Promesse

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Ale's POV

Mi giravo e rigiravo nel letto, ma non c'era verso di riuscire a dormire, il pensiero di Niall nella mia stessa città non accennava ad abbandonarmi, anzi mi spingeva ad andare da lui. Stanca di quella situazione decisi che era il caso di prendere una boccata d'aria, mi vestii ed uscii; percorsi lentamente il vialone in cui era collocata la nostra villa nella solitudine più totale. La strada era illuminata dalla luce flebile dei lampioni ed io camminavo con le mani nelle tasche dei miei pantaloncini di jeans e lo sguardo perso nel vuoto. Senza nemmeno accorgermene arrivai al parco comunale, percorsi parte del sentiero calciando ogni tanto i ciottoli con i piedi e poi mi sedetti sull'erba con lo sguardo rivolto al cielo; amavo guardare le stelle, Niall mi aveva anche regalato un libro sulle costellazioni proprio la sera in cui mi chiese di diventare sua moglie, ricordavo quella sera perfettamente. Un'altra lacrima rigò la mia guancia, chiusi gli occhi e visualizzai il viso di mio marito, Dio quanto mi mancava.

Quando riaprii gli occhi una figura attirò la mia attenzione, era celata dall'ombra, ma era ferma, con le mani nelle tasche e mi fissava, quella persona fece un passo in avanti rivelando la sua identità.

<< Niall >>  sussurrai pietrificata

Dopo quattordici lunghissimi anni ero nuovamente sola con lui, potevo parlargli; all'inizio credetti che fosse un'allucinazione ma poi, dopo che una lacrima ebbe attraversato il suo viso, capii che era vero. Mi alzai in piedi e lo raggiunsi a passo svelto, non appena i miei occhi incontrarono i suoi non resistetti, mi fiondai tra le sue braccia ed iniziai a piangere. Non volevo più staccarmi da quel contatto, avevo di nuovo le farfalle allo stomaco ed il cuore mi batteva forte, a momenti mi spaccava il petto.

<< Mi sei mancato, amore mio >> dissi senza rompere l'abbraccio

<< Anche tu >> disse un po' stordito posandomi un bacio tra i capelli

Niall mi chiese di fare una passeggiata, aveva tantissime domande da farmi ed io accettai di rispondere, avrei fatto qualsiasi cosa pur di passare un po' di tempo con lui.

<< Immagino che tu sia arrabbiato con me >> esordii

<< Non dovrei?! >> mi chiese retorico << Mi hai abbandonato, Ale, mi hai portato via Kathy senza nessuna ragione! >> disse poi alzando un po' la voce

Assorbii quel colpo, abbassai la testa per cercare di nascondere l'ennesimo pianto

<< Lo so, ma ti prego di credermi se ti dico che dovevo farlo >>  lo implorai << Mi hanno costretta, mi hanno minacciata >> spiegai tra le lacrime

<< Ma non dire cazzate >>  disse arrabbiato

<< Niall ti giuro che non sto mentendo, mi hanno obbligata ad andare via, l'ho fatto per il tuo bene e per quello di nostra figlia >> dissi

<< Chi ti ha costretta? >>  mi chiese poi costringendomi a guardarlo negli occhi

<< Non posso dirtelo >>  risposi abbassando lo sguardo al suolo

Niall non disse nulla, mi lasciò e si allontanò da me

<< Niall ti prego credimi, io ti amo, non avrei mai fatto una cosa del genere se non fossi stata costretta >>  lo implorai

Mio marito non rispose, era di spalle e stringeva i pugni, era molto arrabbiato, ero disperata, doveva credermi; mi era rimasta una sola risorsa, una cosa che bramavo da quattordici anni.

Lo raggiunsi, afferrai il suo braccio, lo feci voltare verso di me e finalmente posai le mie labbra sulle sue; miliardi di sensazioni e brividi si impossessarono di me, scosse elettriche percorrevano il mio corpo incollato a quello di Niall. Ci eravamo mancati, troppo e lo si capiva dalla brama con cui percorrevamo i nostri corpi con le mani, da come le nostre lingue si erano intrecciate.

When you look me in the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora