IL NUMERO "D"
c era una volta
e ormai tempo orsono
nel mondo dei numeri
un numero, buono
era il numero otto
goffo e impacciato
che un giorno ancor prima
scelse il suo fato
i suoi occhi eran tristi
e lo sguardo annoiato
così m'avvicinai
"oh,cos'hai combinato?
"son triste", mi rispose
"l'avevo capito", risposi io
ma domandai ancora
per far l'affar suo:
"perchè sei triste"?
"ma mi hai visto? o sei cieco
son brutto goffo e
a malapena mi piego"
"ma cosa dici scemarello
tu sei il numero più bello
e non lo dico per compatirti
che cosa avrai da avvilirti
tra tutti i numeri caro amico
sei sempre stato il mio mito
perchè se ti allunghi a terra
tu diventi l'infinito!"
"ma tu collina
di che ti impicci
che ti interessa dei miei capricci
hai gloria e fama al paese delle lettere
che cosa ne sai tu, del solitudin riflettere"
"un tempo,ero una lettera
la "D" precisamente
prima di esser collina
morivo nel riflettere
poi,annoiato dalla norma
e dalla fissa del pesoforma
un giorno mi girai
e collina diventai
crescevo e prendevo forza
mi guardavano tutti impauriti
crescevo e prendevo forza
avanti agli occhi di tutti,allibiti
finchè un giorno d'estate
capiron la mia funzione
e che avevo una dote
che non era di un comun coglione
mi apprezzarono per quello che ero
mi venerano ancora assai più della palma
e adesso queste lettere qui
vivono al fresco, dentro la mia ombra.
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TERRITORI MISTICI
Randomcronache di una gioventù bruciata da suo padre, che sta andando a fuoco. -"Sublime" G.Romagnosi -"Cinque racconti che parlano ai meandri del cerebro" La Repubblica -"Sofisticati pensieri enucleati con una straordinaria semplicità" A.Tucci