Principessa sono qui

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Obiettivo capitolo: 15 voti, che ne dite, ci riusciremo? <3 

Giulia's POV

Londra, ancora una volta ero su quel treno per ritornare nella città in cui l'amore della mia vita custodiva il mio cuore; a distanza di pochi mesi ero nuovamente lì ma quella volta era diverso, ero arrabbiata, preoccupata e impaziente. Ben aveva deciso di venire con me e Ale, voleva rivedere suo padre anche se solo per poco; nelle condizioni in cui mi ritrovavo non riuscii ad oppormi, ormai il danno era fatto, perchè privare anche lui?

Per tutto il viaggio non pronunciai alcuna parola, non sapevo come comportarmi una volta arrivata in quella casa, un volta dinnanzi al volto di mia figlia che sicuramente non avrebbe voluto tornare a Manchester senza suo padre, come darle torto?! Ero una persona orribile, avevo ceduto agli obblighi che Simon mi aveva imposto, ero una codarda, ma sopratuttto ero totalmente innamorata di mio marito; mi odiavo per ciò che avevo fatto ad Harry, ai miei figli, ma sfido qualunque donna al mondo a fare diversamente nella mia medesima situazione. Certo, per molti è facile dire che la giustizia è sempre dalla parte di chi ha ragione, ma nel mio caso non sarebbe servita, probabilmente avrebbe punito me facendo del male ai miei figli e solo allora, forse, dopo che l'inevitabile era accaduto, avrebbero fatto qualcosa minima ed inutile perchè non avrebbe riportato indietro il tempo. Ero sempre stata una ragazza motivata, determinata a realizzare i propri sogni, convinta che il mondo mi avrebbe aiutata e che sarebbe andato sempre tutto bene, ma crescendo, in quegli ultimi anni come non mai, avevo capito che la vita non è mai come vogliamo che sia, quando tutto inizia ad andare per il verso giusto lei ti fa una sorpresa, ti scaraventa in un baratro profondo di dolore che solo in pochi speranzosi riescono a scalare. In quegli anni avevo tentato più volte di non abbattermi e di aggrapparmi con tutte le mie forze alle pareti di quel burrone in cui mi avevano lanciata, ma avevo perso tutto, dovevo rassegnarmi e combattere contro me stessa per non tornare da Harry, per non rovinare ulteriormente e con maggiori danni la mia famiglia. Soffrivo, ma almeno sapevo che quei miei sforzi sarebbero serviti a proteggere i miei tesori più grandi, le mie ragioni di vita, i miei figli; ero conscia della sofferenza causata a mio marito, ma anche lui iniziava a stare meglio, senza di me, la sua carriera non era morta, i suoi sogni continuavano ad avverarsi donandomi la forza di continuare a sopprtare quel dolore.

Per quattordici interminabili anni sembravo star riuscendo nel mio compito, ma, con la fuga di Darcy, era salatato tutto, i miei piani erano stati deviati, tutto ciò per cui avevo sofferto rischiava di diventare vano se Simon avesse scoperto tutto.

<< Mamma dobbiamo scendere >> mi avvisò Ben

Restando immersa nei miei pensieri presi la borsa dallo scompartimento e seguii mio figlio e la mia migliore amica; salimmo sul taxi e ci dirigemmo verso il complesso, verso l'ignoto. Quelle case si presentarono dinnanzi ai nostri occhi, con le lacrime che minacciavano di venir fuori, Ale ed io restammo ferme tenendoci la mano cercando di farci forza, dovevamo sistemare tutto.

<< Coraggio, possiamo farcela >> mi disse Ale abbracciandomi

Lei era leggermente più tranquilla di me, con Niall non aveva nulla da dire, erano tornati segretamente insieme non doveva pensare, come me, a cercare di allontanare suo marito per il bene di tutti.

Lasciai un bacio sulla guancia della mia migliore amica e mi diressi verso la porta della casa che mi mancava così tanto; bussai al campanello e non dovetti aspettare molto prima che mio marito apparisse dinnanzi a me in tutto il suo splendore.

<< Scheggia >> disse solamente fissandomi incerto su come comportarsi, era visibile la sua volontà di posare le sue labbra sulle mie, la sua e la mia voglia di stringersi forte l'un l'altra per non lasciarsi più.

When you look me in the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora