Continuo a camminare,in questa domenica di dicembre, grigia, fumando e vedendo quel tabacco divenuto fumo andarsene verso l'alto, lontano da tutte queste persone che sembrano così veloci e così lontane non solo dal fumo, ma anche da me.Ogni tanto tra la folla trovo due occhi, un incrocio di sguardi breve, 2 secondi e finisco per non pensar più a tutti questi nostalgici pensieri.Ma poi rinizio appena quei due occhi vanno via.Siamo tutti di passaggio, ognuno per la sua strana ognuno per la sua via,ognuno con le sue domande , ognuno con le sue paur,ognuno con le sue risposte false incomplete e ce ne andiamo avanti, quasi come per inerzia.Le voci di bambini mi fanno pensare a quando avevo una mamma ed una famiglia ed ora, se mi metto a vedere quello che sono,sono solo un povero essere umano, come una caccola in un puntino che chiama universo, che ha smesso di credere a babbo natale.Vivere disillusi non è forse un'illusione?vorrei credere, vorrei credere ad ognuno di voi, vorrei sentirvi più vicini ma non è così che funziona la fede e lo so bene, poichè mi è difficile anche credere a me stesso.La terra su cui cammino non è mai stata così istabile e nemmeno la mia persona, che vorrebbe il baffi del passante in un momento e in un altro la pelle liscia di quel bambino.Crescere? Evolvere? A me sembra di essere sempre lì!allo stesso punto!in una strada nè in discesa nè in salita, che continuo a camminare senza una meta, cercando segni, occhi,distrazione e persone con cui fare due chiacchiere.Non è la prima domenica che lo faccio sapete: mi metto in bocca un'altra sigaretta, chiedo da accendere, comincio a parlare.Mi fermo, fumo , riparto.È questa l'unica cosa vera in questa finzione costruita ad hoc per non pensare, per alienarsi:in mezzo a tutto questo frastuono trovare qualcuno con cui fermarsi a parlare.Che sia una persona, che sia un libro, l'importante è che piaccia a quell'essere che continuiamo a portarci dietro: il nostro.Continui poi ad osservare persone "felici" per niente,provando tristezza perché sai che finirá."Non saranno le scarpe nuove a salvarti la vita!" Pensai tra me e me guardando una donna che bacia appassionatamente il marito davanti ad un negozio di vestiti.Ah! E poi delle persone cominciano a camminare con te, fianco a fianco, alla stessa velocitá per poi cambiare strada.Altre si incontrano per bere caffè, birra e se ne andranno, una volta finito il liquido che finirà, qualunque sia la grandezza del bicchiere.Maledetto tempo: potente, sfuggente e così misterioso.Un incubo, voglio distogliermi da tutto questo voglio fumare voglio, voglio ,voglio guardare il sole fumando perchè in cuor mio so che a te tornerò.E allora camminiamo pure per inerzia,ma a testa alta, spero solo di non acciaccare la merda.E poi ad un tratto un odore mi fa trascendere da tutto questo,non sono più qui ma ci sono tremendamente, più di quanto non ci sia mai stato: sorrido, ma senza mostrare i denti.
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TERRITORI MISTICI
Ngẫu nhiêncronache di una gioventù bruciata da suo padre, che sta andando a fuoco. -"Sublime" G.Romagnosi -"Cinque racconti che parlano ai meandri del cerebro" La Repubblica -"Sofisticati pensieri enucleati con una straordinaria semplicità" A.Tucci