco, ma vederlo così mi fa male.

-Zayn- urlo, raggiungendolo fuori. -Zayn, fermati!- inizio ad aumentare il passo.
-Cazzo, lo so che ho sbagliato! Non dirmelo!- si gira urlando, facendomi sussultare. -Senti, non è un buon momento. Ci.. ci sentiamo, okay?- dice poi.
-No- ribatto spontaneamente. -Non ti lascio in queste condizioni, mi dispiace-
-Va' dai ragazzi- mi risponde.
-I ragazzi faranno calmare Louis, tu invece..-

Ma mi ricordo di Gigi. È naturale che voglia andare da lei. Lei è la sua ragazza, non io.

-Io invece?- domanda lui e i suoi occhi incontrano i miei. Ha uno sguardo così bello, così..

No, non devo incantarmi.

-Lascia stare- scuoto la testa.
-Jenn- si avvicina. -Non so se ti sei resa conto che ho fatto tutto questo teatrino solo per vedere te- dice, e il suo tono di voce è finalmente più calmo.

Sgrano appena gli occhi, Niall e Louis me l'avevano ripetuto più volte in cucina, ma sentirlo da lui è tutt'altra cosa.
-Io..- non so cosa rispondere. -Perché?- chiedo semplicemente.
Perché me?
Lui accenna una risata, scuotendo la testa. -Sto cercando di capirlo, per adesso so solo che avevo voglia di vederti-

Non si rende conto di uccidermi con queste parole, il mio cuore batte irregolarmente e, quando si inumidisce le labbra con la lingua, quasi esplode.

-Ma mi hai trattata..- inizio, ma mi interrompe alzando una mano in aria.
-So cos'ho fatto- risponde secco: il suo umore non è dei migliori. Il che, dopo quello che è successo, è comprensibile.
Prende il pacchetto di sigarette dalla tasca dei jeans, ne afferra una e la accende.

Ma sì, ci mancava che fumasse davanti a me. Jennifer, stai davvero calma.

-Non ne parliamo più- dice quando finisce di aspirare. -Davvero: dimentica tutto ciò che ho fatto oggi.- Scuote lievemente la testa. -È stata un'enorme cazzata-
-Jenn!- riconosco la voce di Harry. Non so perché mi stia chiamando, probabilmente vuole che torni in casa.
-Ti lascio andare- sussurra Zayn, guardandomi. Poi si gira, ma io lo blocco, nuovamente. Lui si volta, un po' sorpreso.
-A me l'enorme cazzata è piaciuta- gli rivolgo un piccolo sorriso, poi mi giro e raggiungo Harry.

• ZAYN •

"A me l'enorme cazzata è piaciuta"

Ho ancora in mente questa frase, mentre guido per tornare a casa.
Non sono sicuro se sia stato un bene o un male fare ciò che ho fatto.

Mi è piaciuto scherzare un minimo con Harry, però ciò che è successo con Louis mi sta tormentando.
Il modo in cui ha sbattuto la porta, il modo in cui ci guardavamo: è così diverso da quello di qualche mese fa.
Penso..
Penso di non star bene, o almeno, non del tutto.

Cerco di spostare l'attenzione su Jenn. Quella frase.. il modo in cui mi ha rincorso, il "non ti lascio in queste condizioni".
Ho bisogno di qualcuno che si preoccupi per me, ho bisogno così tanto di questa ragazza.
Ma non posso.
Non posso perché non voglio ricreare una situazione del genere per rivederla. Potremmo uscire da soli ma..
Non lo so. È così legata a loro che mi sento a disagio.

Che situazione assurda.

Mi squilla il telefono e gli rivolgo una veloce occhiata: è il mio manager.
Che vada al diavolo, non sono pronto per un'altra predica.
Perché è per questo che avrà chiamato.

*spazio autrice*

Buonaseeeera!

Ecco un altro capitolo.

Fatemi sapere cosa ne pensate (:

Prossimo aggiornamento sempre a 50 stelline x

• L'errore giusto •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora