I'm a Mess

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Ero in netto ritardo. Dovevo assolutamente sbrigarmi se non volevo arrivare alla fine della fila che già sapevo essere abbastanza lunga anche a quell'ora della mattina.

Presi al volo le chiavi di casa e la borsa, mentre già aprivo il portone.

Vivevo in quella villetta da pochi mesi ma era così accogliente che sembrava essere mia da anni ormai. Con quel piccolo giardino sempre in fiore e con un vicinato tranquillo, non mi sentivo mai sola.

Decisi di andare a piedi, sapendo anche che per strada avrei trovato molto traffico mettendoci anche più tempo per arrivare.

Tagliai per piccole stradine per poi proseguire in uno dei tanti parchi che circondavano il quartiere in cui vivevo.

Ero sola, ma mai avrei pensato di ritrovarmi in quello stato.


Nella mia mente quell'episodio si ripeteva di continuo, ogni tanto alternandosi con quelle giornate sempre più strane e tristi.

Ero in quella misera stanza da giorni ormai, mi davano da mangiare e da bere e il luogo non era male, ma comunque la porta era chiusa a chiave, le finestre sbarrate e l'unica fonte di luce, tutto il giorno, era quella elettrica delle lampade.

Odiavo sentirmi in trappola. Mi mancava la mia casa, la mia famiglia e la mia libertà.

Volevo tornare a decidere per me quando mangiare, dove stare e quando stare. Per tutto quel tempo che ero lì, i sequestratori non li avevo ancora visti.

Durante il rapimento mi avevano incappucciata, deviandomi la vista, non avevano nemmeno parlato, dato che ero alquanto calma ai loro occhi.

Avevo deciso di non urlare per il semplice fatto che sapevo dove mi trovavo e anche se avessi urlato a squarciagola nessuno mi avrebbe dato una mano.

Non obbiettavo mai, sperando che mi lasciassero andare, ma non funzionò.

Stavo impazzendo.

Dovevo fare qualcosa.

Mi avvicinai alla porta, sedendomi a terra vicino ad essa, iniziando a bussare per farmi sentire.

«C'è qualcuno?» domandai annoiata.

Ero annoiata, non avevo nemmeno paura, ma mi annoiavo, dovevo almeno parlare con qualcuno.

Continuai a bussare, ma nulla.


-Spazio a me-

Salve bella gente!

Scusate se non ho pubblicato prima il capitolo, ma ho avuto problemi...

Sooo! Che dire? E' abbastanza palese che lei sia stata rapita, ma il motivo qual'è? Tutto si scoprirà più in avanti, ma non sarà poi come tutti si aspettano, c'è qualcosa dietro tutta questa storia che la protagonista è tenuta all'oscuro e non si pone nemmeno la domanda...

Le parti saranno intervallate da dei suoi flashback, scritti in corsivo. Come tutte le persone nell'universo i ricordi si accavalano, e non ci tornanano in mente con una cronologia esatta, anche Len avrà ricordi che passeranno da quando lei aveva cinque anni a quando ne aveva venti. A mio parere quei momenti di ricordi sono i migliori e fanno capire un pò la sua situazione....

Bando alle ciance e buona lettura!!

Fatemi sapere sempre se vi piace o comunque un vostro parere, se avete dubbi non indugiate a chiedere :)

CaterinaXx

Too Late || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora