1. L'inizio.

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-Alexandra's Pov.-

Sono passati dieci anni da quella fatidica notte in cui i miei genitori e quelli di mio fratello Harry sono morti in un incidente d'auto, e da allora io e lui viviamo da Zio Vernon e Zia Petunia, che è la sorella di mia madre, in una cittadina tranquilla.

Generalmente io e mio fratello siamo coloro che puliscono, cucinano, vengono puniti per ogni piccolezza e che sono vittime di ogni tipo di abuso.

In questo momento stiamo fuggendo dalla banda di nostro cugino, Dudley, che sta cercando di prenderci per picchiarci, come di consueto dato che stanno giocando al loro gioco preferito, la famosa "caccia ad Harry ed Alex".

Stiamo correndo come possiamo, ma le frustate di tre giorni fa che ci ha dato zio Vernon e la fame non ci fanno correre chissà quanto veloce.

Oh no.

Siamo inciampati e caduti entrambi, ma non riesco ad alzarmi!

<<Oh, guardate. Due vermi per terra!>> dice Dudley, che sta per raggiungerci con tutta la sua banda.

Io non riesco ad emettere suono (e sicuramente avrei distrutto Dudley a parole se riuscissi a parlare, fidatevi), ma Harry è già in piedi e mi ha caricata sulla proprie spalle con una velocità ed una forza letteralmente mai viste da parte sua, ed ha iniziato a correre verso una voce femminile, credo sia della Signora Figg..

Io sento che tutto si offusca, piano piano..

<<Grazie Harry..>> riesco a sussurrare, prima di svenire.

-Harry's Pov.-

Alex è appena svenuta tra le mie braccia, ma ora devo andare dalla nostra unica speranza: la signora Figg, che sta inveendo contro Dudley e sta aspettando che io arrivi.

<<SCREANZATI! Dai qui, caro.. poveri.. attaccati un'altra volta eh?>> Mi chiede lei, mentre prende in braccio mia sorella.

Dio benedica quella donna.

Annuisco, e lei mi guida in casa sua, ancora con Alex in braccio.
Appena entrati, raggiungiamo il soggiorno, e lei prima di posare Alex sul divano, sgombra quest'ultimo da tutti i suoi gatti.
Posata delicatamente mia sorella sul divano, prende qualcosa da un vasetto vicino al camino, suppongo polvere, ed urla un nome tipo "Albus Silente", credo.

Dopo un po', un uomo vecchissimo, con barba lunghissima e bianca come i capelli, vestito in un modo veramente bizzarro.

<<Amatissima Arabella, come mai mi convochi a quest'ora del pomeriggio? È successo qualcosa?>> dice quest'ultimo, sorridendo gentilmente alla Signora Figg.

<<Albus. Guarda sul divano. Quei bambini. Hanno dieci anni, tra qualche giorno undici, e ne dimostrano appena sei. Guarda la piccola Alexandra Lilian, è svenuta. Ha preso il metabolismo forte di Lily. Devono averla affamata e malnutrita abbastanza da farla svenire. E Harry, tutto suo padre.. il cugino li stava prendendo di mira con la sua banda di bulli, Alexandra mentre correvano era caduta a terra svenuta e Harry l'ha caricata in salvo sulle sue spalle. Li voglio felici, Albus. Con il loro vero padre. Potresti approfittarne, dato che tutto l'ordine sa chi è il padre biologico di quei bambini buoni come il pane. E di certo non lo sono qui, con quei dannati idioti che trattano I Gemelli Che Sono Sopravvissuti come elfi domestici da maltrattare e di cui abusare.>>

Elfi domestici?..

<<Arabella.. sei sicura che quei due bambini saranno felici nel mondo magico, assaltati sia fama e dai fotografi?>>

Mondo magico?..

<<Sempre meglio di quella famiglia di babbani, non ti pare?>>

Potter Twins: E Se...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora