Sentirsi a casa

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Ben's POV

L'Italia, quanto mi era mancato quel posto, quanto mi erano mancati i miei nonni, erano quasi cinque anni che non andavamo a trovarli, loro erano venuti qualche volta da noi, ma ormai non ci vedevamo da molto tempo. Non appena varcammo le porte automatiche dell'aeroporto l'aria pugliese ci investì in tutto il suo calore, in tutta la sua famigliarità, mi sentivo a casa, come forse non lo ero a Manchester, la mia casa non era li.

Il viaggio fino alla villa al mare dei nonni non fu molto lungo, in poco più di trenta minuti, infatti ,mia madre fermò la macchina davanti al cancello rosso. Entrammo nel giardino, avevano cambiato un po' di cose dall'ultima volta, la grande palma davanti alla veranda principale era stata rimpiazzata con un'aiuola con il prato ed un alberello fiorito in mezzo, il gazebo era sempre lo stesso, ma nonna Rosa aveva abbellito il tutto con tantissime piante.

<< Siete arrivati! >>  urlò mia nonna correndo ad abbracciare me e Darcy, mentre il nonno abbracciava la mamma.

<< Siete cresciuti tantissimo, ormai non vi riconosco più >>  disse con le lacrime agli occhi mentre ci osservava

<< Ciao papà >>  sussurrò mia madre mentre si stringeva forte al petto di suo padre

<< Come stai? >>  chiese lui premuroso

Potei vedere mia madre chiudere forte gli occhi per evitare di piangere e poi rispondere con un :" Bene "

Il nonno  salutò me e mia sorella e mia nonna strinse forte mia madre, ci stavamo per avviare alla macchina per scaricare le valigie quando qualcuno interruppe il moto di mia madre.

<< Non si usa più salutare? >> Esordì zio Carmine uscendo dalla casa mentre apriva le braccia

<< Oh mio Dio! Caccola sei davvero qui! >>  praticamente urlò mia madre correndo ad abbracciarlo forte

Avevo sempre invidiato il rapporto che avevano mia madre e mio zio, si volevano un bene immenso, erano inseparabili, si stuzzicavano spesso, ma finivano sempre per abbracciarsi e ridere come due bambini. Mia madre, dopo aver lasciato mio padre, si era ancora di più legata a lui, zio Carmine non l'aveva lasciata da sola nemmeno un istante, anche se viveva in Germania, lui era sempre disponibile per la sua sorellina.

<< Magari un giorno anche io e te faremo così >>  dissi a mia sorella

<< Lo spero Benny >>  rispose mia sorella avvolgendo la mia vita con il suo braccio

Le lasciai un lieve bacio tra i capelli e poi corse a salutare nostra cugina Aurora, si adoravano, erano praticamente una sola persona, e, visto che ci vedevamo di rado, quando stavano insieme non perdevano un momento, si divertivano come matte e si raccontavano tutto.

<< Ciao zia Giu, mi sei mancata >>  disse mia cugina dopo aver salutato Darcy

<< Anche tu piccola >>  rispose mia madre baciandole la guancia.

Salutata tuttala famiglia e disfatti i bagagli decisi di andare a fare una passeggiata verso la spiaggia, avevo bisogno di pensare e stare da solo.

Mi incamminai ed in pochi minuti potei immergere i miei piedi nella sabbia calda, amavo da morire quella sensazione, proprio come mia madre, mi piaceva sentire il calore che mi avvolgeva.

La suoneria del mio cellulare interruppe il mio personale silenzio, presi l'apparecchio in mano e risposi senza nemmeno vedere chi fosse

<< Pronto? >>  chiesi perdendomi ad osservare il mare

When you look me in the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora